6.2.22

PRETENDONO DI DOMINARE I NOSTRI CORPI!

  


di Gianni Lannes

Va in onda l'esproprio dei corpi umani. Il potere economico e finanziario transnazionale - mediante una psicopandemia - sta facendo degli esseri umani cio' che vuole, mentre in Italia l'Ue ci comanda senza averci mai domandato se siamo d'accordo. Buoni e cattivi? In Italia gli s-governanti covidioti in ossequio alle follie transumane di globalizzazione, pretendono di espropriarci dei nostri corpi con l'iniezione plurima di sieri sperimentali spacciati per vaccini anticovid-19, a seconda di quello che il sistema totalitario di dominio impone al mondo, soprattutto nel Belpaese.

L'incompiuta democrazia tricolore ha subito un processo involutivo che l’ha portata a diventare un guscio vuoto, fino a lasciare il posto alla tecnocrazia. Ormai nemmeno il voto conta più, vista la successione di governi telecomandati dall'estero (almeno da Monti a Draghi) imposti dall’alto e pilotati dall’estero. Oggi, nello Stivale, addirittura la libertà personale, di espressione e di manifestazione non vale più nulla, dopo le misure liberticide quanto fallimentari degli arresti domiciliari di massa (lockdown) e dopo la censura sempre più soffocante che taglia fuori ogni voce critica dai social media e dai media ufficiali, RAI inclusa. Grazie anche al silenzio colpevole della magistratura italiana e nell’inerzia dei parlamentari, con l'avallo dell'inquilino quirinalizio.

La tecnica con cui si modella la percezione della realtà attraverso il linguaggio è denominata framing. Se chiamo “responsabilità” l’obbedienza cieca alle irrazionali e sproporzionate misure coercitive adottate dal Governo tricolore per fronteggiare senza grande successo e non senza gravi errori un virus (non certo una novità per la specie umana), chi non obbedisce perché le trova appunto irragionevoli e sproporzionate passa subito per un irresponsabile ed un nemico della salute pubblica. Se chiamo con disprezzo “no-vax” chiunque osi avanzare dubbi critici su qualunque aspetto della campagna vaccinale, perfino chi ha chiesto aiuto in ospedale per gli strani e spesso gravi effetti avversi dell’inoculazione, immediatamente suggeriscono l’idea di una irragionevole e ottusa opposizione di principio ad una misura doverosa e “scientifica”. Se chiamo “scienza” le affermazioni apodittiche dei produttori di farmaci e dei loro televirologi in camice bianco e me ne arrogo l’esclusiva, suggerisco ad un pubblico poco istruito l’idea grottesca che la scienza medica sia una sequenza di rivelazioni dogmatiche, a cui credere come articoli di fede di una vera e propria religione sanitaria, mentre la realtà è che la scienza è dubbio, critica, prove, confutazioni e confronto di posizioni e soprattutto un sapere radicalmente opposto rispetto ad ogni principio di autorità. In tal modo, chi detiene il potere per conto terzi capovolge la verità dei fatti e puo' attribuire a chi dispone ancora di un pensiero critico, ossia di una visione scientifica della questione, perfino se premio Nobel o ricercatore di chiara fama, il timbro di somaro, no-vax, complottista, ignorante, parassita, evasore vaccinale e cosi' via. Ma questo è possibile solo perché i mass media si sono resi complici di questa miserabile guerra all’intelligenza e alla libertà: la neolingua necessita di ripetitori per entrare nelle teste e plasmare la visione del mondo.

La quantità quotidiana di menzogne, di affermazioni contraddittorie e assurde, di attacchi vergognosi alle persone che esprimono il dissenso critico, vomitati a reti unificate ha ormai ampiamente superato il livello di guardia. Per rendersi conto della continua manipolazione, basta osservare come la parola sia usata per denigrare, per svalutare, per screditare, per dividere, per costruire recinti della mente, anziché ponti fra le persone. La democrazia si nutre di dialogo e di tolleranza, il totalitarismo di ostilità e di esclusione morale. Siamo ormai in un sistema post-democratico e il linguaggio dei media è sempre più quello dei regimi totalitari.

In psicologia, si chiama “esclusione morale” il fenomeno per il quale un gruppo di persone, percepito come distinto dal proprio gruppo, viene fatto oggetto di discriminazione, fino alla violenza, perché i suoi membri vengono considerati indegni di considerazione e di rispetto, come se non si applicassero a loro le norme morali comunemente seguite. Il processo è graduale, e comincia con il semplice etichettamento di un altro gruppo (“no-vax”). Se poi la discriminazione è sostenuta dall’autorità e per di più in un clima di paura e di esercizio arbitrario della legge, come quello attuale, che manda la razionalità in soffitta e crea caos normativo, il potenziale per la violenza diffusa è alto. Il risultato del “disimpegno morale”, ovvero della deresponsabilizzazione del singolo rispetto alle conseguenze dannose dei suoi atti, e' la deumanizzazione della vittima e l’attribuzione di colpa: la vittima cessa di meritare il rispetto dovuto ai propri simili e appare meritevole del danno che le si infligge. La vittima della violenza e della discriminazione deve apparire colpevole perché il carnefice possa liberarsi dal senso di colpa. È sulla base di un meccanismo psicologico di questo tipo che nei regimi totalitari le persone possono compiere atrocità restando convinte di essere nel giusto, com'e' accaduto in Germania.

