di Gianni Lannes
L’Agenzia europea per l’ambiente ha stimato che nel 2015,
solo in Italia, ben 60.200 morti premature sono attribuibili all’esposizione a
lungo termine alle polveri sottili (PM 2,5), 20.500 al biossido d’azoto (NO2) e
3.200 all’ozono (O2). Il non detto: un notevole contributo è causato dall'aerosolchemioterapia bellica - in violazione della convenzione Enmod dell'ONU - attuata nel belpaese dal 2002, con la tacità approvazione degli esecutivi italidioti sottomessi a Washington.