6.2.24

TELEFONO: APPENDICE DISUMANA!

 



di Gianni Lannes

Una droga elettronica per tutti, somministrata anche ai bambini, incentivata addirittura a scuola, propagandata ovunque e da chiunque. Lo smartphone è una macchina progettata appositamente per creare quanta più dipendenza possibile. Quali sono le conseguenze deleterie sulla psicologia della moltitudine di passivi consumatori? Peggio: l'i-phone è un prodotto incessantemente pubblicizzato che contiene una sostanza in grado di innescare assuefazione fisica. Le applicazioni dello smartphone sono costruite per non essere abbandonate e, a differenza delle sostanze chimiche introdotte nell'organismo, si adattano alle modalità d’uso creando un percorso di rafforzamento basato sulle abitudini individuali.


 

L’intimità è cambiata da quando ci sono gli smartphone che ormai monetizzano il tempo umano. Nessuno pensa di fare a meno del telefono. Perché dipendere così tanto da un unico oggetto?

I contenuti apparentemente gratuiti hanno contribuito in maniera essenziale alla diffusione degli smartphone, producendo bisogni che prima gli utenti (dipendenti) non sapevano di avere. Quei bisogni artificiosi sono ora consolidati e portano a un tale assorbimento nel telefono da far sfumare i contorni della realtà. Collisione del contesto e collasso del tempo diventano strumenti per analizzare gli effetti dei social media sulle persone: il tratto comune delle varie formulazioni dei “contesti collassati” è la scomparsa di un pubblico, di un tempo e di un luogo di riferimento per la fruizione di un contenuto, che una volta su internet può arrivare a chiunque, essere frainteso, venire dimenticato o godere di un’improbabile popolarità. Mentre usiamo lo smartphone il contesto intorno scompare, il mondo collassa dentro il telefono.

Nel frattempo lo smartphone assume la funzione di accesso apparentemente a tutto, tanto che ci possiamo chiedere se il telefono connesso non sia un’estensione delle persone: sensoriale, visiva, uditiva e tattile, attraverso la quale percepire la realtà. Si pensi all’impulso di registrare o fotografare momenti significativi: è come se il supporto dello smartphone rafforzasse la sicurezza di aver vissuto l’esperienza. Lo smartphone, inoltre, può essere considerato come un’estensione della mente: gli oggetti con cui effettuiamo operazioni mentali sono parte della mente e non in senso metaforico: Google Maps è un’estensione della capacità di orientarsi.

Steve Jobs ha detto, quel 9 gennaio 2007: “Metteremo nelle vostre mani qualcosa di meraviglioso”. Marshall McLuhan aveva già scritto nel 1962: “E nel rimirare questa nuova cosa, l’uomo è costretto a trasformarsi in essa”. A proposito di inquinamernto e danni alla salute, allora che dire del letale e onnipervasivo 5G?  Il progresso attuale? Un allontanamento dall'umanità.

 

Riferimenti:

Gianni Lannes, Il grande fratello. Strategie del dominio. Draco edizioni, Modena, 2012.

https://www.einaudi.it/catalogo-libri/problemi-contemporanei/content-kate-eichhorn-9788806260385/

https://www.raffaellocortina.it/scheda-libro/alva-noe/perche-non-siamo-il-nostro-cervello-9788860303455-1144.html

https://www.einaudi.it/catalogo-libri/scienze-sociali/media/macchine-ingannevoli-simone-natale-9788806254063/

https://www.science.org/doi/10.1126/science.abn4189

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=smartphone 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=5g 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=elettrosmog 

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