30.11.16

DAL CULTO DELLE ACQUE ALLA CURA MORTALE DEL CEMENTO ARMATO!






Qui nel Gargano ha avuto origine il popolo dei Dauni, vale a dire dei lupi. Lucani, Sanniti e Irpini sono discendenti degli antichi Dauni. E’ uno dei principali ambiti europei di interesse archeologico. «Il complesso di Scaloria Occhiopinto ha fornito il maggior numero di informazioni sul Neolitico di tutta l’Italia sud orientale - spiega Marija Gimbutas, archeologa, condirettrice degli scavi del 1978-79 - La Grotta Scaloria è unica in Italia per il luogo sacro e per le sue sepolture». Dal 1967 è stata avviata l’indagine della parte più profonda della labirintica caverna, dove gli studiosi localizzeranno i resti di un cerimoniale religioso, collegato ad un culto delle acque praticato attorno alla fine del V millennio avanti Cristo.

il nuovo mercato Scaloria

28.11.16

ELOGIO DELL'INFANZIA

La mia Africa - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)

“Elogio dell’infanzia” di Peter Handke. Su questi suoi versi inizia uno dei più grandi capolavori del cinema, ovvero “Il cielo sopra Berlino” che Wim Wenders firmò nel 1987...

https://www.youtube.com/watch?v=W8nKl6qtLMs 

 di Peter Handke

Quando il bambino era bambino,
camminava con le braccia ciondoloni,
voleva che il ruscello fosse un fiume,
il fiume un torrente
e questa pozzanghera il mare.

Quando il bambino era bambino,
non sapeva di essere un bambino,
per lui tutto aveva un’anima
e tutte le anime erano un tutt’uno.

27.11.16

GLI SPRECHI DELL’EUROPA




di Gianni Lannes

Almeno sulla carta l’unione europea doveva garantire progresso e prosperità ai popoli del vecchio continente, ma invece di assicurare una vita migliore a cittadine e cittadini, incrementa il malaffare. Basta dare un'occhiata ai fondi europei elargiti a pioggia, per rendersi conto.

Quanto al cattivo governo dell’Unione da parte di soggetti addirittura non eletti dai popoli, non vi è alcun controllo correttivo. La Commissione europea iperattiva nel richiamare gli Stati per il rispetto delle regole dell’euro, vanta un deficit iperbolico: 4,8 per cento, nettamente superiore alla soglia del 3 per cento del trattato di Maastricht.

ATTENZIONE AI BONIFICATORI DELLA NATURA!



di Letizia Ricci

Occhio alle istituzioni. Ancora una volta e come sempre il Gargano è a rischio! Presunta "valorizzazione" fa rima con speculazione? Giù le mani dalla montagna del sole!

riferimenti:

Gianni Lannes, La montagna profanata, Edizioni del Rosone, Foggia, 2015.

http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=gargano 

25.11.16

SEGRETO DI STATO SULLO SPERPERO DI DENARO PUBBLICO





di Gianni Lannes

L’Italia vanta il primato di perdite per derivati di Stato dell'Eurozona: oltre 6,75 miliardi di euro di perdite effettive soltanto nel 2015. Sono stati segretamente stipulati 13 contratti di derivati sul debito pubblico, per decine di miliardi di euro dal ministero delle Finanze con Banca Imi S.p.A., Bank of America, Barclays Bank PLC, BNP Paribas, Citibank N.A. –London, Credit Suisse International, Deutsche Bank AG, Dexia Crediop S.p.A., FMS Wertmanagement Anstalt Des, Goldman Sachs International, HSBC Bank PLC, ING Bank N.V., JP Morgan Securities PLC, Morgan Stanley and Co. Int. PLC, Nomura International PLC, Societe Generale, The Royal Bank of Scotland PLC, UBS Limited e Unicredit Bank AG.

24.11.16

INQUINAMENTO DELL’ARIA: ASSASSINO SILENZIOSO



di Gianni Lannes

In Europa uccide ogni anno quasi mezzo milione di persone. E’ un pericolo a piede libero, coadiuvato dalle irrorazioni belliche della NATO, nei cieli del vecchio continente. Mister Renzi, proprio quello che ora vuole stuprare la Costituzione repubblicana, in televisione (alla trasmissione Ballarò allora di Rai 3) aveva minacciato di trattamento sanitario obbligatorio gli iscritti del partito democratico che osavano parlare di questo tabù.


