19.3.24

URBINO: SITO UNESCO O DISCARICA DI RIFIUTI?

 

Urbino - foto Gilan
 

di Gianni Lannes

Nelle Marche i politicanti sono straordinari e così non fanno mancare nulla, proprio come in Italia. Forse non bastava il pericolo di un Biolaboratorio speciale (livello sicurezza 3) nel centro abitato di Pesaro (capitale della cultura italiana nel 2024, imbottita di micidiali antenne modello 5G). Una cosa è certa: la tutela ambientale di carta straccia nella rinomata provincia di Pesaro e Urbino. Non solo i residuati bellici proibiti dalla Convenzione di Ginevra del 1925 (ordigni all'iprite), tombati sotto Urbino, in una galleria ferroviaria mai usata su cui le autorità pubbliche hanno sempre taciuto, nonché le bombe proibite disseminate lungo il litorale pesarese provenienti da un deposito segreto della Regia Aeronautica tricolore sempre ad Urbino, ma ora anche una discarica di rifiuti. Eppure, nel corso della ventiduesima sessione del Comitato per il Patrimonio mondiale, tenutasi a Kyoto dal 30 novembre al 5 dicembre 1998, il centro storico di Urbino è stato iscritto nella Lista del Patrimonio mondiale Unesco.

 

Pesaro - foto Gilan

 

Il 18 aprile del 2023, la Aurora Srl ha avviato, presso l'Amministrazione provinciale di Pesaro e Urbino, il procedimento autorizzativo per la realizzazione di un impianto complesso polifunzionale di discarica per i cosiddetti rifiuti speciali non pericolosi, da realizzarsi a Ponte Armellina, in località Riceci, nel comune di Petriano (PU), a pochi chilometri in linea d'aria da Urbino e visibile dalla città ducale.

foto Gilan
 

In via generale, la vicenda, sotto il profilo tanto del suddetto progetto quanto delle partecipazioni societarie e degli accordi intersocietari, presenta notevoli criticità. La Aurora srl è infatti una società di scopo costituita per l'occasione e il suo capitale sociale - come risulta da visura camerale - è oggi per il 60 per cento in mano alla Ecoservizi srl corrente nella Repubblica di San Marino, mentre la restante quota societaria è riferibile a Marche multiservizi spa, società a maggioranza pubblica che vede quali soci pubblici numerosi enti pubblici della provincia di Pesaro e Urbino, in particolare il comune di Pesaro, che detiene oltre il 25 per cento di quote, e la stessa Amministrazione provinciale (responsabile del procedimento autorizzativo).

A ritroso e più nel dettaglio, la Aurora srl era stata costituita a Rimini il 25 maggio 2021, con un capitale sociale di 50 mila euro e con l'originario nome di Ecosun, a opera d'un imprenditore sammarinese di 87 anni e d'una sua connazionale di 88 anni, la quale era proprietaria delle quote della predetta Ecoservizi srl che, a sua volta, deteneva l'intera proprietà della Aurora srl. In seguito Marche multiservizi spa avrebbe deliberato un'operazione finanziaria da circa 25 milioni di euro per l'acquisto dell'intera proprietà di Aurora srl, la quale avrebbe opzionato l'acquisto dei terreni a Riceci per realizzare il maxi impianto di discarica.

L'operazione finanziaria per l'acquisizione di Aurora srl si comporrebbe di 3 «closing»: un primo, già eseguito il 20 dicembre 2022, per acquistare il 40 per cento delle quote di Aurora srl; un secondo, da eseguirsi al momento dell'autorizzazione dell'impianto, per acquistare un altro 20 per cento di quote e per il controllo societario; un terzo, da eseguirsi dopo 3 anni di esercizio della discarica, per completare l'acquisto del restante 40 per cento di quote; l'accesso alla relativa documentazione è stato negato persino ad alcuni sindaci del territorio.

Pesaro - foto Gilan

 

Come è effettivamente possibile che un ente territoriale (Provincia di Pesaro-Urbino) svolga contestualmente il duplice ruolo di ente titolare del procedimento autorizzatorio e di ente proprietario della società chiamata a realizzare l'attività oggetto di autorizzazione?

Il paesaggio attorno a Urbino deve considerarsi parte integrante di questo patrimonio, ricordando che esso si trova ritratto quale fondale delle opere pittoriche di Leonardo da Vinci, Piero della Francesca e Raffaello e che ha sino a oggi conservato la sua bellezza e integrità. Allora, non è sufficiente tinteggiare di verde le piazze per rispettare l'equilibrio ecologico. La cultura con l'affarismo non si sposa.

Riferimenti:

 https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=pesaro

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