19.5.21

BASE DI GUERRA USA IN ITALIA!

di Gianni Lannes

Top secret. Una cancrena a stelle e strisce che dilania il belpaese. Altro che nuovo coronavirus: l'ultima distrazione di massa. Ecco un vero pericolo bellico - in palese violazione dell'articolo 11 della Costituzione repubblicana italiana - che mina la sicurezza, la sovranità e l'indipendenza dell'Italia. La base militare United States of America di Camp Darby è un enorme deposito logistico posizionato in Toscana: 125 bunker colmi di bombe, razzi, munizioni, esplosivo ad alto potenziale, tank, blindati, jeep e camion; è ubicata nella pineta di Tombolo, tra Pisa e Livorno; essa riveste un ruolo e una posizione strategica per controllare il Medio Oriente e l'Europa.

Da qui sono partiti i supporti logistici e militari per la guerra del Golfo e le operazioni nei Balcani, Iraq, Afghanistan. La white House sta riorganizzando massicciamente le infrastrutture legate alla base, collegandosi al mare e al porto di Livorno (sottoposto al rischio dell'intenso traffico di armi e classificato porto a rischio di emergenza radiologica/incidente nucleare e pertanto soggetto al piano di emergenza esterno previsto dalla legge per la popolazione che vive nelle aree limitrofe.

Il piano è secretato per motivi militari, la popolazione non risulta informata e coinvolta adeguatamente nei piani di evacuazione, nonostante gli obblighi di legge vigenti in Italia..

Camp Darby è ormai una sorta di hub delle armi che, giunte al porto di Livorno, vengono stoccate a Camp Darby e poi smistate su acqua, ferro e gomma per le attività militari USA.

Questa situazione fa temere anche per la sicurezza della popolazione e spaventa l'idea che enormi carichi di armi viaggino su una linea ferroviaria ordinaria. Peraltro, la Commissione europea ha presentato il 28 marzo 2018 il piano d'azione sulla mobilità militare, premessa per istituire un'area Schengen militare che consenta a USA e NATO (ossia allo stesso padrone), di muoversi rapidamente in Europa, senza essere rallentate da regolamenti nazionali e procedure doganali.

L'ampliamento della base rappresenta una grande e inutile opera di militarizzazione del territorio italiano e che l'uso attuale della base per il trasferimento di armi verso la Siria nonché lo Yemen appare improprio e non dovrebbe essere consentito, perché al di fuori del quadro stabilito e per fini diversi da quelli previsti dal Trattato nordatlantico. Ma purtroppo, le autorità tricolori appaiono visibilmente eterodirette.

Riferimenti:

Gianni Lannes, IL GRANDE FRATELLO. STRATEGIE DEL DOMINIO, Draco edizioni, Modena, 2012.

Gianni Lannes, ITALIA USA E GETTA, Arianna editrice, Bologna, 2014.

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=Nato

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=usa

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