21.11.16

JACK LONDON: IL SENSO DELLA VITA




di Gianni Lannes

Un leggendario scrittore del primo ‘900: una figura ancora da esplorare, con la sua vita breve ma intensa. Volò via il 22 novembre 1916. Il suo vitalismo incontenibile e rivoluzionario dopo un secolo è un monito a non darsi mai per vinti o sconfitti.


LA FESTA AGLI ALBERI

Faggi - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)



di Gianni Lannes

Protegge dall’inquinamento atmosferico, bellico e acustico, contribuisce a mitigare gli effetti del mutamento climatico indotto dalle attività militari e industriali, riduce il pericolo di frane e smottamenti, offre bellezza, ombra, frutta e provvidenzialmente legna.

Il patrimonio arboreo italiano è stimato in circa 20 miliardi di alberi, secondo l’ultimo inventario nazionale delle foreste. Una superficie arborea che popola quasi 11 milioni di ettari di boschi, scampati momentaneamente ai bonificatori della natura.

MANFREDONIA E’ A RISCHIO MAREMOTO




di Gianni Lannes

A Manfredonia, oltre al conclamato rischio sismico (zona 2) e idrogeologico, c’è un altro pericolo concreto che nessuno ha preso in considerazione. Incombe un probabile maremoto, come ha indicato anni fa uno studio dell’Enea. Quali contromisure sono state adottate dall’amministrazione comunale e dalla Regione, entrambe sotto il piddì? Nessuna, ovvero zero pari a zero. E la gente non è stata neppure minimamente informata. In compenso, le amministrazioni comunali di centro sinistra, non ostacolate seriamente dall'opposizione, hanno autorizzato il cemento armato su tutta la costa e nell'immediato entroterra non risparmiando le aree archeologiche, come nei pressi della grotta Scaloria-Occhiopinto. I sindaci Prencipe, Campo e Riccardi ne sanno qualcosa?

17.11.16

ENERGAS: SPECCHIETTO PER LE ALLODOLE!






Per nascondere un fallimento, o meglio un disastro politico, economico e sociale, cosa non si combina pur di distrarre la gente. Per legge, notoriamente, sarà il ministero dello Sviluppo economico o eventualmente il Consiglio dei ministri a stabilire se realizzare o meno il gigantesco stabilimento di gas petrolio liquefatto ed annesso gasdotto di dieci chilometri, e non la popolazione di Manfredonia. Un inutile referendum può servire anche a distrarre l'opinione pubblica dai problemi reali che attanagliano il territorio sipontino: dalla galoppante disoccupazione, alla scarsa qualità della vita, ai giganteschi buchi del bilancio municipale. La Corte dei Conti, il 9 agosto scorso, ha trasmesso al primo cittadino targato piddì, una comunicazione di ben 10 pagine. La nota contiene ben 28 richieste di chiarimenti per l'evidente criticità del bilancio e della contabilità comunale sui rendiconti degli esercizi finanziari 2011-2014. La Corte dei Conti ha rilevato un indebitamento nel 2014 di oltre 52 milioni di euro. Secondo il professor Italo Magno - consigliere comunale di opposizione che ha denunciato anzitempo la situazione alla Procura della Repubblica di Foggia, segnalando il gravissimo caso al Prefetto e alla stessa Corte dei Conti - il buco del bilancio comunale si aggira sui 70 milioni di euro. 

15.11.16

ENERGAS: ESPROPRIO DEI TERRENI PER UN PARCO ARCHEOLOGICO

Golfo di Manfredonia - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)


 
Alla ditta Menale da Napoli e soci arabi della Kuwait Petroleum, dopo averli definitivamente sconfitti sul piano giuridico, della legalità e del buon senso, bisognerà chiedere presto i danni economici per tutto cià che stanno facendo passare al territorio della Daunia. Dalla difesa attiva del territorio bisogna passare ora all'offensiva intelligente.

In ogni caso, Manfredonia non è in Puglia, bensì nel primordiale Gargano. E così Siponto, anzi, le due Siponto, quella preromana, non ancora portata alla luce, eppure menzionata da plurime fonti storiche e comunque rintracciata dalla fotografia aerea a partire dal 1945, soprattutto ad opera dell’archeologo inglese John Bradford, che già nel 1943 aveva realizzato interessanti rilievi sulla pianura del Tavoliere, ed una missione archeologica al termine della seconda guerra mondiale.

