14.2.23

DA BERLUSCONI ALLA MELONI!

 


di Gianni Lannes

Da Forza Italia a Fratelli d’Italia: espressioni usurpate all’Italia, ma il risultato non cambia. Dopo le stragi di Capaci e di via D’Amelio, con l’eliminazione di Falcone e Borsellino, nonché l’intermezzo - a giugno di 31 anni fa - del Britannia dei Windsor al largo di Civitavecchia, con Draghi a bordo per svendere meglio l’Italia agli anglo-americani (e Beppe Grillo a cuccia in attesa di essere cooptato per sterilizzare la protesta sociale), il 12 ottobre 1992, ben 15 mesi prima della cosiddetta “discesa in campo” del piduista di Arcore, già in affari con Cosa Nostra (alla voce Dell'Utri&Mangano) dai tempi dell'Edilnord, nel corso della perdurante trattativa segreta “Stato&Mafia, a Roma va in scena una cena occulta. Nel corso dell’incontro a porte chiuse «rappresentanti della politica e uomini dell’imprenditoria», ovviamente eterodiretti, si accordano sulla necessità di dare vita a un «nuovo movimento» per «portare l’Italia fuori dalla crisi». A documentare questo fatto ignoto all’opinione pubblica italiana, c’è un rapporto dell’ambasciatore Secchia al Dipartimento di Stato a Washington, datato 15 ottobre 1992. 



Silvio Berlusconi, sempre in base alla cronaca documentata, è quello che non solo ha sdoganato i fascisti a Palazzo Chigi, ma ha pure siglato l’accordo mascherato da sperimentazione con G.W. Bush nel luglio 2001, relativo alla modificazione bellica del clima, durante la mattanza dei pacifisti a Genova (con Fini in cabina di regia delle forze dell'ordine). Berlusconi è pure considerato un mandante di stragi mafiose in Italia. Il minimo comune denominatore? Tutti a prendere ordini dallo Zio Sam. Giorgia Meloni, l'8 maggio 2008, viene nominata ministro per la gioventù nell'esecutivo Berlusconi IV. Oggi chi è l'azionista di riferimento nella coalizione partitocratica attualmente al governo? Un pluripregiudicato che siede ancora ancora in Parlamento. Ora, nel processo Ruby-ter, il governicchio Meloni ha revocato (poco prima prima della sentenza) la costituzione di parte civile, rinunciando a chiedere a Berlusconi medesimo dieci milioni di euro di danno d'immagine per il discredito planetario arrecato all'Italia. Una singolare coincidenza? A proposito: l'Italia è ancora in crisi, mentre furoreggiano le distrazioni di massa televisive (stile festival di Sanremo).





Riferimenti:

Gianni Lannes, IL GRANDE FRATELLO. STRATEGIE DEL DOMINIO, Draco edizioni, Modena, 2012.

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=falcone

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=berlusconi

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=meloni

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=britannia

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=grillo

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=draghi

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2023/01/mafia-nello-stato.html

 

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