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dal libro di Priore e Fasanella, Intrigo internazionale, Chiarelettere, 2010 |
di Gianni Lannes
81 vittime e nessun
colpevole, in compenso depistaggi e bugie infinite, non solo militari e
politiche. Ecco un altro esempio documentato di pessimo giornalismo e di spazzatura televisiva. Lunedi 24
giugno 2020, è andata in onda sull’emittente La7, la trasmissione Atlantide,
con una puntata (che ho visto soltanto oggi) sulla tragedia di Ustica. Dal minuto
68 in poi, il cronista Purgatori fa riferimento ai due piloti militari che la sera del 27
giugno incrociarono il Dc9 Itavia che sarebbe di lì a poco precipitato 43 anni
fa nel Tirreno e ha affermato:
«Nelle sue indagini
Priore si trova sempre più in un vicolo cieco. Alle reticenze della NATO, degli
eserciti e dei governi, si aggiunge la spaventosa serie di morti. Tra i
potenziali testimoni figurano anche i piloti delle frecce tricolori Mario
Naldini e Ivo Nutarelli. Come confermato dalla NATO anni più tardi, i due
piloti si sarebbero trovati in volo con i loro aerei a poca distanza dal Dc9 la
sera dell’incidente avrebbero lanciato per ben due volte l’allarme aereo. Il 28
agosto 1988 i due hanno perso la vita durante uno spettacolo aereo a Ramstein
in Germania. Una settimana dopo i due piloti avrebbero dovuto testimoniare
davanti al giudice Priore sugli avvenimenti del 27 giugno 1980. Un ulteriore
contraccolpo sulle indagini sul caso di Ustica. Dunque, una duplice e
misteriosa morte che sottrasse due testi alla volontà di Priore di ascoltare i
ricordi?».
Davvero curioso,
però: il magistrato inquirente Rosario Priore avrebbe voluto interrogare Naldini e
Nutarelli che morirono, appunto il 28 agosto 1988, nell’ambito di un’indagine relativa alla tragedia di Ustica, di cui tuttavia
assunse effettivamente la direzione delle indagini giudiziarie in veste di giudice istruttore (scelto da Francesco Cossiga: il depistatore numero 1), soltanto il 27 luglio 1990.
Vale a dire, due anni dopo la tragedia di Ramstein. Dunque, il mistero non riguarderebbe
la morte di Naldini e Nutarelli, trapassati a Ramstein, ma forse il modo in cui
Priore sarebbe riuscito a interrogarli due anni dopo la loro morte. In ogni
caso, Priore in un suo libro (Intrigo internazionale) edito nel 2010, forse
preda di un'incredibile amnesia, aveva già fatto confusione, come avevo sottolineato nel 2015, senza essere smentito dal diretto interessato. Lo stesso Priore con tutto ciò che dichiarato in tempi recenti, contraddice la sua stessa sentenza-ordinanza del 1999, anche in relazione ai suicidati. Quanto a Purgatori, propone da anni, la solita storiella preconfezionata dal Sismi, su Gheddafi. Insomma, una versione assolutamente inattendibile alla prova dei fatti.
Riferimenti:
https://www.youtube.com/watch?v=0JGpHJaSKB8
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=priore
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=ustica
Gianni Lannes, Il grande fratello. Strategie del dominio, Draco edizioni, Modena, 2012.