Messina - foto Gilan |
di Gianni Lannes
Attualmente sono appena sessantotto in totale i rilievi
del comitato tecnico scientifico al cosiddetto “progetto aggiornato
del Ponte sullo Stretto”. Una frenata ai piani del frettoloso
governino Meloni dopo la consegna ai parlamentari della relazione di
aggiornamento. “Non sono state fatte prove sismiche, nè quelle per
il vento” - ha tuonato ieri alla Camera il parlamentare di Alleanza
Verdi Sinistra Angelo Bonelli. Perché l'incompetente Salvini spinge così tanto per una faraonioca che mal si raccorderebbe alle degradate e carenti infrastrutture viarie in Calabria e Sicilia? Chi sono i padrini del Ponte?
A ragion veduta Bonelli ha imputato al ministro leghista una fretta eccessiva nella realizzazione dell'opera. “Lei è spregiudicato signor ministro - ha detto Bonelli - lei deve fermarsi a ragionare per il bene degli italiani, non è stata fatta alcuna prova sismica, né quella per il vento”. - ha affermato Bonelli - a pagina 47 della Relazione tecnico-scientifica sul Ponte c'è scritto che il Comitato scientifico dice che le prove del vento non sono state fatte e il Consorzio Eurolink risponde che non sono state fatte per non perdere tempo. E a pagina 14 si dice che mancano le prove di zonizzazione microsismica. Volete costruire quest'opera nella zona più sismica d'Italia senza fare queste prove?”.
Il comitato scientifico esterno scelto
per valutare la fattibilità del Ponte sullo Stretto di Messina ha
dato parere positivo all’opera. Ma nelle 51 pagine della sua
relazione ha appunto segnalato 68 «mancanze» o criticità nel
progetto definitivo di Eurolink. E quindi, dopo l’inchiesta della
procura di Roma che punta sulle firme arrivate in 24 ore e sui
documenti mancanti, scoppia un’altra polemica sull’infrastruttura
voluta e imposta dal ministro Matteo Salvini. Il comitato chiede di
seguire le sue osservazioni e raccomandazioni nel progetto esecutivo.
E i rilievi sono sostanziali. Riguardano l’assenza di esami
adeguati sulla tenuta, il materiale da utilizzare, i pericoli in caso
di terremoto. Mafie ed ecomafie ringraziano sentitamente per l'insperato regalo e l'immenso sperpero do denaro pubblico.
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