La psicopandemia, quale mezzo diabolico per frantumare la coesione sociale e i diritti costituzionali attraverso la paura, l'angoscia e l’arbitrio istituzionale, ha riprogrammato le menti a percepire soltanto le categorie di “contagiato” e di “asintomatico”. Non è più permesso definirsi “sani”, ma solo come “asintomatici”, cioè potenzialmente infettivi e untori per qualcun altro. In questo psicodramma collettivo, i ruoli si sono capovolti: non sono più i malati che contagiano (potenzialmente) i sani, ma sono i sani ad essere potenzialmente contagiosi. Che minaccia potrebbe mai costituire un sano ad un soggetto protetto dal morbo pestifero in virtu' delle ripetute iniezioni della miracolosa pozione vaccinale?

Cosi' la persecuzione contro i sani. I sani devono essere stanati con un tampone a cicli di amplificazione esagerati per essere definiti “contagiati asintomatici”, sottoposti a quarantena, privati dei diritti costituzionali se, essendo sani e volendo mantenersi tali, preferiscono non sottoporsi alla sperimentazione del siero genico, data la probabilità molto alta di non ammalarsi di Covid in modo grave (oltre il 99,9 per cento). Poiché questi irriducibili combattenti non si piegano a nessuna minaccia ed osano perfino farsi domande di buon senso, per esempio che senso abbia il lasciapassare verde, se anche gli inoculati possono ammalarsi e contagiare esattamente come chi ha ricevuto la sacra unzione e forse perfino di più, come testimoniato abbondantemente dai dati ufficiali (italiani, israeliani e britannici), da tutti, a cominciare dalle cariche più alte dello Stato, e poi a seguire da giornalisti di regime, nani, ballerine e testimonial pubblicitari in camice bianco, vengono ingiuriati, vilipesi, additati come pericolosi delinquenti, da chiudere in casa come reietti, sterminare, internare, sottoporre a trattamento sanitario obbligatorio, torturare in corsia, riempire di piombo come le folle di Bava Beccaris, privare dell’assistenza sanitaria, bullizzare senza pietà anche a scuola, inclusi i minori d'eta'.

Nella società dei servi, la libertà è un delitto. Tutto diventa lecito nei confronti dei “sorci” subumani (Burioni dixit). Così nascono i pogrom e così il nazismo ha indotto l’odio verso gli ebrei. Questo per chi si ostina a dire che il nazismo era un’altra cosa: nei contenuti, certo, non nei meccanismi psicologici indotti dalla propaganda, che sono identici.

Per dirla con Orwell: “il linguaggio crea la realtà”. Attraverso la definizione linguistica di un contenuto ideativo, se ne modifica la percezione collettiva. Se poi i mass media veicolano in modo martellante e con voce univoca gli slogan di regime, benché palesemente falsi e volutamente ingannevoli, la gente finisce con il credere che quella sia la realtà. Ora, nella narrazione di regime, i perseguitati diventano gli odiatori e i criminali, nemici del bene comune. In questo modo, si prepara la massa al minuto d’odio di cui ci racconta il romanzo 1984. La libertà è schiavitù, il sano è malato, chi dissente ti impedisce di essere libero, la vittima è il carnefice.

La persecuzione dei sani ancora incredibilmente liberi, definiti con disprezzo e in blocco “no-vax”, provoca violenza sociale, degrado morale e civile, distruzione economica e infinita quanto inutile sofferenza. Infine, produce nuovi paria, nuovi intoccabili, nuovi reietti. La scuola e l’Università, quest’anno, hanno riaperto i battenti all’insegna dell’esclusione morale e della discriminazione più bieca. Buttati fuori come delinquenti i docenti che non si piegano al decreto liberticida, con il plauso dei sindacati. Se in classe c’è un no-vax viene estromesso brutalmente durante l'orario di lezione, anche se di minore età, sano e di ottima salute, com' è accaduto il 31 gennaio 2022 in Abruzzo, in una scuola media statale, dove la dirigente scolastica fa di cognome Corazzini e a tutt'oggi non ha dato spiegazioni del gravissimo accaduto.

Se non accettano di fare da cavie ad un siero sperimentale che non migliora la loro salute, quando non la danneggia, bambini e ragazzi non possono praticare sport, mangiare la pizza con gli amici, frequentare una biblioteca o un museo, andare all’Università, al cinema o al teatro. La pressione al conformismo del gruppo dei pari farà il resto. Non mancheranno la delazione, il bullismo, l’aggressione e l’induzione al suicidio. E questo incitamento all’odio sarebbe per la tutela della salute pubblica.

Non siamo nel 1938, ma è ora anche peggio in Italia. Autorità criminali ed esperti prezzolati stanno distruggendo la vita a migliaia di giovani e riducendo sul lastrico migliaia di famiglie per un bieco programma politico di controllo sociale che con la salute non c’entra palesemente nulla. La storia insegna che ogni azione ha un biglietto di ritorno a breve scadenza. I crimini contro l'umanità non vanno mai in prescrizione.

Riferimenti:

Gianni Lannes, IL GRANDE FRATELLO. STRATEGIE DEL DOMINIO, Draco edizioni, Modena, 2012.

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=menzogna

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=draghi

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=covid

https://www.garanteprivacy.it/home/docweb/-/docweb-display/docweb/9578184

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