12.10.21

FASCISMO: UTILE DISTRAZIONE DI MASSA!

 

sottomesso!

sottomessa!


di Gianni Lannes

Nell'anno 2021 tornano di moda gli specchietti per le allodole e i crumiri sindacali mascherati. Non avrei mai immaginato che sia pure in era covidiota, il sindacato del mitico Giuseppe di Vittorio nel XXI secolo potesse vendersi al peggior padronato targato Draghistan e il neofascismo diventasse un'utile distrazione di massa. Paura e ignoranza: ingredienti fondamentali per il controllo della gente inebetita dai consumi. 



Torniamo sulla “road-map on vaccination“, ossia il documento programmatico delle attività che la UE ha intrapreso nel periodo 2019-2022, relativamente all'imposizione vaccinale, o meglio del siero sperimentale. Alcune delle attività elencate appaiono mirate al controllo della popolazione europea, piuttosto che al suo benessere. Altri punti sono addirittura inquietanti. Come ad esempio: “Examine the feasibility of developing a common vaccination card/passport for EU citizens ” (“Esaminare la fattibilità di sviluppo di una carta/passaporto vaccinale comune per i cittadini europei”). A che serve un lasciapassare vaccinale, se non a discriminare gli esseri umani? Il punto numero 2 della road -map:

“Produce on a regular basis a Report on the State of Vaccine Confidence in the EU, to monitor attitudes to vaccination. Based on that report and taking into account related work by WHO, present guidance that can support Member States in countering vaccine hesitancy.” (“Produrre un regolare rapporto sullo stato della fiducia nei vaccini nella UE, per monitorare le attitudini alla vaccinazione. Sulla base di questo rapporto, e prendendo in considerazione i lavori correlati dell’OMS, offrire linee guida ai paesi membri per contrastare l’esitazione sui vaccini”).

Insomma, linee guida da parte della UE basate su un rapporto della stessa UE e sui dati per modo di dire “scientifici” di un ente pagato principalmente dalla stessa UE (attraverso canali diversi) e da un’associazione filantropica il cui scopo è vaccinare tutti, e che risulta coinvolta in altri punti della road-map.

E ancora: “Consider investing in behavioural and social science research on the determinants of vaccine hesitancy across different subgroups of the population and healthcare workers”. (“Considerare d’investire in ricerche sociali e comportamentali sulle determinanti delle resistenze ai vaccini tra i vari sotto-gruppi della popolazione e dei lavoratori della sanità”).

Il fine non dichiarato di questo programma dell'Ue, è quello di imporre una terapia controversa e con controindicazioni, carpendo il consenso nella popolazione e al contempo l’obbedienza della classe medica attraverso l’utilizzo di propaganda e formazione effettuate sulla base di dati forniti da enti apparentemente al di sopra delle parti.

Tutti gli organi preposti alle vaccinazioni sono controllati dagli stessi quattro attori: ONU, Commissione Europea, Bill Gates, Wellcome Trust. Come si può definire scienza ciò che viene discusso, promulgato e implementato sempre dai medesimi decisori non indipendenti, gravati da macroscopici conflitti di interesse? E come può la Commissione Europea fare una road-map vaccinale basata sul controllo e sugli appoggi di enti a loro volta molto influenzati e controllati dalla Commissione stessa?

Non è tutto: ecco il Belpaese. Il dibattito sull’estensione del Green pass è arrivato in Senato, dove in questi giorni si svolgono le “Audizioni in videoconferenza sul ddl 2394 (d-l 127/21 – estensione certificazione verde COVID-19 e rafforzamento screening). Marco Cosentino, dottore di ricerca in farmacologia e ordinario di farmacologia nella scuola di medicina presso l’università dell’Insubria di Varese, è intervenuto in aula con un dettagliato studio dal titolo emblematico: “Perché la certificazione verde Covid-19 non tutela salute e sicurezza”.

Il professor Cosentino, basandosi sulla diretta ricerca scientifica e su dati empirici, ha spiegato con chiarezza l’andamento dei numeri dei contagi evidenziando le numerose contraddizioni del famigerato Green pass. Partendo da un dettagliato studio di Oxford, Cosentino ha evidenziato come la contagiosità tra i vaccinati non sia azzerata ma ridotta del 50 per cento rispetto ai non vaccinati. Tale dato scema del tutto dopo 12 settimane dalla vaccinazione. Dopo 3 mesi dalla somministrazione del siero sperimentale, spiega l'esperto, non vi è infatti più “alcuna differenza nella trasmissione della variante tra vaccinati e non vaccinati”. Inoltre il medico evidenzia come circa l’80 per cento dei contagi sarebbe avvenuto in ambiente domestico, dunque non in contesto pubblico, con buona pace delle dure misure restrittive della socialità.


Riferimenti:

https://ec.europa.eu/health/sites/default/files/vaccination/docs/2019-2022_roadmap_en.pdf

https://www.euro.who.int/en/health-topics/disease-prevention/vaccines-and-immunization/activities/european-technical-advisory-group-of-experts-on-immunization-etage

https://www.gavi.org/governance/gavi-board/members

https://cepi.net/

https://www.glopid-r.org/

https://www.youtube.com/watch?v=mOYXjruMXg8&t=4s

https://www.youtube.com/watch?v=tV1vP_qwyUk

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=green+pass

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=vaccini

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=coronavirus

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