27.2.24

PIU' ELETTROSMOG DAL GOVERNO MELONI!

 



 


di Gianni Lannes

Addio principio di precauzione in Italia. Attenzione: dal 30 aprile 2024 il limite per l'intensità del campo elettrico passa da 6 a 15 V/m. Lo ha stabilito l'articolo 10 della legge 30 dicembre 2023, approvata passivamente dal Parlamento italiano, promulgata da Sergio Mattarella e controfirmata da Meloni, Urso e Nordio. Insomma, un bel regalo alle multinazionali straniere (Tim, Vodafone, Wind/Tre e così via) che col micidiale sistema 5G inquineranno l'etere sempre di più, in barba alla salute umana. Ecco anche la beffa:

 

Art. 10 
 
          Adeguamento dei limiti dei campi elettromagnetici 
 
  1. Al fine di potenziare la rete mobile  e  garantire  a  utenti  e
imprese l'offerta di servizi di connettivita'  di  elevata  qualita',
senza pregiudizio per la salute  pubblica...
 

Gli affari prima di tutto e sopra a tutti. Italiane e italiani alla stregua delle cavie. Evidentemente ai padroni delle antenne proliferanti ovunque, non bastava l'inquinamento dell'aria che ogni anno uccide prematuramente nel Belpaese dalle 50 mila alle 70 mila persone, bambini compresi.

Nella solita disattenzione nazionale e distrazione generale, a breve il governino neofascista targato Giorgia Meloni potrà innalzare i limiti soglia d’inquinamento elettromagnetico (agenti possibili cancerogeni) in virtù della predetta legge approvata. E li potrà aumentare fino a 100 volte in più rispetto ad oggi. Infatti, il ministro delle “Imprese e del Made in Italy” Adolfo Urso (un esperto in materia ambientale e sanitaria, sic!) ha presentato un emendamento al DDL Concorrenza 2023, fulmineamente approvato è diventato appunto l’articolo 10 della legge 30 dicembre 2023 n. 214: innalza il limite alle esposizioni prolungate al campo elettrico. Il ministro neofascista Urso (già Msi col camerata Almirante ex repubblichino di Salò), che lo ha presentato, ha parlato di “ammodernamento” del Paese ma in verità aumentare la soglia di un inquinante pericoloso non è mai una conquista di civiltà, semmai il contrario. Tanto più se si tratta di un inquinante cancerogeno, come appare dallo studio sperimentale del “US National Toxicology Program” (anno 2017) e da quello dell’Istituto Ramazzini (BO) nel 2018.

Di quanto aumenterà il “livello di cautela” di 6 V/m al momento non é noto, poichè l’articolo 10 della legge n. 214/2023) riapre i termini ex art. 4 legge 36/2001 perché il Governo decida, entro il 30 aprile 2024. Il medesimo articolo 10 stabilisce che il valore di attenzione dovrà essere almeno di 15 V/m (0,6 W/mq invece di 0,1).

Unica barriera (teorica) a parte una mobilitazione popolare, a tutela della salute delle persone e dell’ambiente è la Conferenza Unificata che dovrà approvare il deliberato del Governo e potrà ostacolare tale scempio che porta indietro di decenni la normativa contro l’inquinamento elettromagnetico e le conquiste anche giurisprudenziali che sono state ottenute dai cittadini, dai comitati e dalle associazioni su tutto il territorio nazionale per la tutela dell’ambiente e della salute.

Riferimenti:

https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2023/12/30/23G00220/SG

Gianni Lannes, Il grande fratello. Strategie del dominio, Draco edizioni, Modena, 2012.

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=elettrosmog 

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