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Gianni Lannes
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di
Gianni Lannes
Più
che un'isola vulcanica sembra una rocciosa barca a vela: battuta dal mare ed
esposta a tutti i venti. Lunga meno di due chilometri e larga fra
duecento e ottocento metri, eppure ingombrante per il suo passato.
Qui la bellezza è offerta dalla luce solare e dall'azzurro della
distesa marina, in parte offuscata dalla bramosia umana che ha offeso l'archeologia ed annichilito l'ecologia. Troppo cemento armato, molti motoscafi e tante automobili l'hanno trasformata in una cartolina turistica. Insomma, degrado ed omologazione al peggio, ormai paradigma del belpaese. Esistono
luoghi cui la natura, gli esseri umani e la storia sembrano assegnare
incredibili destini. Nonostante le ferite è ancora un eden. "Ventotene è un luogo dell'anima, a cui far ritorno" mi racconta l'autoctona Serena Verde.