"Mani pulite": seconda puntata. Non solo razzisti perbenisti politicamente corretti alla spicciolata. A Populandia abbondano pure moralisti d'accatto, un servitore per due padroni e
mazzette sottobanco per oliare il sistema. Dov'è il cambiamento tanto strombazzato? Dalla rete ai partiti politici, al governo
del belpaese sempre più eterodiretto dall’estero. Il fenomeno dilaga
alimentando un ambiente politico in cabina di regia - sia pure per conto terzi
- favorevole allo sviluppo di reciproci vantaggi di soggetti portatori di
privatissimi interessi.
Parnasi e in fondi a Lega e 5 stelle. Le accuse nero su bianco della Procura capitolina parlano chiaro: "Associazione a delinquere, corruzione, traffico di influenze, emissione di fatture per operazioni inesistenti, finanziamento illecito ai partiti".
Parnasi e in fondi a Lega e 5 stelle. Le accuse nero su bianco della Procura capitolina parlano chiaro: "Associazione a delinquere, corruzione, traffico di influenze, emissione di fatture per operazioni inesistenti, finanziamento illecito ai partiti".
Nelle intercettazioni il costruttore Luca Parnasi,
ora in carcere, che alla onlus “Più voci” riconducibile alla Lega ha elargito
ben 250 mila euro, ha dichiarato:
“Il
governo lo sto a fare io”.
E il sindaco Raggi ai magistrati della Procura della
Repubblica di Roma, ora ha peraltro ha messo a verbale:
“Lanzalone
portato da Bonafede e Fraccaro”.
Pioveranno avvisi di garanzia anche per alcuni
ministri e sottosegretari del governo pentaleghista? L’avvocato Bonafede, già proconsole di Di Maio in Campidoglio
oggi, ministro della giustizia, è quello che ha tirato fuori dal cilindro il
cosiddetto, signorsì.
Ha scritto il Sole 24 ore (13 giugno 2018):
«Affamati come sono di accreditarsi tra i poteri che
contano, i Cinque Stelle si affidano anche a Lanzalone per tessere la loro rete
tra imprese e dirigenti. L’avvocato accompagna Luigi Di Maio al suo esordio, lo
scorso settembre, al Forum Ambrosetti di Cernobbio. I due sono di nuovo
avvistati insieme alla Camera a fine mese. Pochi giorni dopo è in
Transatlantico con Stefano Buffagni, oggi sottosegretario agli Affari
regionali, ma soprattutto colui che ha finora gestito la partita delle nomine.
Non è un caso che circoli il suo nome come possibile nuovo presidente
dell’Authority per l’energia. Lanzalone nega di conoscere Grillo e
Casaleggio: «Grillo? Visto una sola vola a teatro. E Casaleggio non lo
conosco». Ma senza il loro beneplacito non avrebbe mai potuto accedere ai
vertici Acea e assistere Di Maio nella sua scalata verso Palazzo Chigi. In
un’intercettazione agli atti dell’inchiesta coordinata dal Pm Paolo Ielo,
l’imprenditore Luca Parnasi, anche lui arrestato, parlando con il faccendiere
Luigi Bisignani e con l’imprenditore Salini, ne elogia il ruolo chiave di
“problem solver” per sbloccare lo stadio: «È stato messo a Roma da Grillo,
insieme al professor Fraccaro e a Bonafede».
E che c’è di male se un imprenditore fa una cospicua
donazione alla fondazione di un partito o ad un’associazione vicina ad esso? Sulla
stessa falsariga non ci sarà nulla di male se una gara d’appalto vinta proprio
dalla ditta di quell’imprenditore che ha dato prova di generosità e
disponibilità.
Un ambiente grigio illustra due fenomeni: il
proliferare della corruzione; la facilità con cui anche formazioni partitiche
che si erano presentate all’elettorato propinando un programma di moralizzazione
(ad aria fritta) si lasciano facilmente invischiare. Come testimonia la subitanea
scomparsa dello slogan “Roma ladrona”, ammainato in tutta fretta da chi pure l’aveva
coniato e gridato a squarciagola.
C’era una volta una sorta di apprendistato che
esponenti politici e loro propaggini affaristiche dovevano compiere quando s’inserivano
in un nuovo contesto e conquistano lo spicchio di un potere.
La realtà ci rivela oggi che certuni arrivano già imparati.
Chi varca la soglia doi una stana dei bottoncini, sa come muoversi per ottenere
il massimo profitto personale, e non esita a farlo.
Insomma, siamo dinanzi ad un’involuzione della casta
di politicanti italidioti, diventata sempre più scaltra ad adeguarsi all’esistente
e a mimetizzarsi nelle zone di lucro..
Il vero problema dell’Italia non è la ”crisi” economica,
ma la caduta di ogni freno mirale verso qualsiasi forma di baratto affaristico.
Tutti chiusi in un sistema favorevole allo scambio di favori, a scapito del bene
comune.
Riferimenti:
https://www.agi.it/cronaca/stadio_della_roma_luca_lanzalone_m5s_di_maio-4027365/news/2018-06-14/
https://www.agi.it/politica/lega_m5s_stadio_roma-4034077/news/2018-06-16/
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2018-06-13/-lanzalone-l-avvocato-genovese-timone-acea-grazie-fiducia-m5s--162740.shtml?uuid=AETGHg5E&refresh_ce=1
Riferimenti:
https://www.agi.it/cronaca/stadio_della_roma_luca_lanzalone_m5s_di_maio-4027365/news/2018-06-14/
https://www.agi.it/politica/lega_m5s_stadio_roma-4034077/news/2018-06-16/
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2018-06-13/-lanzalone-l-avvocato-genovese-timone-acea-grazie-fiducia-m5s--162740.shtml?uuid=AETGHg5E&refresh_ce=1