foto Gilan |
di Gianni Lannes
La televisione è una meraviglia dell'ingegno umano. Ma cosa vi fanno vedere in questa meraviglia ingegnosa? La spazzatura covidiota. Quando la crisi morde più acutamente il popolo non deve pensare, ma ridere e distrarsi sempre, ossessivamente. E così anno dopo anno, l'Italietta risulta ormai composta in gran parte da analfabeti di ritorno, funzionali al sistema di dominio. Milioni di individui fin dalla culla, con la testa china a fissare lo schermo di un telefonino in uno stato di coma perenne che impedisce di guardare cosa accade intorno, ovvero nella concreta realtà. Senza sogni e con sempore meno creatività e reattività, in balìa dei mass media e dei social che alimentano l'ignoranza, l'egoismo, l'invidia, il rancore e la stupidità generale. Il Belpaese sprofonda nell'abisso e ride pure. Insomma, dalla finta democrazia alla tecnocrazia passando per la covidioticrazia.
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