14.11.16

I TERREMOTI ENERGAS (Q8)





di Gianni Lannes

«La zona di Siponto è di certo una delle più pericolose, perché oltre ad essere caratterizzata da una forte attività sismica, presenta anche il fenomeno della liquefazione del terreno. Se il progetto passerà, i serbatoi rischiano di poggiarsi su fondamenta molto precarie» puntualizza il professor Vincenzo Cotecchia, uno tra i geologi più stimati in Italia, un esperto di  caratura internazionale.

Proprio in loco, un’area classificata ufficialmente come “zona 2”, ovvero a rischio di forti terremoti, nonostante il massiccio rifiuto della popolazione locale espresso nel referendum consultivo del 13 novembre 2016, la ditta napoletana Energas (ex Isosar) consociata della multinazionale Kuwait Petroleum (uno Stato a cui l’Italia vende armi in cambio di petrodollari), intende realizzare un gigantesco deposito di gas a petrolio liquefatti altamente infiammabile ed esplosivo, considerato infatti dalle normative vigenti - la direttiva 2012/18/ue (Seveso III) - a rischio di incidente rilevante. 


MANFREDONIA HA DETTO NO ALL'ENERGAS!




Il referendum di ieri, 13 novembre 2016, ha dato ai cittadini di Manfredonia un grande risultato, con la partecipazione al voto di 25.729 cittadini, il 52,33 %, che per i tempi che corrono, oltretutto in un referendum consultivo, sono davvero tanti. In più, la vittoria del NO è stata schiacciante sui pochi SÌ, che hanno raggiunto una percentuale inferiore al 4 %, nonostante la vergogna di chi ha creduto di poter comprare la nostra anima con panettoni sponsorizzazioni ed altre misere elargizioni. Insomma, il popolo di Manfredonia ha detto NO, questa terra non si tocca e noi che siamo i suoi figli non permetteremo mai più a nessuno di ulteriormente deturparla. Questo grido per noi è miele, giacché fin dal 2014 abbiamo suonato la sveglia ad una città che sembrava anestetizzata, da vent’anni di governo senza opposizione, e sottomessa a una gestione amministrativa che sempre più spesso manifestava la propria arroganza ed evidenti  limiti culturali e politici.

13.11.16

LA DISOBBEDIENZA AL POTERE!




 di Bertrand Russell

Non smettete mai di protestare; non smettete mai di dissentire, di porvi domande, di mettere in discussione l'autorità, i luoghi comuni, i dogmi. Non smettete mai di pensare. Siate voci fuori dal coro. Siate il peso che inclina il piano. Un uomo che non dissente è un seme che non crescerà mai.

9.11.16

MEDITERRANEO A RISCHIO DI ESPLOSIONE!

di Gianni Lannes


In una frase: estinzione di un territorio decretata a tavolino da un governo di ineletti, eversori dell'ordine costituzionale. Addio all’identità mediterranea nelle diverse declinazioni italiane: un altro angolo rischia di andarsene per sempre, a causa della miopia politica e dell'ingordigia dilagante. Adesso, l’unico suono là fuori è il tintinnio di alcune schegge di calcare modellate dal vento che ne colpiscono altre semisepolte dalla terra rossa. Il sole è sorto da una manciata di ore, ma il calore già pulsa nell’aria, mentre lo sconfinato cielo azzurro abbaglia il mio sguardo prima dell’immersione. All’altezza degli occhi una striscia di mare di un blu compatto, eppure in lento movimento, cinge metà dell’orizzonte. Lì, sott’acqua si materializza l’arte della natura, che ha plasmato la materia grezza e amorfa modellandola in forme geometriche, come geometrica è la membrana che racchiude il protoplasma vivente, come geometriche sono le formazioni cristalline o i segni matematici dell’infinito. Lì, a una manciata di metri sul fondale, in quel meraviglioso capolavoro sottomarino, è racchiusa la legge della simmetria, dell’ordine che non può regnare in un mondo disumano senza vita, senz’anima, senza spirito, senza etica. Lì, in fondo, giacciono sublimi pagine di storia dimenticate; ma invece di recuperarle per beneficiarne le persone e le generazioni future, saranno distrutte per mero tornaconto economico, mentre i funzionari addetti al controllo e i politicanti telecomandati dall'estero con norme incostituzionali varate su misura degli affari, approvano a tutto spiano. E' mafia istituzionale o cos'altro? 


6.11.16

LA MONTAGNA DEL SOLE!

