1.6.23

MELONI, SALVINI & IL PONTE MAFIOSONI!

 


di Gianni Lannes

La mafia dentro lo Stato tricolore è già all'opera. Come dichiarato dal Ministro Salvini, si tratterà dell'opera «più green del mondo» poiché funzionalmente orientata a garantire l'erogazione di un servizio in armonia con ambiente e paesaggio. Ma davvero?

Intanto, il 16 marzo 2023 il Consiglio dei ministri ha approvato, salvo intese, un decreto-legge per la realizzazione del collegamento stabile tra Sicilia e la Calabria, di cui ancora non risulta disponibile il testo definitivo.

Il decreto riguarderebbe la riattivazione della società concessionaria dei lavori, Stretto di Messina S.p.a. con una dote finanziaria di 50 milioni di euro per il 2023 e il riavvio delle attività di progettazione dell'opera, nello specifico del progetto approvato nel 2012 a campata unica del General Contractor Eurolink, del valore a oggi stimato pari a 10 miliardi di euro.

A seguito del mancato inizio lavori dovuto allo stop del Governo Monti, Eurolink avrebbe tuttora in corso un contenzioso nei confronti dello Stato per 700 milioni di euro, cui si sommano altri 325 milioni di euro di risarcimenti chiesti a sua volta dalla Società Stretto di Messina Spa.

In base alla classificazione sismica – aggiornata al novembre 2020 – la Calabria meridionale (tutta l'area di Reggio Calabria) e la Sicilia Orientale (area messinese), sono ricomprese nella Zona sismica 1 (a maggiore pericolosità) e secondo la relazione «Lo Stretto Messina: criticità geologiche e tettoniche» dell'ottobre 2020 dell'Istituto di scienze marine - Ismar il sistema di spaccature profonde situate tra lo Stretto di Messina e l'Etna sta separando la Sicilia dal resto d'Italia, causando terremoti tra i più devastanti nella storia del Paese.

L'intera area dello stretto di Messina è sostanzialmente ricompresa in due importantissime ZPS (sul lato calabrese la ZPS della Costa Viola e su quello siciliano dalla ZPS dei Monti Peloritani, Dorsale Curcuraci, Antenna a Mare e area marina dello Stretto) e da un sistema di ben 11 ZSC, ai sensi della direttiva Habitat, che tutelano un ambiente unico, dove si evidenzia una delle più alte concentrazioni di biodiversità al mondo e non è un caso che la Commissione europea abbia aperto la procedura d'infrazione 2003/4090, per le cui criticità la procedura di VIncA relativa al Progetto definitivo del 2010, avrebbe avuto esito negativo da parte del Ministero dell'ambiente.

La realizzazione di questo criminoso progetto del ponte sullo Stretto determinerà una grave compromissione dell'equilibrio ecologico dell'intera area, una minaccia per il ricco patrimonio di biodiversità esistente e un forte rischio dovuto alla pericolosità sismica dell'area. Senza contare l'ingente sperpero di denaro pubblico.

Riferimenti:

Gianni Lannes, l'Italia trema, Edizioni Mondo Nuovo, Pescara, 2023.

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=mafiosoni


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