di Gianni Lannes
Le lacrime di un adolescente reo di non essersi fatto dopare, estromesso ingiustamente dalla scuola pubblica statale, perché così pretende la tecnocrazia imperante e un padre, cittadino della Repubblica italiana, che non puo' mettervi piede, per chiederne conto e ragione, solo perche' non ha il green pass. Follia scolastica nel Belpaese, 96 ore dopo la giornata della Memoria. Ecco una pagina nera che dalla cronaca transita in un baleno alla storia in diretta: un esempio istruttivo e fortemente pedagogico di regime totalitario, secondo le nuove imposizioni dell'esecutivo Draghi.
Un alunno non vaccinato (negativo), sportivo e in ottima salute, e' stato allontanato improvvisamente dalle lezioni, a causa di due coetanei positivi e plurivaccinati nella stessa classe, col siero sperimentale Covid-19. Altri tre studenti pluridosati pur negativi sono stati estromessi perche' non avevano fatto la terza dose di veleni spacciati per vaccini salvavita. La preside Patrizia Corazzini non risponde al telefono scolastico: risulta irraggiungibile. Oggi è accaduto nella terza E della scuola media di Bussi sul Tirino in Abruzzo. Bullismo di Stato tecnocratico?
In quale Stato di diritto, in quale democrazia, in quale paese civile un alunno (di minore età) viene estromesso da scuola nel corso delle lezioni, allontanato dall'aula scolastica, peraltro con i dati sanitari sensibili di minorenni veicolati da bidelli? Per caso nel Draghistan?
Tu escluso dalla scuola e tu incluso perche' sei marchiato, tu dentro e tu fuori anche se godi di ottima salute, ma non ti sei fatto bucare a piu' riprese con un siero sperimentale covid-19. Il nuovo paradigma non è piu' la polis, bensì, il campo di concentramento. La scuola in Italia è stata trasformata in una caserma manicomiale in stile lager.
Il 31 gennaio 2022 e' davvero difficile districarsi in mezzo alla normativa per la gestione della cosiddetta “emergenza Covid-19”, che termina improrogabilmente - ai sensi del Decreto legislativo 2 gennaio 2008, numero 1 - esattamente il 31 gennaio 2022. Norme contraddittorie emanate dall'esecutivo di mister Britannia e poi superate da altre farraginose. Campeggia il disorientamento e lo sconcerto per la giungla di regole fuorilegge, ovvero incostituzionali e anticostituzionali, che ledono i diritti universali degli esseri umani, in particolare di infanzia e adolescenza.
Burocrazia? No, tecnocrazia che ha soppiantato la democrazia (incompiuta). Cosi' nella scuola del Belpaese accade - in base alle incongruenti disposizioni ministeriali - che con un positivo in classe, si attiva l’auto-sorveglianza: lezioni in presenza, ma gli alunni devono indossare le mascherine Ffp2, ossia quello che annichiliscono il respiro, però in compenso lasciano passare il microscopico nuovo coronavirus. Con 2 positivi, le cose cambiano tra vaccinati e non: i non vaccinati, quelli che non hanno la terza dose, quelli che hanno completato il ciclo vaccinale primario da più di 120 giorni e quelli che sono guariti dal Covid da più di 120 giorni, seguono lezioni in Dad; tutti gli altri in presenza con Ffp2. Con 3 positivi, la classe è in quarantena per 10 giorni e in Dad. In altri termini, non scuola, non scienza e non diritto. Ma il pilastro della scuola pubblica in Italia non era l'inclusione?