2.12.20

VACCINI ANTICORONAVIRUS BOCCIATI DAL BRITISH MEDICAL JOURNAL

 


di Gianni Lannes

Altro che panacea annunciata in Italia dal Conte smascherato e dai suoi sodali a dir poco criminali: effetti occulti e occultati per via del rischio mescolato al pericolo. Un disastro annunciato, eppure foraggiato dai governi con sperpero di denaro pubblico e trasformazione in cavie delle popolazioni. Anche l'autorevole rivista scientifica British Medical Journal ha bocciato senza appello tutti i vaccini anticoronavirus, sfornati frettolosamente dalle famigerate Pfizer, Moderna e AstraZeneca, dopo un'attenta analisi scientifica, culminata con un intervento del coeditore.

Per testare questi ultimi intrugli vaccinali che modificano o comunque alterano anche il DNA, non sono rispettati i fondamentali criteri di chiarezza e trasparenza, non sono state condotte adeguate sperimentazioni su anziani e adolescenti, donne in stato di gravidanza o in fase di allattamento non sono state neanche prese in considerazione, ma soprattutto sono stati completamente minimizzati gli effetti collaterali.

A firmare il j’accuse è Peter Doshi, professore associato all’Università del Maryland, impegnato nelle ricerche sui servizi sanitari farmaceutici. Questo divulgatore scientifico di chiara fama in apertura della sua disamina critica cita il decano della National School of Tropical Medicine del Baglor College of Medicine di Houston, Peter Hotz: “Idealmente, vogliamo che un vaccino faccia due cose. In primo luogo, ridurre la possibilità di ammalarsi in modo grave e di dover andare in ospedale; in secondo luogo, prevenire l’infezione e interrompere la trasmissione della malattia”.

Ha denunciato Doshi: “Nessuno degli studi ora in corso è progettato per rilevare una riduzione di esiti gravi come i ricoveri in ospedale, l’uso di cure intensive o i decessi. Né i vaccini vengono studiati per determinare se possono interrompere la trasmissione del virus”.

L'analisi critica prosegue quindisul fronte degli effetti collaterali:

“Il comunicato stampa di Moderna afferma che il 9 per cento ha sperimentato mialgia di grado 3 e il 10 per cento affaticamento di grado 3. La dichiarazione di Pfizer ha riportato che il 3,8 per cento ha stanchezza di grado 3 e il 2 per cento mal di testa di grado 3. Gli eventi avversi di grado 3 – precisa – sono considerati gravi”.

Altro elemento base è l’incertezza sulle prestazioni dei vaccini, in sostanza circa la loro effettiva efficacia sui 3, 6 o 12 mesi:

“Né si sa – prosegue Doshi – se una persona vaccinata, oltre a non sviluppare i sintomi Covid, possa o meno contagiare altre persone”.

“Se gli anziani fragili – spiega Doshi – che si ritiene moriranno in numero sproporzionato sia per influenza che per Covid non vengono arruolati in numero sufficiente, ci possono essere poche basi per presumere benefici in termini di meno ricoveri ospedalieri o mortalità. Qualunque sia la riduzione dei casi osservata nella popolazione complessiva dello studio (la maggior parte dei quali è tra adulti sani), il beneficio potrebbe non applicarsi alla sottopopolazione anziana fragile, con l’effetto che poche vite potrebbero essere salvate... Se non disponiamo di dati adeguati nel gruppo di età superiore ai 65 anni, queste categorie non dovrebbero ricevere il vaccino, il che sarebbe un peccato, perché sono proprio quelli che hanno maggior probabilità di morire con questa infezione”.

C’è poi un altro terreno rischioso, che riguarda i bambini, le donne in gravidanza e gli immunodepressi, un terreno in cui l’incertezza regna sovrana”.

In sostanza, secondo il Medical Journal  la spasmodica ricerca di far presto e a tutti i costi per essere i ‘primi’ nella caccia al vaccino, è “illogica, vista la mancata piena trasparenza dei dati”.

Nel frattempo, la Gran Bretagna ha approvato l’uso del vaccino contro il Coronavirus messo a punto da Pfizer/BioNTech. È il primo Paese al mondo. I ricercatori hanno impiegato appena 10 mesi per seguire gli stessi passaggi che normalmente durano 10 anni. L’Agenzia indipendente per la regolamentazione dei medicinali e dei prodotti sanitari britannica, l’MHRA, afferma che l’iniezione, che offre fino al 95% di protezione contro la malattia da Covid-19, può essere effettuata “senza problemi”. Un risultato inverosimile, o meglio non credibile sul piano scientifico e medico.


Riferimenti:

https://www.bmj.com/content/371/bmj.m4037

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=vaccini

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=coronavirus

Gianni Lannes, VACCINI DOMINIO ASSOLUTO, Nexus edizioni, Battaglia Terme, 2017.

Gianni Lannes, VACCINI CAVIE CIVILI E MILITARI, Nexus edizioni, Battaglia Terme, 2018.


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