26.3.22

LA BUONA STELLA!

 

foto Gilan

  

di Gianni Lannes

Ogni sera ci incanta al tramonto prima di spegnersi nel mare senza confini. Nel paese delle meraviglie e' buio, fa freddo nonostante la Primavera. All'improvviso, il cielo a est inizia a schiarire e un caldo bagliore colora il mondo di rosa. Il globo terracqueo si illumina e un altro giorno comincia, grazie al Sole che dona emergia agli esseri viventi.

Le 24 ore dell'umanita' sono scandite dall'alternanza tra luce e oscurita'. Il ciclo solare ha sempre scandito la vita sul pianeta Terra: ha elargito un tempo al tempo con i calendari e ha creato le stagioni. 

foto Gilan

 

 
foto Gilan

Fin dagli albori della storia umana, questa stella ha scandito la vita dei nostri progenitori: l'osservazione del suo movimento apparente intorno a Gaia er secoli ha regolatole loro credenze, i ritmi del lavoro e il susseguirsi delle stagioni.

Al Sole e non alle religioni dobbiamo il natale e persino l'aureola sula testa dei santi e numerosi altari cristiani rivolti verso oriente. In quasi tutte le religioni e le mitologie del passato ha ricoperto un posto cruciale, diventando oggetto di culto gia' in epoca neolitica, come portatore di vita, luce e prosperita'. 

foto Gilan
 

Si deve all'imperatore romano Aureliano (270-275) il giorno di rinascita del Sole invitto (dies natalis Soli invicti), il 25 dicembre consacrato alla rinascita di quel dio che aveva importato a Roma da Emesa in Siria. Il persano Mitra, il greco apollo, l'egizio Serapide, il siriano El-Gabal e l'agreste Sol Indiges (il Sole progenitore di ogni cosa), venerato dai Romani dalla fondazione della loro citta', furono cosi' associati al Sol invictus. Il culto pagano dell'astro dispensatore di vita rimase in vita fino a quando l'imperatore Teodosio I non fece del cristianesimo l'unica religione di Stato. Correva l'anno 380: mezzo secolo prima Costantino aveva stabilito che in tutto l'impero il 25 dicembre sarebbe stato celebrato il natale cristiano, non piu' il Sol invictus.

Nel X secolo i druidi nella festa in onore di Belanu (il dio luminoso) il cui culto risaliva al I secolo a.C., il 21 dicembre salutavano tra falo' e riti di fertilita' la rinascita del dio solare e l'avvento della stagione luminosa.

Ben 6 mila anni prima dell'avvento di Cristo, ben prima delle Piramidi e della realizzazione di Stonehenge, i nomadi del Sahara costruirono a Nabta Playa (Egitto) il piu' antico complesso megalitico (attualmente conosciuto), allineandolo con le costellazioni e la posizione del Sole durante i solstizi e gli equinozi.

Riferimenti:

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=tempo

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=sole

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=sacro




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