foto Gilan |
«Dove andiamo dopo la morte? Perché nasciamo se poi dobbiamo morire? Che significa dio? Perché solo dio è eterno? Non è giusto»: sono le domande incalzanti e le riflessioni critiche di mio figlio, a 9 anni d'età. Proprio a Natale mi ha messo in grossa difficoltà, ma provo comunque a spiegargli che dalla mia esperienza di vita, di ricerca e di studio, ho compreso che il divino è nella Natura: si trova in ogni luogo, in ogni tempo e in ogni essere umano che ne abbia amorevole consapevolezza, di sicuro non è il dogma che alberga nei volumi “sacri” delle religioni o fra le quattro pareti di chiese, templi o sinagoghe.
Autore A. Lannes (9 anni) |
La morte è stata ormai esorcizzata dalle istituzioni, dalle autorità e dalle masse, eppure esiste, anche se tanta gente accumula avidamente quattrini e possedimenti, pensando di campare egoisticamente per sempre.
A proposito: il denaro può acquistare qualche ora di vita in più? I soldi possono forse pagare il ritorno alla vita nella dimensione terrena dei nostri cari? E ancor più: è possibile comprare l'amore?
Le persone sono preziose per ciò che sono e non per i beni materiali che possiedono o ostentano. La ricchezza interiore ha un valore inestimabile. Proprio come la dolcezza del vento primaverile che accarezza la rinascita dell'erba ad ogni nuova stagione.
Tutto torna: il tempo è circolare. Armonia infinita nel cielo, nelle stelle, nell'acqua e nella terra. La bellezza incommensurabile dell'universo è racchiusa in ogni microcosmo e in ogni essere vivente.
Gianni Lannes
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