di
Gianni Lannes
Chi
mente spudoratamente? «Il prezzo che oggi si sta pagando è immenso.
In termini di vite umane, prima di tutto. Penso in particolare alla
popolazione più fragile e anziana»: parole di Giuseppe Conte, primo
ministro pro tempore del governo italiano, comunicate in una recente
lettera al quotidiano Avvenire.
Sul
portale del ministero della Salute ogni giorno campeggia il numero
dei morti “causati” dal nuovo coronavirus: ieri ha toccato quota
“18.849 vittime”. La cifra dei trapassati viene comunicata
giornalmente all'Organizzazione Mondiale della Sanità, che versa
tali dati come oro colato nel suo database e senza alcuna verifica;
così, fa altrettanto l'università John Hopkins negli Stati Uniti
d'America, che infine li divulga a tutto il mondo insieme all'OMS.
(fonte OMS) |
Tuttavia, in Italia sul sito online della Protezione Civile è specificato a chiare lettere alla data del 10 aprile 2020:
«I
deceduti sono 18.849, ma questo numero potrà essere confermato solo
dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa
effettiva del decesso».
Strano. Il ministero della Salute con una circolare ha vietato le autopsie ai deceduti positivi al nuovo coronavirus. Lo ha stabilito d'ufficio Claudio D'Amario, direttore generale della prevenzione sanitaria:
«Per
l’intero periodo della fase emergenziale non si dovrebbe procedere
all’esecuzione di autopsie o riscontri diagnostici nei casi
conclamati di COVID-19, sia se deceduti in corso di ricovero presso
un reparto ospedaliero sia se deceduti presso il proprio domicilio.
L’Autorità Giudiziaria potrà valutare, nella propria autonomia,
la possibilità di limitare l’accertamento alla sola ispezione
esterna del cadavere in tutti i casi in cui l’autopsia non sia
strettamente necessaria. Analogamente le Direzioni sanitarie di
ciascuna regione daranno indicazioni finalizzate a limitare
l’esecuzione dei riscontri diagnostici ai soli casi volti alla
diagnosi di causa del decesso, limitando allo stretto necessario
quelli da eseguire per motivi di studio e approfondimento».
Anche il capo della Procura della Repubblica di Milano ha vietato le autopsie. «Fino alla fine dell'emergenza sanitaria legata al coronavirus non saranno più fatte autopsie o meglio saranno eseguite "solo quelle indispensabili». Lo comunica il procuratore di Milano Francesco Greco in una circolare interna nella quale motiva la decisione con "ragioni di sicurezza" e perché il luogo in cui andrebbero svolte, ossia l'ospedale cittadino Sacco, risulta "già oberato" da un virus che ha colpito in particolar modo la Lombardia. La decisione, spiega il procuratore all'Adnkronos, è stata «presa da qualche giorno su richiesta dell'istituto di Medicina legale. Saranno fatte solo le autopsie indispensabili», laddove ci sia ad esempio il sospetto di un omicidio, in ogni caso "eventuali eccezioni saranno valutate dai procuratori aggiunti", precisa. "Altrimenti si procederà solo all’esame da parte dei medici", quella che in gergo si chiama autopsia sanitaria, quindi la salma verrà affidata ai familiari.
Anche il capo della Procura della Repubblica di Milano ha vietato le autopsie. «Fino alla fine dell'emergenza sanitaria legata al coronavirus non saranno più fatte autopsie o meglio saranno eseguite "solo quelle indispensabili». Lo comunica il procuratore di Milano Francesco Greco in una circolare interna nella quale motiva la decisione con "ragioni di sicurezza" e perché il luogo in cui andrebbero svolte, ossia l'ospedale cittadino Sacco, risulta "già oberato" da un virus che ha colpito in particolar modo la Lombardia. La decisione, spiega il procuratore all'Adnkronos, è stata «presa da qualche giorno su richiesta dell'istituto di Medicina legale. Saranno fatte solo le autopsie indispensabili», laddove ci sia ad esempio il sospetto di un omicidio, in ogni caso "eventuali eccezioni saranno valutate dai procuratori aggiunti", precisa. "Altrimenti si procederà solo all’esame da parte dei medici", quella che in gergo si chiama autopsia sanitaria, quindi la salma verrà affidata ai familiari.
Ma
se non si procede con l'esame autoptico del cadavere è
scientificamente impossibile stabilire la causa di morte. Ne consegue
che a rigor di logica, le autorità italiane stanno mentendo
spudoratamente?
Perché
nella maggior parte dei casi queste persone soffrivano di altre
patologie. Quanto ha inciso Covid 2019 sulla loro morte? È stata una
concausa o è stato il fattore determinante che li ha portati alla
morte? Si sarebbero potuti salvare se, a queste patologie, non si
fosse aggiunto anche il virus a corona? E quanto contribuisce ai
decessi la sperimentazione alla cieca sui pazienti di antibiotici,
antivirali e steroidei? «Difficile riuscire a capire ad oggi,
soprattutto nei casi in cui vi sono malattie pregresse, se il Covid
2019 sia stato davvero la principale causa di quei decessi» spiega
Giovanni Rezza, direttore del Dipartimento di malattie infettive
dell’Istituto Superiore di Sanità. Secondo il professore «per
rispondere a queste domande dovremmo intanto aspettare gli esiti di
tutte le autopsie, ma non sarà comunque facile», in quanto nella
stragrande maggioranza dei casi «concorrono diversi fattori, in
primis le patologie preesistenti».
Lo
stesso ISS farebbe molto bene, ad affiancare a quello in corso
relativo alla mera raccolta delle cartelle cliniche, uno studio
basato sui protocolli della NATO, per cercare di stabilire con la
massima probabilità possibile (la certezza non è ottenibile)
l'origine del virus, prima cosa da realizzarsi secondo quel
protocollo. Usando quindi le normali procedure di indagine, occorre
stabilire con massima probabilità se si tratti di un virus
“casualmente prodotto e diffuso” o di un virus “appositamente
prodotto e diffuso”. Questa discriminante primaria, deve procedere
di pari passo con le prime misure di prevenzione, facendo poi seguire
le altre, quelle derivanti dal risultato probabilistico sulla
origine/diffusione. Se l'Alleanza atlantica ha nelle sue procedure
quel protocollo proprio riguardante i virus, quale sarebbe il motivo
per cui nessuno mette in bella evidenza la necessità di quella
specifica indagine, visto che la identificazione dell'origine sta al
primo posto nel protocollo NATO?
In
ogni caso, la menzogna istituzionale è la vera protagonista di
questa drammatica farsa tricolore. E all'estero cosa accade, usano proprio questi trucchi maldestri, mescolando senza alcun rispetto umano i morti in un unico calderone mediatico? Un incubo che ha imprigionato più
o meno 60 milioni di persone, e ridurrà sul lastrico economico
l'intera nazione. Chi ha escogitato questa infernale situazione?
Riferimenti:
http://www.trovanorme.salute.gov.it/norme/renderNormsanPdf?anno=2020&codLeg=73832&parte=1%20&serie=null
http://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2020/04/coronavirus-dati-falsi-sulla-mortalita.html
http://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2020/04/coronavirus-dati-falsi-sulla-mortalita.html
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=coronavirus
https://coronavirus.jhu.edu/map.html
https://www.who.int/emergencies/diseases/novel-coronavirus-2019
https://coronavirus.jhu.edu/map.html
https://www.who.int/emergencies/diseases/novel-coronavirus-2019