di Gianni Lannes
L'ennesimo naufragio in Italia che non scalfisce la crassa indifferenza affaristica dei politicanti tricolore e dei perbenisti nazionali. Tra le vittime inghiottite dal gelido mare invernale c'è anche un neonato. Tra i dispersi nelle onde ci sarebbero decine di bambini. Il dramma degli invisibili in fuga dalla guerra e dalla persecuzione (Afghanistan, Siria, Iraq, Iran), si è consumato dinanzi alle coste della provincia di Crotone, all'alba di oggi. Un barcone si è ribaltato in mare stamani provocando un numero imprecisato di vittime. I corpi sono stati trovati sulla spiaggia in località Steccato, a Cutro, e altri sarebbero in mare. Al momento, sarebbero circa 34 i corpi dei migranti recuperati dopo il naufragio avvenuto alle prime ore del mattino di domenica 26 febbraio 2023. A bordo del barcone naufragato c’erano circa 180 persone. I soccorsi della Guardia Costiera, intervenuti sul posto, stanno cercando altre possibili vittime che potrebbero essere annegate. Molti, probabilmente impossibilitati a nuotare, sono stati inghiottiti dalle onde e i corpi sono stati trascinati fino alla vicina spiaggia.
Il barcone, hanno spiegato alcuni dei superstiti della tragedia, era stracolmo e i profughi sono stati costretti ad affrontare il viaggio stipati e ammassati l’uno sull’altro. Il bilancio dei morti del naufragio potrebbe aggravarsi col passare delle ore. Infatti i soccorritori sono alla ricerca di numerosi dispersi che potrebbero essere stati inghiottiti dalle onde. Circa 50 persone sono state tratte in salvo, ma all’appello mancherebbero ancora parecchie persone, circa un centinaio. Oltre i corpi ritrovati in spiaggia, circa 27, ulteriori sarebbero stati localizzati in mare e devono ancora essere recuperati. Ogni vita umana è sacra, soprattutto in mare, a prescindere dagli sproloqui razzistici che Meloni e Salvini danno in pasto all'opinione pubblica. Eppure, la storia del comandante Salvatore Todaro - della Regia Marina Militare Italiana - insegna che l'empatia verso l'umanità è un atto di civiltà, perché siamo italiani. Al cospetto del dolore e della sofferenza non si può essere indifferenti.
Riferimenti:
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=migranti
Nessun commento:
Posta un commento
Gradita firma degli utenti.