30.8.21

GREEN PASS: DISCRIMINAZIONE COVID!

 




di Gianni Lannes

Della serie virale: abusi contagiosi di potere. L'assurdo detta legge ed esclude chi non si adegua o si piega alla dittatura virale in salsa covidiota. Esclusione, discriminazione e censura: il totalitarismo tecnocratico è sbarcato anche in Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea. Infatti, è saltato fuori nella pubblicazione del testo in italiano - del Regolamento numero 953 del 2021 del Parlamento europeo e del Consiglio del 14 giugno 2021 (considerando numero 36) - Regolamento che disciplina il cosiddetto “green pass europeo”. Poi, il 5 luglio scorso è apparsa una rettifica ufficiale relativa alle omissioni nella traduzione italiana.






Appunto, nella pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea del 15 giugno 2021 del considerando numero 36, è stata sparita una parte del testo originale, e precisamente delle parole: “o hanno scelto di non essere vaccinate”. La norma è quella che prevede la necessità di evitare, il che equivale a un divieto, che gli stati membri dell'Europa introducano discriminazioni - anche indirette - verso le persone che non abbiano il green pass perché abbiano semplicemente scelto di non essere vaccinate.

Ecco: le parole “hanno scelto di non essere vaccinate” sono state omesse dalla pubblicazione della Gazzetta Ufficiale europea per gli italiani. Questa omissione successivamente alle proteste di alcuni giuristi è stata corretta con una rettifica pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea, sempre per l'Italia, del 5 luglio 2021, dove le parole omesse sono state finalmente svelate alla stregua di un banale errore materiale, ovvero di una mera sbianchettatura.

In questo caso l'errore mediante omissione della prima pubblicazione riguardava proprio il divieto di discriminare i non possessori di green pass che per scelta non hanno voluto vaccinarsi. Anche per loro, è scritto testualmente, il green pass“non dovrebbe costituire una condizione preliminare per l'esercizio del diritto di libera circolazione o per l'utilizzo di servizi di trasporto passeggeri transfrontalieri quali linee aeree treni pullman traghetti o qualsiasi altro mezzo di trasporto. Inoltre presente regolamento non può essere interpretato nel senso che istituisce un diritto o un obbligo a essere vaccinati”.

È fin troppo eloquente il combinato tra quell'errore, la sua tardiva rettifica, la tecnica frammentaria a riquadro per cui non si riporta mai la norma per intero così come integrata con la sua correzione, ma solo e soltanto le parole prima omesse; il silenzio sul vero testo di legge da parte della pilotata disinformazione televisiva e giornalistica di massa, del governo e dei politicanti che lo sostengono, e anche di quelli della finta opposizione.

Chi è stato in grado di arrivare al punto di alterare scientemente la fonte ufficiale di conoscibilità di una norma di legge allo scopo di poter discriminare limitando i movimenti interni dei cittadini italiani - laddove non è consentito farlo quando si muovono in Europa come cittadini europei - allora sarebbe forse capace di arrivare a qualsiasi altra cosa.

Non possiamo stare a guardare inerti e passivi gli strepiti di un neo totalitarismo ammantato da strombazzate ragioni di salute pubblica. Sono in gioco nel presente per il futuro, i diritti fondamentali di tutti e di ciascuno. Nessuno può essere discriminato o escluso dalla vita sociale, soltanto perché si rifiuta di farsi inoculare un siero sperimentale. La libertà è un principio universale che nessuno può annullare, annichilire o limitare.


Riferimenti:

https://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/?uri=CELEX%3A32021R0953R%2801%29

https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=OJ:L:2021:211:FULL&from=IT




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