(la presenza francofona) |
di Gianni Lannes
Alla radici delle migrazioni correnti c'è il neolonialismo europeo (occidentale, ma anche cinese), soprattutto di marca francese (alla voce "Françafrique").
Macron è un modello negativo (preso a prestito dalla
fallimentare sinistra italidiota): è quello che ha chiuso le frontiere a
Ventimiglia,
spedisce la sua polizia in Italia (a Bardonecchia per perseguitare i
migranti) e
poi come se niente fosse, dà pure lezioni di cosmopolitismo agli
starnazzanti
(eterodiretti) governanti tricolore. Allora, date un’occhiata alla
mappa degli interessi affaristici d’oltralpe
in Africa (dall’uranio al petrolio, dal coltan al legname, e così via) e
confrontatela con i rapporti ufficiali dell'UNHCR (ONU) sui luoghi di
fuga della popolazione africana, che
provocano in concomitanza con altri fattori, esodi forzati di massa nel
vecchio continente.
In tal modo scoprirete che le aree geografiche - di sfruttamento delle
risorse naturali altrui - combaciano alla perfezione nel nuovo ordine
mondiale.