di Gianni Lannes
Guerra calda, anzi bollente da tempo. Almeno dall’11 febbraio 2007 il conflitto bellico era annunciato e voluto da Washington. Quel giorno Putin intervenne alla conferenza sulla sicurezza di Monaco e invitò gli occidentali a costruire un ordine mondiale equo.
Il punto cruciale: l’espansionismo bellico nell'Europa orientale della NATO. “Penso sia chiaro - dichiaro' Putin - che l’espansione della NATO non ha alcuna relazione con la modernizzazione dell’Alleanza o con la garanzia di sicurezza in Europa. Al contrario, rappresenta una seria provocazione che riduce il livello della reciproca fiducia. E noi abbiamo diritto di chiedere: contro chi è intesa quest’espansione? E cos’è successo alle assicurazioni dei nostri partner occidentali fatte dopo la dissoluzione del Patto di Varsavia? Dove sono oggi quelle dichiarazioni? Nessuno nemmeno le ricorda. Ma io voglio permettermi di ricordare a questo pubblico quello che fu detto. Gradirei citare il discorso del Segretario generale NATO, signor Wörner, a Bruxelles il 17 maggio 1990. Allora lui diceva: ‘Il fatto che noi siamo pronti a non schierare un esercito della NATO fuori dal territorio tedesco offre all’Urss una stabile garanzia di sicurezza’. Dove sono queste garanzie?”.
Nel 1991 Bush senior era addirittura contrario all’indipendenza ucraina. L’impegno occidentale non fu scritto, ma i documenti desecretati nel 2017 (National Security Archive) confermano che i leader occidentali - da Bush padre a Kohl, da Mitterrand alla Thatcher a Manfred Wörner Segretario generale Nato - furono espliciti con Gorbaciov, nel 1990: l’Alleanza non si sarebbe estesa a Est “nemmeno di un pollice” (assicurò il Segretario di Stato Baker).
Nel ’93 Clinton promise a Eltsin una “Partnership per la Pace” al posto dell’espansione NATO: altra parola data e non mantenuta. Infatti, quella promessa fu archiviata. Cosi' Clinton e poi Obama avviarono gli allargamenti nell'Est. Tra il 2004 e il 2020, la NATO passò da 16 a 30 Paesi membri, schierando armamenti offensivi in Polonia, Romania e nei Paesi Baltici, ai confini con la Russia. Nel vertice NATO del 2008 a Bucarest, gli Alleati dichiararono che Georgia e Ucraina sarebbero in futuro entrate nella NATO.
Un ripasso documentato di storia non nuoce agli smemorati covidioti. A dirla tutta: come mai la White House non ha mai accettato missili di Paesi potenzialmente avversi nel proprio vicinato, ovvero a Cuba?
L’Ucraina è l’unico Paese europeo a includere una formazione
neonazista nel proprio esercito regolare: il famigerato battaglione Azov ha gia' fatto impunemente mattanza di civili in Ucraina. E ora l'Unione europea, in primis l'Italia, arma ancora di piu' il governo fantoccio di Zelenski, invece di disinnescare la guerra provocata dallo zio Sam.
Riferimenti:
Gianni Lannes, IL GRANDE FRATELLO. STRATEGIE DEL DOMINIO, Draco edizioni, Modena, 2012.
Gianni Lannes, ITALIA USA E GETTA, Arianna editrice, Bologna, 2014.
https://nsarchive.gwu.edu/document/16112-document-01-u-s-embassy-bonn-confidential-cable
https://nsarchive.gwu.edu/briefing-book/russia-programs/2021-11-24/nato-expansion-budapest-blow-1994
https://www.state.gov/united-with-ukraine/
https://www.foreignaffairs.com/articles/russia-fsu/2021-10-19/containment-beyond-cold-war
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2022/03/ucraina-guerra-nato-alleuropa.html
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=ucraina
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=nato
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