 Gargano - foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)


di Gianni Lannes



In alto dalle parti della grotta di San Michele le pecore calavano in silenzio, la massa bianco sporco rotolava sul pendio, e pareva una slavina giù dal monte dell’angelo. A dicembre era caduta tanta neve, e in mezzo alla montagna del sole il gregge si trascinava verso la candida Mattinata per ripararsi dal freddo e dal vento insidioso. Gli animali rotolavano nel soffice tappeto farinoso che copriva tutte le valli, dal mare ruggente su fino alle colline più aspre. Cani, pastori, pelame lanoso nuotavano affamati verso valle; era una massa liquida e silente. Tutto lì taceva. Fu allora che un suono modulato si sentì fluire dalla terra. Era più di un richiamo pastorale lanciato con maestria da qualcuno; piuttosto, era una cosa antica e senza tempo, che risvegliava le persone, ed era ovunque e in nessun luogo. A udirlo nel silenzio più assoluto il gregge si fermò senza bisogno di un richiamo, e anche i cani ammutolirono e poi latrarono lanciando un eco risonante. Era la voce del luogo che tuonava, quella che avevano udito gli esseri viventi, un canto dimenticato nel silenzio transumante. Svegliato dal richiamo tra i pini d’Aleppo cantava il Gargano all’unisono sotto la neve del generale inverno.
 

IN PUGLIA I PRIMI CACCIABOMBARDIERI NUCLEARI ITALIANI

bomba nucleare B 61-12


di Gianni Lannes

Nell’indifferenza generale l’8 novembre prossimo saranno dislocati nell’aeroporto militare di Amendola, tra Foggia e Manfredonia, ad un soffio dal Gargano, due dei primi sei  F-35 acquistati dall’Italia. Si tratta di velivoli utili esclusivamente per la guerra nucleare e non per la difesa aerea del territorio nazionale. Questi strumenti di morte allestiranno a bordo, controllati dai tecnici dell’US Air Force, le bombe atomiche B61-12 che vantano una potenza media variabile di 50 kiloton (più del triplo della bomba atomica sganciata su Hiroshima) e violano il trattato di non proliferazione, ma soprattutto calpestano l'articolo 11 della Carta costituzionale, che l'ineletto Renzi vuole manomettere definitivamente. I reati che si profilano per alcune cariche pro tempore dello Stato sono alto tradimento e attentato alla Costituzione repubblicana.

2.11.16

BOMBARDAMENTO ELETTROMAGNETICO!



di Gianni Lannes


I terremoti del 26 e del 30 ottobre hanno deformato una zona di 600 chilometri quadrati. E' quanto emerge dalla prima analisi dei dati del satellite radar Sentinel 1, del programma europeo Copernicus, elaborate dall'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) e dall'Istituto per il rilevamento elettromagnetico dell'ambiente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Irea-Cnr). Nel frattempo, un’ indagine conoscitiva sui crolli legati al terremoto in Valnerina è stata avviata dalla procura di Spoleto, competente per territorio. Nel fascicolo viene ipotizzato il reato di disastro colposo a carico di ignoti.

riferimenti:



LA MONTAGNA PROFANATA

 
  
di Sabino Acquaviva*

Questo libro è diverso. Infatti, di cosa si tratta? Di una denuncia? Del racconto di uno scempio con nomi e cognomi dei responsabili? Dell’attenta analisi della storia di un monumento? Di uno strumento che consenta di capire come l’ignoranza, l’indifferenza, gli interessi possano condurre alla distruzione di una realtà che fa parte del patrimonio dell’umanità? Di una implacabile critica di una maniera di fare politica? Di una testimonianza, come osserva Gianni Lannes, «dell’inflessibile volere del partito trasversale degli affari legati al mattone che distrugge con ferocia disinvoltura e cinico metodo ogni testimonianza dell’antichità?». Di tutto questo ed altro si tratta. Il presente è uno dei pochi libri scritti con il coraggio e l’onestà di chi vuole denunciare un delitto corale. Sì, perché questo non è il racconto della distruzione di un monumento ad opera di un singolo individuo. Allo scempio hanno partecipato istituzioni, individui, singoli, imprese di ogni tipo, persino molti di quanti sarebbero destinati a tutelarlo. Si capisce chiaramente che quanto è accaduto (e accade) è l’espressione di una cultura che ha devastato l’Italia e che, anche se parzialmente in declino, continua ad essere pericolosa e va tenuta sotto controllo. La devastazione subita dal Gargano nei decenni che stanno alle nostre spalle ci deve insegnare a vigilare. E vigilare significa anche condividere le battaglie dell’autore di questo libro, descrivere lo scempio, la sua storia, elevare la colonna infame che consenta di ricordare per sempre i barbari che hanno distrutto, spianato, ricostruito, sventrato, snaturato.