di Gianni Lannes
Dalle fabbriche chimiche alla terra, ai fiumi, ai fondali marini. E’ il viaggio percorso da 130 milioni di tonnellate di plastica - un ammasso grande quanto l’Europa centrale - prodotta ogni anno e rilasciata nell’ambiente, dove si accumula sotto forma di particelle e di fibre più piccoli di un centimetro. Sono corpuscoli microscopici che si formano dalla graduale rottura e abrasione degli oggetti in plastica, vestiti, corde, contenitori. Circa 1000 miliardi di sacchetti di plastica sono fabbricati ogni anno nel mondo. Gli involucri sono costituiti per la maggior parte di polietilene o, più raramente di PP (polipropilene) o di PVC (polivinile cloruro). Queste materie prime derivano al 100 per cento da prodotti petroliferi e non sono biodegradabili. Ci vuole meno di un secondo per fabbricare un sacchetto di plastica che resterà mediamente 20 minuti in mani umane ma impiegherà 450 anni per sparire nella natura. Il tappo di plastica di una bottiglia può navigare per i mari inalterato per più di un secolo.
Dalle fabbriche chimiche alla terra, ai fiumi, ai fondali marini. E’ il viaggio percorso da 130 milioni di tonnellate di plastica - un ammasso grande quanto l’Europa centrale - prodotta ogni anno e rilasciata nell’ambiente, dove si accumula sotto forma di particelle e di fibre più piccoli di un centimetro. Sono corpuscoli microscopici che si formano dalla graduale rottura e abrasione degli oggetti in plastica, vestiti, corde, contenitori. Circa 1000 miliardi di sacchetti di plastica sono fabbricati ogni anno nel mondo. Gli involucri sono costituiti per la maggior parte di polietilene o, più raramente di PP (polipropilene) o di PVC (polivinile cloruro). Queste materie prime derivano al 100 per cento da prodotti petroliferi e non sono biodegradabili. Ci vuole meno di un secondo per fabbricare un sacchetto di plastica che resterà mediamente 20 minuti in mani umane ma impiegherà 450 anni per sparire nella natura. Il tappo di plastica di una bottiglia può navigare per i mari inalterato per più di un secolo.