27.11.20

OBBEDIENZA VIRALE!

 


di Gianni Lannes

Macché libertà, autodeterminazione, indipendenza e sovranità. Telecomandati: dalla culla al cimitero. Il verbo imperante è obbedire agli ordini (pure insensati, crudeli, criminali), sempre. Sottomettersi alla volontà dell'autorità fin dalla più tenera età: un principio perverso inculcato a chi si è appena affacciato alla vita.

Un bambino è valutato con presunzione dal sistema dominante, innanzitutto per l'obbedienza che dimostra a genitori, "insegnanti" (con scarsa preparazione culturale e formazione pedagogica, in gran parte invasati dalla tecnologia), autorità e norme. La scuola pubblica italiana attesta che gli alunni non vengono educati al senso critico, ma addomesticati dal miope conformismo. Le prove Invalsi assemblate dai gesuiti di Boston, sono un esempio lampante dell'addomesticamento in corso basato sul controllo sociale onnipervasivo.

La società contemporanea è pervasa dal fatto perverso che l'obbedienza sia una virtù, e addirittura, che gli individui “buoni” siano quelli che fanno tutto ciò che l'autorità impone loro. Il risultato di questo corto circuito sociale è che i concetti di moralità e obbedienza si sono ormai fusi nella mentalità corrente, in modo tale che ogni critica all'autorità viene percepita dai sudditi come un attacco alla morale stessa.

Per dirla con Gianni Rodari: «È inutile parlare di libertà ad uno schiavo che pensa di essere un uomo libero». Allora, non stupitevi se i politicanti sono incompetenti ed eterodiretti. Don Lorenzo Milani non nutriva dubbi in merito: «L'obbedienza non è più una virtù». 

Riferimenti:

Gianni Lannes, BAMBINI A PERDERE, Lpe, Cosenza, 2016.

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=libert%C3%A0

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=pedagogia

Nessun commento: