27.10.20

SCUOLA DIGITALE ANCHE PER ELEMENTARI E MEDIE?

 


di Gianni Lannes

Nella scuola non alberga il nuovo coronavirus. Eppure, sulla falsariga dell'imminente prigionia forzata (lockdown 2 ) che attende nuovamente la popolazione italiana come da copione internazionale, torna la didattica digitale anche per i bambini delle elementari e i ragazzi delle medie. Infatti, prende corpo dietro la fantasmatica curva epidemiologica - di cui blatera l'incompetente, menzognero e sedicente avvocato del popolo - nel telecomandato governicchio grulpiddino del Conte smascherato, il piano già preventivato di serrare nuovamente la scuola primaria. La riapertura a settembre, alla luce delle evidenze è stata solo un bluff, una strombazzata presa in giro istituzionale, ai danni di alunni, insegnanti e famiglie, vale a dire dell'Italia intera.

 


 

Il rispetto delle cosiddette “autorità” tricolori per i processi si apprendimento e i diritti costituzionali all'istruzione dell'infanzia e dell'adolescenza, alla prova dei fatti sono al di sotto dello zero. Purtroppo, a meno di una sacrosanta rivolta popolare, anche i pargoli nel belpaese si ritroveranno a scrutare uno schermo a distanza, su piattaforme on line invasive e pervasive, irrispettose della privacy. La tutela della salute individuale e collettiva è solo un falso paravento per annichilire la libertà e tutti i diritti civili ed universali. L'obiettivo ormai palese è conformare anche i più piccini alla cieca obbedienza virale, stabilita dal totalitario ordine mondiale. Le lezioni a distanza propinate in tal modo sono inqualificabili ed inaccettabili. La "dad" non è scuola. Perché non chiudere tutte le scuole, senza dad, e ripensarle ascoltando esperti indipendenti di pedagogia e scienze della formazione, insegnanti e genitori? Così che sia in presenza o in dad, non serve. Anzi, fa danni.

Per dirla con Bertrand Russell: «Ogni governo che controlli l’educazione per una generazione sarà in grado di controllare i suoi sudditi senza il bisogna di armi o di poliziotti». Dunque, alimentare il senso critico e non la passività del pensiero unico accompagnata dall'accettazione del peggio imposto dalle autorità. Ancora e sempre don Lorenzo Milani: «L'obbedienza non è una virtù». La scuola, per definizione, non può essere a distanza, perché essa è intessuta di relazioni umane, il suo vero tesoro.


 

Riferimenti:

https://www.miur.gov.it/documents/20182/4113954/CTS-+Verbale+n.+104.pdf/eecba829-be27-8013-8756-6dfc71f38073

https://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Camera-boccia-mozione-opposizione-sui-verbali-Cts-sono-sul-sito-protezione-civile-01888088-6f2a-459c-8ff9-90b35d5fef0b.html

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=didattica+a+distanza 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=scuola 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=coronavirus

Gianni Lannes, IL GRANDE FRATELLO, Draco edizioni, Modena, 2012.

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