di
Gianni Lannes
Un
profeta o un perseguitato? Indubbiamente un grande politico, anzi un
gigante, un vero statista. L'ultimo leader socialista italiano, morto in esilio in
Tunisia, fu travolto dal ciclone giudiziario della Procura di Milano
(eterodiretta dal Federal Bureau Investigation), teso ad annientare gli uomini della prima
ed unica Repubblica italiana. Craxi previde con grande lucidità le
catastrofi dell'Europa di Maastricht e difese strenuamente la
sovranità italiana, in particolare nelle lunga notte di Sigonella,
contro Reagan. Craxi in tempi insospettabili prese a calci nel
sedere Beppe Grillo, cooptato dallo zio Sam con i 5 stelle calati
dall'alto, o meglio dall'estero, dopo l'incontro segreto con
l'ambasciatore USA nel 2008. E nel 1990 non accettò la reiterata
offerta di Cuccia. Così fu politicamente eliminato su decisione anglo-americana.
Gli
ultimi suoi scritti ed appunti sono stati pubblicati - dalla
Fondazione Craxi - nello scorso autunno con il titolo Bettino
Craxi, uno sguardo sul mondo: appunti e scritti di politica estera.
Pur convinto europeista, aveva sempre dichiarato di essere un
convinto assertore della necessità di rispettare il diritto dei
popoli. La sua convinzione maggiore era che gli organismi e le
organizzazioni internazionali o sovranazionali non avrebbero mai
dovuto annullare in una fusione indifferenziata le prerogative degli
Stati nazionali, pena lo svuotamento delle stesse entità che si
intendevano costruire.
«Solo
in Italia sono tutti europeisti purosangue, giovani, vecchi, donne e
bambini, da Prodi a Berlusconi. Non spiegano bene di cosa si tratta e
si tratterà, ma sono egualmente europeisti al cento per cento. Che
cosa si debba fare secondo le regole in vigore oggi, per entrare
nell'unione monetaria europea non si dice, o che coa bisognerà fare
soprattutto per restarci non lo si dice a nessuno. Nel frattempo
altri, che sono un po' più seri, mettono le mani avanti».
Nel
tempo dell'esilio Craxi tornerà spesso sulla “fanfara europeista”,
mettendo in risalto i limiti ma anche i pericoli connessi a una
visione acritica dell'Europa. Ha scritto Craxi:
«Euforia
ulivista in Italia. Prudenza socialdemocratica in Germania. L'Europa
presentata come la frontiera della salvezza (…) cosa ne sarà,
allora, dell'Italia, posta sotto controllo in un quadro di parametri
rigidi che sono stati accettati senza discutere, come fossero dei
dogmi e delle leggi auree? È
certo che in ogni caso l'euro non sarà un miracolo per nessuno».
Craxi
era addirittura profetico quando evidenziava tutto il suo scetticismo
verso il modo con il quale in Italia, sotto la guida del governo Prodi, si sta procedendo entusiasticamente verso un traguardo che
nasconde enormi insidie.
La
sua prosa euroscettica non ammette fraintendimenti:
«L'euro
viene varato in condizioni che sono inquietanti. I patto di stabilità
non è stato rimesso in discussione. Dove va l'Italia? Andremo in
Europa? A fare che? Non saranno certamente le nazioni europee che
verranno a risolvere i nostri problemi, visto che hanno già tanti da
fare con i loro».
Craxi
si era espresso anche contro il nuovo ordine mondiale, che già si
profilava con i suoi tentacoli, ora sempre più evidenti con la falsa pandemia del nuovo coronavirus:
«L'idea di un ordine multipolare è assai più convincente di un proposito di globalizzazione a senso unico».
«L'idea di un ordine multipolare è assai più convincente di un proposito di globalizzazione a senso unico».
In
un'intervista al settimanale africano Jeune Afrique, Craxi osserva
preoccupato un'Italia nel ruolo di preda, piuttosto che di
protagonista, incapace di affrontare la globalizzazione «con la
forza, la consapevolezza, l'autorità di una vera grande nazione».
Già
nel 1995 Craxi aveva denunciato: «La cosidetta globalizzazione è la
tesi più innaturale e più antistorica che si sia fatta avanti negli
ultimi anni. È un prodotto di ben individuati settori americani.
