11.10.22

CEMENTO ARMATO: ABUSIVISMO APPROVATO!

 

foto Gilan

di Gianni Lannes 

Un non luogo che fa comodo alle mafie locali e nazionali. Lo chiamano il «quartiere del mare», ma è spuntato senza alcuna concessione edilizia né diritto di proprietà sui terreni, sotto lo sguardo delle autorita'. Non c'è acqua, non c'è luce, non c'è fogna ma tanti rifiuti, compreso l'amianto. Ufficialmente le strade non hanno nome: è una cittadina fantasma, quella che sorge in località Schiapparo in prossimità dell'omonima foce.  L'area nord del Gargano, in particolare del litorale tra i comuni di San Nicandro Garganico e Lesina, in provincia di Foggia, comprende uno dei principali laghi costieri, ovvero il lago di Lesina che è separato dal mare Adriatico da un istmo che originariamente ospitava in tutta la sua estensione la macchia mediterranea. Insomma, una zona umida annientata dalla solita speculazione edilizia.

 

foto Gilan

 

Tale area da giugno a settembre si popola con migliaia di persone: una striscia di sabbia lunga dieci chilometri e larga poco meno di uno, che divide la laguna di Lesina dall'Adriatico; dieci chilometri di cemento senza soluzione di continuità. L'Adriatico non si vede, coperto dalle 2.500 villette costruite in un trentennio di operoso e ininterrotto abusivismo nel cuore del Parco nazionale del Gargano. A seguito dei condoni del 1985 e del 1994 è stata individuata quale possibile soluzione la redazione di un piano di recupero territoriale (Pirt). 

A redigere il piano è stata la Lesina S.r.l., perché tale società ha rivendicato la proprietà di circa 500 ettari di terreni in agro di Lesina, di cui circa 200 sarebbero stati interessati dal fenomeno dell'abusivismo edilizio di Torre Mileto, mentre il restante 40 per cento dei suoli sui quali si estende il villaggio, la cui proprietà è stata rivendicata dalla società Lacmar S.r.l., non è rientrato in alcun piano di recupero. Dopo circa 30 anni, durante i quali sono stati realizzati i manufatti abusivi nella completa indifferenza istituzionale, oggi si parla di riqualificazione e sanatoria del villaggio abusivo dello Schiapparo, senza considerare in alcun modo: 1) che l'area interessata insiste in primo luogo all'interno del Parco nazionale del Gargano e nell'area Sic di Torre Mileto istituita nel 2015; 2) che tale fenomeno non rientra nel cosiddetto abusivismo di necessità, trattandosi di case per le vacanze e non abitazioni principali; 3) il rischio sismico a cui è esposta l'intera area. Infatti, l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri numero 3274/2003, cui è seguita la delibera della giunta regionale della Puglia 153 del 2 marzo 2004, indica l'area di Lesina nella zona di rischio sismico 2, ovvero zona con pericolosità sismica media dove possono verificarsi forti terremoti seguiti da maremoti. A ciò si aggiunge la relazione prodotta dal Parco nazionale del Gargano, nel quale insistono i manufatti abusivi e grazie alla sinergia con la Procura della Repubblica di Foggia, si è provveduto all'abbattimento di circa 40 manufatti abusivi insistenti nel perimetro del Parco. Nella medesima relazione, all'allegato 5 sono individuati, altri 62 manufatti da inserire nel piano di abbattimenti, in base alle sentenze definitive, tra questi, 22 manufatti sono insistenti in località Schiapparo nel comune di Lesina. 

Il Pirt non prevede il recupero e la riqualificazione di tutta l'area ma solo di una parte di esso. Infatti, il piano interessa esclusivamente i suoli della Lesina srl, che corrispondono a circa il 60 per cento della superficie totale dell'istmo. In particolare, l'area interessata dal Pirt è quella che si estende dalla foce Schiapparo sino alla località Tamaricelle, e più precisamente sino al cosiddetto «incrocio», che consente di imboccare le strade vicinali tramite un vecchio ponticello. Il restante 40 per cento dei suoli, sui quali si estende il villaggio, sarebbe di proprietà della società Lacmar srl, che non ha presentato alcun piano di recupero. Quindi, per tutte le case che sorgono in questa area (che va dalla località Tamaricelle sino al lido di Torre Mileto), almeno per il momento, non è prevista alcuna sanatoria.

Una vasta area cementificata tra il mare e il lago dovrebbe essere restituita alla macchia mediterranea. Con particolare riferimento al Parco nazionale del Gargano, al governo Meloni si chiede: e' prevista l'adozione di iniziative per lo stanziamento dei fondi necessari per procedere all'abbattimento di tutti i manufatti abusivi presenti sull'istmo di Lesina, località Schiapparo e quindi alla bonifica dell'area finalizzata al ripristino del patrimonio naturalistico?

Riferimenti:

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=lesina 

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