di Gianni Lannes
Pandemia infinita: immunità penale garantita, almeno nel Belpaese. Nella perdurante era covidiota è stato introdotto in Italia il cosiddetto "scudo penale" per medici e infermieri. Ora nel decreto milleproroghe sfornato dal governino Meloni, è stato addirittura prolungato. Questo anomalo provvedimento azzera la punibilità dei sanitari per "colpa non grave" sulla base delle incertezze delle situazioni in cui trovano a operare. Lo scudo sarà valido fino alla fine del 2024, anche se la pandemia programmata a tavolino - in ambito ionternazionale - è passata da un bel pezzo.
Insomma tutela camici bianchi, verdi e blu in caso di reazioni avverse ai "vaccini antiCovid-19, ovvero sieri sperimentali (in punta di diritto e sotto il profilo scientifico) a tutti gli effetti. Oltre a depenalizzarli la norma (anticostituzionale) specifica che dovevano essere considerati errori medici "non gravi" quelli commessi "in situazioni di grave carenza di personale sanitario" sulla base "dell'entità delle risorse umane, materiali e finanziarie concretamente disponibili in relazione ai casi da trattare". D'ora in poi sarà difficile dimostrarne la gravità, visto che la grave carenza di personale sanitario fa parte ormai dell'ordinaria amministrazione di una normale corsia di ospedale, ben oltre la pilotata crisi del Sars CoV-2.
In realtà, la proroga concessa dall'esecutivo di Giorgia Meloni rappresenta un fiore all'occhiello per la sanità: il governo prolunga l'immunità concessa durante l'emergenza telecomandaata dall'estero, perché non sa garantire il superamento dell'emergenza sanitaria, ovvero della disastrata ordinaria amministrazione. Gli errori medici dfa decenni sono la prassi in Italia e a farne le spese sono migliaia di ignare persone. Invece di eliminare i tetti di spesa sanitaria che impediscono alle Regioni di superare la grave carenza di personale sanitario, la compagine che bivacca a Palazzo Chigi preferisce elargire uno scudo ai dipendenti sanitari.
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