di Mariella Cao *
Non c’è limite al peggio. Oltre al decreto del
ministro dell’Ambiente Corrado Clini che elimina La Maddalena dai Siti
d’Interesse Nazionale (SIN) scaricando sulla Regione la responsabilità delle
bonifiche, è in arrivo (o è passato sotto totale silenzio) il decreto interministeriale “salva Quirra”
che legalizza la contaminazione anche
degli altri siti militari come La Maddalena, Capo Frasca, Teulada , con il
ricorso al classico escamotage italiota di sollevare per decreto le quantità
consentite di sostanze tossiche e nocive.
I due decreti
di condanna della Sardegna all’avvelenamento si fondano sulla legge 134 del 7
agosto 2012 con la quale il Parlamento ha autorizzato il ministro
dell’Ambiente (art. 36) a liberarsi al
più presto – in 120 giorni, entro lo scorso dicembre - della costosa grana
delle bonifiche di vari SIN e, inoltre, ha
conferito al Governo il potere di sanatoria per decreto della
contaminazione militare.
L’articolo 35
della legge ferragostana, titolato con truffaldina furbizia“Disposizioni in
materia di ricerca ed estrazione di idrocarburi”, al comma 2 stabilisce: “Con
lo stesso decreto interministeriale sono determinati i criteri di
individuazione delle concentrazioni soglia di contaminazione (…) applicabili ai
siti appartenenti al Demanio Militare e alle aree ad uso esclusivo alle Forze
Armate, tenuto conto delle attività effettivamente condotte nei siti stessi o
nelle diverse porzioni di essi”.
E’ facilmente prevedibile una conseguenza immediata
della modifica dei criteri di individuazione delle concentrazioni soglia di
contaminazione: far rientrare nella norma l’inquinamento di La Maddalena e,
soprattutto, depotenziare e affossare l’inchiesta della Procura di Lanusei sul
disastro ambientale e sanitario causato dal poligono della morte Salto di
Quirra.
E’ fortemente
probabile che il decreto "salva
Quirra e basi militari" sia già pronto e momentaneamente imboscato, come
il decreto Clini, verosimilmente, a causa dell’imprevista campagna elettorale
che consiglia di non alienarsi voti e tenere buoni gli elettori. Diamo per
scontato che i nostri parlamentari, titolari del Diritto/Dovere di controllo
dell'Esecutivo, siano pienamente informati ..e tacciono.
Tornando ai criteri di classificazione SIN,
modificati dalla legge 134/2012, emerge che includono le zone dove si trovano
fabbriche di esplosivi. Paradossalmente nessun
parlamentare sardo ha fatto notare che, a maggior ragione, dovrebbero
comprendere anche le aree dove gli esplosivi sono intensamente utilizzati,
smaltiti, fatti brillare, abbandonati indiscriminatamente a terra e a mare,
cioè i poligoni che devastano la Sardegna.
E' inevitabile chiedersi dove erano e cosa facevano
i nostri onorevoli quando si approvavano queste norme. La risposta è sui
portali istituzionali del Parlamento. Per limitarci al Senato, la legge
134/2012 è stata votata da tutti i sardi presenti in aula, compresi quelli che
- dopo che Gettiamo le Basi ha reso noto il decreto Clini firmato e
protocollato in data 11 gennaio 2023 -
hanno tuonato contro lo schiaffo alla Sardegna e il tradimento del
Governo.
* Portavoce
del Coordinamento Sardo Gettiamo le basi
approfondimenti: