DAT-DICHIARAZIONI ANTICIPATE DI
TRATTAMENTO
SOLO PROMOZIONE DI MORTE
MANCA LA SCELTA DI VITA
All'Aula della Camera si discuterà il 20 febbraio
sulla Proposta di legge “Norme in materia di consenso informato e
di dichiarazioni di volontà anticipate nei trattamenti
sanitari”.
Una farisaica proposta di legge che illude il cittadino
maggiorenne, capace di intendere e di volere, di poter scegliere in vita, anni
prima, in previsione di una propria futura incapacità di autodeterminarsi, se
accettare o negare determinati interventi della meditecnica, attraverso
disposizioni anticipate di trattamento. Con le “DAT” può esprimere il consenso o
il rifiuto anche per le pratiche di nutrizione e idratazione artificiali. Può
altresì indicare una persona di sua fiducia (“fiduciario”) che ne faccia le veci
e lo rappresenti nelle relazioni con il medico e le strutture
sanitarie. Sembra un'enunciazione banalmente
logica ma non è così.
In primis le DAT devono essere redatte burocraticamente in forma scritta, datate e sottoscritte davanti ad un pubblico ufficiale, ad un medico o a due testimoni o attraverso strumenti informatici di comunicazione e ciò esclude di fatto la più parte della popolazione. Quindi aria fritta soprattutto se negli anni cambi idea e devi ripetere il giro burocratico o magari cambi idea proprio dopo il ricovero e ti tocca magari di morire, perché la burocrazia vince sul rapporto umano medico-paziente.
Questo farisaico provvedimento non abroga la legge che
impone la “morte cerebrale” a cuore battente in 6 ore a cittadini che la
rifiutano, al fine di permettere loro una scelta di vita e di cure. Hanno creato
una categoria di malati senza diritti: sono i malati affetti da lesioni
cerebrali per traumi o malattia che vengono esclusi in vita dal diritto di
rifiutare la “morte cerebrale” e gli esami dannosi non finalizzati alla cura ma
all'utilizzo o eliminazione del paziente (esami immuno-genetici per la
compatibilità, coronarografie, angiografie cerebrali, test dell'apnea...). Atti
di tortura praticati senza autorizzazione. Costoro subiscono recalcitranti la
Distanasia di Stato o se preferite la “crudele eutanasia autoritaria imposta
dalla legge”: vengono uccisi con l'espianto o se “non donatori” soffocati per
rimozione della ventilazione senza “svezzamento” e senza
autorizzazione.
Si
verifica una discrepanza di diritti tra i cittadini che possono in vita
presentare i DAT per vietare idratazione e nutrizione artificiali nello stato
vegetativo ed i cittadini che non possono coi DAT vietare la tortura della
Distanasia/Eutanasia di Stato. Ciò va a contrastare
l'art 3 della
Costituzione: “Tutti i cittadini
hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla
legge...”
Piuttosto che questo approccio farisaico al problema,
meglio nessuna legge.
Consiglio Direttivo
Presidente
Nerina Negrello
COMUNICATO STAMPA
ANNO XXXIII n. 3
14 Febbraio 2017
LEGA NAZIONALE CONTRO LA
PREDAZIONE DI ORGANI
E LA MORTE A CUORE
BATTENTE
24121 BERGAMO Pass. Canonici Lateranensi, 22
Tel. 035-219255 - Telefax 035-235660
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