11.6.18

LA PLASTICA SOFFOCA IL MONDO



di Gianni Lannes

Verso la catastrofe provocata dalla bramosia umana. Ogni anno, secondo dati dell'Unep, ben 12,7 milioni di tonnellate di plastica finiscono in mari ed oceani, rischiando di soffocare per sempre la vita. La produzione mondiale di plastica è destinata a crescere nel prossimo decennio anche se la comunità scientifica avverte che le plastiche sono destinate a causare sempre maggiori costi e danni all’ecosistema ed alla salute umana. Il Mediterraneo dove il fenomeno è sempre più evidente, anche nelle aree marine italiane protette (sulla carta), è particolarmente a rischio, così, ad esempio, il Comune delle Isole Tremiti è corso ai ripari bandendo la plastica. Ancora oggi le multinazionali del crimine energetico, inclusa l’Eni, investono centinaia di miliardi di dollari per la costruzione di nuovi impianti di cracking del petrolio, destinati alla produzione di una vasta gamma di materie prime di plastica utilizzate dalle economie e dalle società di tutto il mondo. Tre quarti degli 8 miliardi di tonnellate di materie plastiche prodotte sono rifiuti, il 90 per cento dei quali non sono stati riciclati. Se non cambia il modo di produzione industriale, soprattutto se non si passa dal paradigma economico a quello etico, sarà l'ecatombe planetaria.