di Gianni Lannes
Reati
sui minori: uno ogni 76 minuti. Aumentano le violenze sessuali su chi è indifeso e gode dei diritti di carta. La
violenza sui minori rappresenta una tra le più gravi emergenze sociali
degli ultimi decenni, anche nei Paesi più industrializzati del
mondo, Italia inclusa e a partire dal vecchio continente. L'Italia non
è un belpaese per minori: infanzia e adolescenza vivono su un campo
minato. A tutt'oggi il governo tricolore non ha ratificato la
Convenzione del Consiglio d'Europa contro il traffico di organi
umani. Perché? Sempre in Italia svaniscono ogni anno migliaia di
“piccoli” esseri umani (non solo “stranieri” o
“extracomunitari”) nel disinteresse generale. In ogni caso non si
tratta di alieni. La domanda è rivolta al primo ministro Giorgia
Meloni, alla prova dei fatti allergica agli interrogativi critici dei
giornalisti. Dove vanno a finire? Sono carne da macello?
L'articolo
17 comma 1 della legge 3 agosto 269 dell'anno 1998, stabilisce che “Il
presidente del Consiglio dei ministri presenta ogni anno al
parlamento una relazione sull'attività svolta”, o più
precisamente: una “relazione al Parlamento sull'attività di
coordinamento in tema di prostituzione, pornografia, turismo sessuale
in danno di minori quali nuove forme di schiavitù”. La Meloni
occupa l'alta carica governativa a Palazzo Chigi dal 22 ottobre 2022:
il suo è il 68° esecutivo della Repubblica italiana, il primo della
XIX legislatura. E non vi è traccia di questo importante compito.
Qualcuno se n'è accorto all'opposizione, nella cosiddetta società
civile e nei giornaloni accanto a radio e televisioni? Certo, i
minori non votano e quindi non contano, neanche per finta. Nello
Stivale d'Europa l'interesse per neonati, bambini e adolescenti è
solo di facciata? Insomma, dov'è la relazione in materia della Meloni relativa all'anno 2023? L'interrogazione parlamentare numero 4/05225 del 4 febbraio 2016, dopo più di 8 anni non ha avuto ancora risposta. Come mai?
Ecco alcuni dati ufficiali ampiamente sottostimati e frammentari su cui riflettere, inerenti soltanto i casi denunciati; il grosso rimane sommerso e avvolto dalla paura delle innumerevoli vittime e nell'omertà di tanti. “Il numero dei reati commessi sui minori nel 2021 in Italia ha superato, per la prima volta, quota 6mila. I casi sono stati 6.248, per il 64% ai danni di bambine e ragazze . In aumento anche quelli collegati alla violenza sessuale, con 1.332 casi, di cui le giovani sono l’88% delle vittime”. Sono alcuni dei dati elaborati dal Servizio analisi criminale della direzione centrale Polizia criminale del dipartimento della Pubblica Sicurezza e contenuti nel dossier “La condizione delle bambine e delle ragazze nel mondo”, 2022, che la fondazione Terre des Hommes ha realizzato in occasione della giornata mondiale delle bambine, nell’ambito della campagna “indifesa” finalizzata alla tutela delle bambine di tutto il mondo per garantire loro istruzione, salute, protezione da violenza, discriminazione e abusi.