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Gargano- foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati) |
di
Gianni Lannes
Perché no? Dare un taglio netto con l'impegno rischioso ed asfissiante del passato ancora presente. L'itinerario di un faro: una vita tranquilla dopo decenni di massacrante prima linea. E' prossimo l'equinozio d'autunno, la stagione in cui la pioggia stimola ancor più la creatività. Ho finalmente deciso di scrivere il mio primo romanzo, dopo la
pubblicazione di una dozzina di saggi, sospinto da un desiderio. Per ora si tratta di una serie di racconti (Mondi Dauni, Sotto il mare, A tutto gas! Grillini o grulloni?, e così via...) in bianco e nero, trame dense di ironia - in positivo - che hanno come
protagonista Diomede Manfredi (nomen omen), un giornalista indipendente, ancorato alla sua
terra d’origine, la Daunia. Uno spirito libero insomma, che ha girovagato il
mondo per lavoro, raccontandolo puntualmente agli altri. Attenzione, non c'è niente di biografico. Diomede - un "eroe" riluttante e malinconico - che vive nel borgo marinaro di Uria (un'antica città del Gargano scomparsa in un remoto passato), ha un gran
desiderio di congedarsi dalla sua amata professione, ma ogni volta gli capita
un caso che sistematicamente risolve dopo aver districato intrecci incredibili. E
così, per amore di verità, rimanda sempre l’addio al pericoloso mestiere. Diomede si muove col vento fra i capelli in una terra carsica spesso indifferente quando non criminale, senza però perdere mai il suo sguardo ironico sulle cose. Nel frattempo fa immersioni subacquee e va per mare. Fatti veri (non inventati), attinti dalla tracimante realtà, affrontati e narrati però attraverso la fantasia. Ora non dirò di più, altrimenti che sorpresa
sarà? Che ne pensate?