20.10.22

ITALIA: SCUOLE A PERDERE!

 


di Gianni Lannes

Un fiore all'occhiello? Almeno sulla carta, la scuola è il fulcro di una nazione progredita e rappresenta il futuro di una nazione civile. In Italia, tuttavia, l'assunto scricchiola e prevale l'insicurezza scolastica. Sovente nello Stivale le norme antisismiche rappresentano un'indicazione addirittura opzionale, mentre i rischi idrogeologici e addirittura il cancerogeno amianto (bandito in teoria dalla legge 257 risalente al 1992) pervadono le scuole di ogni ordine e grado, sovente attanagliate anche dal degrado e dalla violenza gratuita. La cronaca e' impietosa e non fa sconti all'attualita': undici crolli in trenta giorni dall'inizio dell'anno scolastico 2022-2023 e ben 45 l'anno precedente. Quello alla facoltà di Lingue a Cagliari segue altri 10 casi di crolli o distacchi di intonaco in scuole ed università. insomma, uno stillicidio preannunciato da tempo. Altro che nuovo coronavirus o covid-19. L'associazione Cittadinanzattiva, infatti, ha denunciato nero su bianco: «Fatti simili sono accaduti nella elementare di Dello (BS), nella media Gennari di Maratea (PZ), alla Vittorino da Feltre di Adria (RO), nell'istituto Fermi-Leonardo da Vinci di Empoli, nell'istituto di via Agnano di Napoli, nella Palestra della Muratori di Castiglione d'Adda (Lo), nell'ateneo di Fisciano (Salerno), nella elementare di via Fiuggi a Roma, alla primaria Doria di Vallecrosia (IM), al Liceo Cavour a Roma.

Le autorita' preposte forse attendono l'ennesima tragedia con scia di vittime umane per fingere di fare finalmente qualcosa di utile e costruttivo? Ma la voce critica della societa' civile dove si e' rintanata, a fronte di un'opposizione politica (e parlamentare) assolutamente inconsistente, anzi inesistente?

I telecomandati (dall'estero) governi italiani nell'ultimo trentennio hanno sempre piu' sottratto risorse economiche alla scuola pubblica, per destinarle all'esorbitante spesa in armamenti come, ad esempio documentato, per l'acquisto a dir poco dispendioso dei cacciabombardieri a capacita' nucleare F-35, destinati a muovere guerra per conto di Washington e della NATO, in palese violazione dell'articolo 11 della carta costituzionale italiana. Attualmente il bilancio del cosiddetto ministero della Difesa, ha sforato ampiamente i 30 miliardi di euro annui, mentre al sapere, all'istruzione, alla sicurezza, allo sport, all'arte e alla cultura si lesinano i fondi. Che futuro disastroso attende i giovani dell'eterodiretto e comatoso Belpaese, gia' imbavagliati nel respiro e annichiliti dal dominante pensiero unico? Tutti lobotomizzati dall'ossessivo consumo e contenti per le continue distrazioni di massa?

 

Il 12 marzo 2014 il terzo presidente del consiglio consecutivo non eletto dal “popolo sovrano” ha annunciato un piano per le scuole da 3,5 miliardi di euro per la messa in sicurezza e per il rilancio dell'edilizia. Il 27 marzo 2014 lo stesso primo ministro pro tempore Matteo Renzi ha ribadito che i cantieri sarebbero partiti a giugno del 2014 e che il denaro pubblico era già stato stanziato. Esattamente il 12 aprile di quell'anno, sempre nel corso di trasmissioni televisive, il medesimo Renzi ha dichiarato - urbi et orbi - che «i cantieri per questi interventi sarebbero partiti dal 15 giugno in tutti i comuni ed i 3,5 miliardi di euro messi a disposizione sarebbero stati svincolati dal patto di stabilità». L'allora primo ministro (del partito democratico) nelle sue dichiarazioni programmatiche alle Camere aveva posto tra le sue priorità la necessità di «dare attuazione al programma straordinario per la messa in sicurezza degli edifici scolastici da attuare sui singoli territori e prevedendo che l'edilizia scolastica deve restare fuori dal patto di stabilità». A tutt’oggi, non si e' visto ancora niente di concreto, ma soltanto annunci governativi dal tono altisonante e dal sapore propagandistico. Mister Renzi (quello che ha venduto i dati sensibili degli ignari italiani alla multinazionale IBM nel 2016, e, che al contempo, intendeva stuprare la Costituzione repubblicana italiana), comunque e' stato premiato ed e' sbarcato - come se niente fosse - nuovamente al Senato.

A proposito di amnesie nazionali. L’Anagrafe ministeriale degli edifici scolastici, è stata prevista dalla legge numero 23 del 1996. Questo adempimento dello Stato (ovvero dei governi tricolore) doveva essere realizzato e concluso entro il 31 dicembre dell’anno 2000. Invece, nulla o quasi si e' mosso dopo appena 22 anni. La situazione delle strutture adibite all'istruzione e al sapere del nostro Paese emerge in modo preoccupante dalla vetustà e dall’elevato livello di esposizione a rischi d'ogni genere. I dati ufficiali parlano chiaro: oltre la metà degli edifici scolastici, infatti, è stato costruito prima dell’entrata in vigore della normativa antisismica per nuove costruzioni. Nel corso dell’Audizione al Senato del 18 novembre 2009, nella Commissione di inchiesta sugli Infortuni del lavoro, il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini (gia' esponente del partito berlusconiano Forza Italia) dopo la morte dello studente Vito Scafidi in un liceo di Rivoli (provincia di Torino) a seguito del crollo mattutino di un solaio, aveva promesso che «l'anagrafe edilizia delle scuole sarà completata al massimo entro fine gennaio 2010». Nel 2009 è stata siglata la cosiddetta «Intesa istituzionale concernente indirizzi per prevenire e fronteggiare eventuali situazioni di rischio connesse alla vulnerabilità di elementi non strutturali negli edifici scolastici». Tale iniziativa è ancora lettera morta dopo 13 anni. Basta scorrere gli innumerevoli atti parlamentari senza risposta - dalla XVII alla XVIII legislatura - per rendersene fattivamente conto o leggere con attenzione i rapporti in materia del Miur. Un'altra vergogna nazionale da occultare all'opinione pubblica o negare all'evidenza? Migliaia di malcapitati studenti delle aree terremotate d'Italia negli ultimi tre lustri, sono costretti a fare lezione - si fa per dire - ancora nei prefabbricati o nei condomini. Insomma, alla luce di fatti innegabili, l'attenzione per la scuola (pubblica) e' sempre stata una parvenza populista dei crassi politicanti tricolore, da spendere al massimo in campagna elettorale.

Riferimenti:

Gianni Lannes, TERRA MUTA, Lpe, Cosenza, 2013. 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=scuole

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=renzi 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2019/10/cacciabombardieri-nucleari-acquistati.html 

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