30.3.22

ITALIA AL GELO SE LA RUSSIA STACCA IL GAS!

 




di Gianni Lannes

In arrivo bollette ancora piu' salate per gli italiani unitamente al freddo garantito, almeno per un buon lustro continuato. Se Mosca chiude il rubinetto del gas (29 miliardi di metri cubi l'anno), l'Italia si assicura il gelo almeno fino al 2028, anno in cui dovrebbe entrare in funzione con approdo ad Otranto, proveniente dal bacino levantino al largo di Israele, Cipro ed Egitto, dopo una corsa di 1.900 chilometri - se non si registreranno intoppi nella realizzazione - il gasdotto Igi-Poseidon che fornira' annualmente circa 10 miliardi di metri cubi annui. Ora, con la guerra in corso in Ucraina, c'e' l'approvazione dei padroni di Washington che vendono il gas liquefatto che pero' necessita di rigassificatori. In ogni caso, i razionamenti sono all'ordine del giorno. Infatti, il ministro della cosiddetta “transizione ecologica” tale Cingolani, ha spiegato in una recente informativa al Parlamento con ottimismo fuori luogo: «Per i prossimi due inverni sarebbe complesso assicurare tutte le forniture al sistema italiano».

A fronte degli oltre 76 miliardi di metri cubi di metano consumato in Italia soltanto nel 2021, quello prodotto nel Belpaese lo scorso anno e' stato di appena 3,3 miliardi di metri cubi (dato in costante calo). E il prezzo del gas e' destinato a rimanere piu' alto che in passato. Esattamente un anno fa, l'oro blu scambiava a 20 euro al Megawattora, a inizio marzo di quest'anno ha toccato i 345 euro, per poi stabilizzarsi attualmente sopra i 200 euro.

Dalla White House il petomane Biden ha dato il via libera per il gasdotto israeliano Poseidon con approdo a Otranto, progetto gia' approvato ma archiviato a suo tempo dagli USA. E l'impatto ambientale in Puglia? A nessuno importa, tanto meno allo s-governo Draghi che come tutti gli esecutivi precedenti non ha mai investito nelle energie alternative e rinnovabili.

TAP e IGI-POSEIDON: due gasdotti uno accanto all’altro nella stessa regione e nella medesima provincia di Lecce, finanziati entrambi con denaro pubblico (come gia' anticipato nel 2017). L'ennesimo scempio ambientale - ancora nel Salento - per fornire il gas all'unione europea, col pretesto dell'opera strategica, invocata dalla vice ministra Bellanova (presidente di Italia Viva del Renzi). L'ennesima imposizione della Commissione europea, passata grazie alla collusione nazionale, regionale e locale. Altro che carbone e nucleare annunciato da mister Britannia.

Riferimenti:

https://stream24.ilsole24ore.com/video/italia/cingolani-europa-paga-1-miliardo-giorno-il-gas-russo/AEes1fKB 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=gasdotti

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=gas 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=draghi 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=cingolani 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=renzi

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=ucraina 

https://twitter.com/ChanceGardiner/status/1508587114820157444?cxt=HHwWiICyuZ7_ye8pAAAA

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