Castelfiorentino: discarica agricola nel Tavoliere di Puglia - foto Gilan |
di Gianni Lannes
Non più contadini, bensì agricoltori, anzi coltivatori. L'attuale sistema agricolo europeo risulta basato principalmente su due fattori: i contributi pubblici a pioggia e il lavoro super sfruttato del bracciantato agricolo, costituito in massima parte dagli immigrati che lavorano generalmente in condizioni al limite dello schiavismo. Da tener in conto anche lo strozzinaggio di grossisti e distribuzione commerciale su vasta scala.
Senza contare l'effetto ambientale di pesticidi e altri veleni sparsi a profusione, nonché i rifiuti del ciclo industriale di lavorazione, abbandonati nei campi o dati alle fiamme a cielo aperto. E che dire, ad esempio, dell'inquinante catena del prosecco in Veneto o della filiera di pomodoro e grano contaminata alla radice in Puglia, nonché degli ampi territori sempre più soppiantati dal fotovoltaico dilagante e dall'eolico non ecologico su scala devastante?
foto Gilan |
Si tratta del modello californiano (cheap food-cheap labor): produrre cibo sempre meno salutare e sempre più scadente attraverso un lavoro sempre meno retribuito. Su questo meccanismo drogato i grossi produttori hannom prosperato per decenni , usufruendo di sovvenzioni pubbliche, fino a quando non si è inceppato, poiché la politica agraria comunitaria è stasta costretta a imporre vincoli ambientali e controlli sulla nocività delel produzioni e del processo produttivo.
Puglia: il Tavoliere dei rifiuti - foto Gilan |
Le proteste degli agricoltori sono motivate dalle difficoltà economiche, dalla concorrenza eccessiva internazionale e dalla burocrazia soffocante. In realtà, questo sistema produttivo (drogato) è sempre più dipendente da pacchetti tecnologici elaborati dai giganti dell'agrobusiness. La protesta in atto non è una genuina espressione di lotta dei ceti popolari. Quantità di merce, ma non qualità del cibo. L'uomo destina attualmente il settantasette per cento delle terre per la produzione di alimenti agli allevamenti animali, i quali producono soltanto il diciotto per cento delle calorie destinate all'umanità. Se non cambia il paradigma (dall'economia all'etica) sarà la fine.
Riferimenti:
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2024/01/piu-pesticidi-e-meno-olio-doliva.html
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=xylella
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=grano
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