di Gianni Lannes
Un fiore all'occhiello? Almeno sulla carta, la scuola è il fulcro di una nazione progredita e rappresenta il futuro di una nazione civile. In Italia, tuttavia, l'assunto scricchiola e prevale l'insicurezza scolastica. Sovente nello Stivale le norme antisismiche rappresentano un'indicazione addirittura opzionale, mentre i rischi idrogeologici e addirittura il cancerogeno amianto (bandito in teoria dalla legge 257 risalente al 1992) pervadono le scuole di ogni ordine e grado, sovente attanagliate anche dal degrado e dalla violenza gratuita. La cronaca e' impietosa e non fa sconti all'attualita': undici crolli in trenta giorni dall'inizio dell'anno scolastico 2022-2023 e ben 45 l'anno precedente. Quello alla facoltà di Lingue a Cagliari segue altri 10 casi di crolli o distacchi di intonaco in scuole ed università. insomma, uno stillicidio preannunciato da tempo. Altro che nuovo coronavirus o covid-19. L'associazione Cittadinanzattiva, infatti, ha denunciato nero su bianco: «Fatti simili sono accaduti nella elementare di Dello (BS), nella media Gennari di Maratea (PZ), alla Vittorino da Feltre di Adria (RO), nell'istituto Fermi-Leonardo da Vinci di Empoli, nell'istituto di via Agnano di Napoli, nella Palestra della Muratori di Castiglione d'Adda (Lo), nell'ateneo di Fisciano (Salerno), nella elementare di via Fiuggi a Roma, alla primaria Doria di Vallecrosia (IM), al Liceo Cavour a Roma.
Le autorita' preposte forse attendono l'ennesima tragedia con scia di vittime umane per fingere di fare finalmente qualcosa di utile e costruttivo? Ma la voce critica della societa' civile dove si e' rintanata, a fronte di un'opposizione politica (e parlamentare) assolutamente inconsistente, anzi inesistente?
I telecomandati (dall'estero) governi italiani nell'ultimo trentennio hanno sempre piu' sottratto risorse economiche alla scuola pubblica, per destinarle all'esorbitante spesa in armamenti come, ad esempio documentato, per l'acquisto a dir poco dispendioso dei cacciabombardieri a capacita' nucleare F-35, destinati a muovere guerra per conto di Washington e della NATO, in palese violazione dell'articolo 11 della carta costituzionale italiana. Attualmente il bilancio del cosiddetto ministero della Difesa, ha sforato ampiamente i 30 miliardi di euro annui, mentre al sapere, all'istruzione, alla sicurezza, allo sport, all'arte e alla cultura si lesinano i fondi. Che futuro disastroso attende i giovani dell'eterodiretto e comatoso Belpaese, gia' imbavagliati nel respiro e annichiliti dal dominante pensiero unico? Tutti lobotomizzati dall'ossessivo consumo e contenti per le continue distrazioni di massa?
A proposito di amnesie nazionali. L’Anagrafe
ministeriale degli edifici scolastici, è stata prevista dalla legge
numero 23 del 1996. Questo adempimento dello Stato (ovvero dei
governi tricolore) doveva essere realizzato e concluso entro il 31
dicembre dell’anno 2000. Invece, nulla
o quasi si e' mosso dopo appena 22 anni. La situazione delle strutture
adibite all'istruzione e al sapere del nostro Paese emerge in modo
preoccupante dalla vetustà e dall’elevato livello di esposizione a
rischi d'ogni genere. I dati ufficiali parlano chiaro: oltre la metà
degli edifici scolastici, infatti, è stato costruito prima
dell’entrata in vigore della normativa antisismica per nuove
costruzioni. Nel corso dell’Audizione al Senato del 18 novembre
2009, nella Commissione di inchiesta sugli Infortuni del lavoro, il
ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini (gia' esponente del partito berlusconiano Forza Italia) dopo la morte dello studente Vito Scafidi in un liceo di Rivoli (provincia di Torino) a seguito del crollo mattutino di un solaio, aveva promesso che
«l'anagrafe edilizia delle scuole sarà completata al massimo entro
fine gennaio 2010». Nel 2009 è stata siglata la cosiddetta «Intesa
istituzionale concernente indirizzi per prevenire e fronteggiare
eventuali situazioni di rischio connesse alla vulnerabilità di
elementi non strutturali negli edifici scolastici». Tale iniziativa è
ancora lettera morta dopo 13 anni. Basta scorrere gli innumerevoli atti
parlamentari senza risposta - dalla XVII alla XVIII legislatura - per
rendersene fattivamente conto o leggere con attenzione i rapporti in materia del Miur. Un'altra vergogna nazionale da occultare all'opinione pubblica o negare all'evidenza? Migliaia di malcapitati studenti delle aree terremotate d'Italia negli ultimi tre lustri, sono costretti a fare lezione - si fa per dire - ancora nei prefabbricati o nei condomini. Insomma, alla luce di fatti innegabili, l'attenzione per la scuola (pubblica) e' sempre stata una parvenza populista dei crassi politicanti tricolore, da spendere al massimo in campagna elettorale.
Riferimenti:
Gianni Lannes, TERRA MUTA, Lpe, Cosenza, 2013.
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=scuole
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=renzi
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2019/10/cacciabombardieri-nucleari-acquistati.html
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