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Ecco l'ennesima mutazione del cosiddetto Sars CoV-2, virus mai ancora identificato, isolato e sequenziato, di cui si ignora origine e vettore di trasmissione. La variante Delta è diventata dominante in gran parte dei Paesi, ed è stata rilevata per la prima volta in Perù lo scorso anno. Il ceppo sudamericano, ormai diffuso in almeno 29 Stati, potrebbe avere delle mutazioni che la potrebbero rendere ancora più pericolosa.
Anche la Lambda, come la Delta, si trasmetterebbe più velocemente rispetto alla versione originale del Sars-Cov-2. In un’intervista rilasciata ad Al Jazeera il dottore Pablo Tsukayama, microbiologo molecolare dell’Università Cayetano Heredia di Lima, ha spiegato perché questa variante fa preoccupare la comunità scientifica.
“Quando l’abbiamo trovata, non ha attirato molta attenzione”, ha dichiarato. “Ma a marzo, era nel 50% dei campioni a Lima. Ad aprile, era nell’80% dei campioni in Perù. Quel salto dall’1% al 50% è un indicatore precoce di una variante più trasmissibile“, ha sottolineato.
La variante Lambda è stata aggiunta all’elenco delle varianti di interesse nella lista dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Significa che possiede delle mutazioni genetiche che influenzano alcuni parametri, come la trasmissibilità, la gravità della malattia e la capacità di eludere le difese immunitarie sviluppate con il vaccino anti Covid. Si tratta però di un ceppo ancora “sconosciuto“, come ha evidenziato il dottor Adam Taylor, del Menzies Health Institute della Griffith University del Queensland, in un articolo apparso su The Conversation.
“In questa fase sono necessarie ulteriori ricerche per dire con certezza in che modo le sue mutazioni” possono costituire un pericolo. “Le prove preliminari suggeriscono che Lambda infetta le nostre cellule con più facilità ed è un po’ più brava a schivare il nostro sistema immunitario“.
“Gli anticorpi generati dall’infezione con il ceppo di Wuhan originale di Sars-Cov-2 non sono altrettanto efficaci nel neutralizzare la Lambda”, ha spiegato ancora il medico.
Un’altra mutazione è invece del tutto simile a una rilevata nella variante Delta che oltre ad aumentare “la capacità del virus di infettare le cellule”, promuove anche “la fuga immunitaria, il che significa che gli anticorpi generati dai vaccini hanno meno probabilità di riconoscerlo”.
In una ricerca non ancora sottoposta a revisione il virologo Riccardo Soto-Rifo dell’Istituto di Scienze biomediche del Cile, ha mostrato come la variante Lambda riesca a neutralizzare gli anticorpi creati dal vaccino cinese CoronaVac. “Questi risultati erano attesi”, ha dichiarato l’esperto. “Il virus è cambiato e questo può rendere il vaccino non efficiente come lo era con il virus originale, ma ciò non significa che il vaccino non funzioni più”.
La variante Lambda, insomma, potrebbe diffondersi velocemente in tutto il mondo come ha già fatto con il Sud America. Non dovrebbe dare sintomi più gravi degli altri ceppi virali, e c’è il rischio che i vaccini anti Covid siano meno efficaci. Nonostante questo gli scienziati raccomandano l’immunizzazione come unica soluzione per fermarne la corsa.
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