Dietro questa tesi si nasconde una sorta di nuovo e moderno e più
sofisticato imperialismo. È vero che le nuove tecnologie tendono a
rendere il mondo più unito, realtà e responsabilità più comuni,
ma è anche vero che il mondo è fatto anche di popoli, Stati, razze,
religioni, identità storiche, diversità, vocazioni specifiche. Il
ridurre tutto ad uno, all'insegna di un nuovo ordine inevitabilmente
imperiale corrisponde ad un'ideologia e ad un piano in cui non può
non prevalere la violenza».
In
altri suoi appunti elaborati nel 1997 ha scritto: «Ogni nazione ha
la sua identità, una sua storia, un ruolo geopolitico cui non può
rinunziare. Cancellare il ruolo delle nazioni significa offendere un
diritto dei popoli e creare le basi dello svuotamento, la
disintegrazione. Dietro la longa manus della cosiddetta
globalzzazione si avverte il respiro di nuovi imperialismi,
sofisticati e violenti di natura essenzialmente finanziaria (…) Si
presenta l'Europa come un paradiso terrestre ma per noi, nella
migliore delle ipotesi, l'Europa sarà un limbo, nella peggiore un
inferno. Bisogna quindi riflettere bene su ciò che si sta per fare,
la cosa più ragionevole era quella di richiedere, anzi di
pretendere, essendo l'Italia un grande Paese, la rinegoziazione dei
Trattati di Maastricht».
Nel
1998 Craxi sulla medesima falsariga annoterà ancora: «Nel villaggio
globale il welfare diventerà un lusso per pochi. E anche quei pochi
dovranno ridurre la natura e l'ampiezza delle protezioni. Quando poi
si sarà toccato il fondo si aprirà un nuovo capitolo delle
rivoluzioni sociali».
Craxi
fu l'unico uomo politico che tentò di salvare concretamente Aldo
Moro. Craxi impose al Parlamento il primo socialista a capo dello
Stato, ovvero il capo partigiano Sandro Pertini. Quello di Craxi è un continuo
insistere e mai capitolare anche sul piano internazionale. Lui
ribadisce ed afferma i principi di una geopolitica tutta italiana:
una linea nitida che da Enrico Mattei attraversa Aldo Moro e
culmina in Craxi. Con Craxi a Palazzo Chigi la Gran Bretagna è
superata per volume di prodotto interno lordo. L'Italia di Craxi
era la sesta nazione più ricca del mondo.
Per
l'Italia il 1992 è stato l'anno in cui ha perso definitivamente la
sua già ridotta sovranità con l'accordo di Maastricht. Entrarono
nel vivo le indagini giudiziarie di tangentopoli, ben pilotate da
Washington e Londra, disarticolando la geografia politica dell'Italia
repubblicana. Il partito comunista, però, fu incredibilmente risparmiato dai
magistrati. E proprio in quell'anno furono eliminati in Sicilia, i giudici
Falcone e Borsellino, mentre nell'intermezzo stragistico, approdò al
largo di Civitavecchia (giugno 1992) il panfilo Britannia dei
Windsor, per decidere la spartizione dell'Italia. A bordo c'era anche
un certo Mario Draghi. Craxi ha giustamente irriso USA e Gran
Bretagna e alla fine ha pagato un prezzo drammatico, trattato come un
capro espiatorio della politica italiana.
Due
scene mi sono rimaste particolarmente impresse. Craxi che giganteggia
in Parlamento per l'ultimo discorso: la politica diventa chiamata di
correità.
E
Craxi in tribunale a Milano con Di Pietro che ha visibilmente paura.
Chi ha ucciso il gigante italiano Bettino Craxi?
Riferimenti:
https://www.youtube.com/watch?v=Jud08s96QfY
https://www.youtube.com/watch?v=9pcwbm2gL6k
https://www.youtube.com/watch?v=8as9n_J-Pvo
https://www.youtube.com/watch?v=24WR_1mZZ2s
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=britannia
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=falcone
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=prodi
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=ciampi
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=sovranit%C3%A0
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=grillo
Riferimenti:
https://www.youtube.com/watch?v=Jud08s96QfY
https://www.youtube.com/watch?v=9pcwbm2gL6k
https://www.youtube.com/watch?v=8as9n_J-Pvo
https://www.youtube.com/watch?v=24WR_1mZZ2s
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=britannia
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=falcone
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=prodi
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=ciampi
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=sovranit%C3%A0
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=grillo