di
Gianni Lannes
Nessuna
autorità può annientare la libertà. Care italiane e gentili
italiani non obbedite, non siete sudditi ma cittadine e cittadini, ovvero sovrani, non grullni o peggio grulloni stellati. Tutti i provvedimenti amministrativi (dpcm)
dell'ineletto e abusivo Conte bis, nonché dei suoi sodali governativi
(Speranza, Lamorgese e così via) sono incostituzionali e
anticostituzionali, vale a dire fuorilegge. Nessuna disposizione
amministrativa oppure decreto legge, o persino legge può sospendere,
limitare o abolire i diritti universali, sanciti dalla Costituzione
repubblicana italiana. La libertà è parte di ognuno di noi e nessuno può toglierla o comunque annichilirla. Ergo: un minus habens può mai imporci chi, quando e come incontrare i nostri cari?
Ieri il sedicente “avvocato del popolo” che ha affossato l'Italia, con la sua manifesta incompetenza (da lui stesso riconosciuta in una conferenza stampa nel febbraio scorso) si è presentato in Parlamento, blaterando con un tono paternalistico-populista perfette idiozie in burocratese, senza mascherina, ma in compenso sfoggiando un impareggiabile taglio di capelli (per l'abusivo non valgono le regole generali imposte agli altri) e una tinteggiatura esclusiva.
Non
si può pretendere di
rivolvere i problemi del belpaese da un eterodiretto che ha recluso agli arresti
domiciliari - ad libitum - più o meno 60 milioni di italiani
(inclusi i bambini), arrestando chi produce ricchezza, senza un minimo fondamento scientifico e liberato
al contempo dalle patrie galere delinquenti e capi mafia, tanto meno un'emergenza sanitaria,
per manifesta incapacità governativa. Non si può, notoriamente,
cavare sangue da una rapa.
(estratto dpcm 26 aprile 2020) |
L'usurpatore
Conte si è auto attribuito poteri speciali, evidentemente
illegittimi, che in un Stato di diritto non può e non potrà mai
avere. La Costituzione repubblicana italiana non può essere sospesa
mai, soprattutto in una situazione di cosiddetta “emergenza”
(indotta dall'estero). E se il Parlamento dovesse convertire in legge il decreto-legge 25 marzo 2020, numero 19, nei prossimi giorni, sarebbe un altro abuso incostituzionale. Peraltro, anche il suddetto decreto vanta gravissime irregolarità procedurali, poiché ha evidentemente violato l'articolo 77 della nostra Costituzione (incredibilmente nessun onorevole o giudice costituzionale se n'è accorto, tantomeno il capo dello Stato), ma addirittura un macroscopico e reiterato errore scientifico. Infatti, ripeto per l'ennesima volta: tutti i provvedimenti adottati dall'esecutivo tricolore, nonché dalle altre autorità nazionali e periferiche, confondono il nuovo coronavirus (Sars CoV-2) con la malattia (Covid-19). Questo clamoroso errore dà la misura dell'insanabile situazione istituzionale. I rifiuti nello Stivale si riciclano soltanto in politica: il rimedio è il conferimento in discarica della spazzatura differenziata.
Le
decisioni legislative spettano unicamente al Parlamento: il governo
esegue, nulla più.
La pianificata fase 3 prevede l'uscita degli italiani con il guinzaglio. La
soluzione è quella di arrestare Conte e mandare sotto processo tutto
il governo grulpiddino, altrimenti l'Italia non uscirà più dal baratro orchestrato dalla finanza speculativa straniera. Ergo: non obbedite al diktat di un paranoico maggiordono del sistema di dominio mondiale. L'alternativa per la gente comune è la prigionia infinita. L'Italia non ha bisogno di fantocci telecomandati dall'estero, bensì di politici indipendenti e competenti, che realizzano concretamente il bene comune.
Dove
l'ingiustizia diviene “legge”, la resistenza diventa obbligo. Su la testa!
Riferimenti: