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foto Gilan |
di Gianni Lannes
Invisibili? Eppure, piccoli schiavi senza frontiere. Ecco l'orrore nostrano che tanti fingono di non vedere o sapere, nella smemoratezza nazionale. Ben 1.318 pargoli mancano
all'appello, ovvero sono ufficialmente scomparsi da noi nell'agosto scorso. Allontanamenti volontari? Dove sono finiti?
In Italia ben 22.599 minori senza genitori, provenienti dall'estero (paesi in guerra
o dove dominano la fame, la violenza e lo sfruttamento disumano)
risultano presenti nella cosiddette “strutture di accoglienza”
alla data del 31 agosto 2023 (rapporto Ministero politiche sociali);
circa il 2 per cento di essi ha un'età che varia da 0 a 6 anni. Come può un bimbo o un ragazzo straniero appena approdato nel giardino d'Europa, mettere le ali da solo? Una volta, negli anni '80 e '90, dall'Italia si andavano a predare bambini in Sudamerica col pretesto delle adozioni internazionali e non solo, come fu acclarato nel 1993 in Brasile. L'esistenza a livello mondiale del traffico illecito di organi umani ai fini di trapianto ed espianto, è un fatto indiscutibile e incontrovertibile.
Ogni anno proprio in Italia entrano
clandestinamente o alla luce del sole migliaia e migliaia di minori.
Molti di loro entrati nello Stivale, spariscono nel nulla,. Da noi
imperversano da almeno tre decenni alcune organizzazioni criminali
nazionali e internazionali – protette a livello istituzionale –
che commerciano la pregiata “merce umana”. Questi minori
cosiddetti “extracomunitari” non sono alieni, bensì esseri
umani. Essi valgono tantissimo per i trafficanti: ad un primo livello
vengono sfruttati dal racket dell'accattonaggio, venduti a peso per
adozioni illegali, ceduti ai pedofili, e sempre più in alto nella
scala degli orrori, i più sani diventano – loro malgrado –
fornitori a perdere di organi umani da espiantare in favore di chi ha
i soldi e non giace nelle chilometriche liste d'attesa dell'Unione
europea. Soltanto trapianti o anche espianti?
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Il Corriere della Sera, 25 marzo 1992 |
A tutt'oggi, dall'anno 2015 l'Italia
non mai ratificato la Convenzione del Consiglio d'Europa contro il
traffico di organi umani, alla stregua della Germania, dell'Olanda e
dello Stato del Vaticano, nonostante si siano susseguiti numerosi
governini tricolore (Renzi, Gentiloni, Conte, Draghi, Meloni). Almeno
dal 1993 (mozione e risoluzione dell'Ue) l'Italia è accusata di
trafficare bambini. Dopo 7 anni e 7 mesi, Palazzo Chigi non ha ancora fornito una risposta all'interrogazione parlamentare 4/05225 del 2016, presentata da tre senatori indipendenti. Infine, a conti fatti, secondo il Viminale, sempre in Italia, dal 1974 ad oggi, sono spariti e mai più ritrovati quasi 50 mila minori, gran parte italiani. Dove sono finiti? Chi ora nega l'evidenza è un cieco o un criminale? Questi sono gli interrogativi che dovrebbero animare l'attenzione politica, sociale, giornalistica e giudiziaria in un Paese civile.