2.10.23

I SEGRETI DELLA STRAGE DI USTICA

 


  di Gianni Lannes

Dove sono i giubbotti di salvataggio indossati dai passeggeri del Dc9 Itavia? Massimo Morigi è un ricercatore dell'Ispra, uno studioso, peraltro un foto-interprete di livello professionistico. Nel 1984 fu chiamato al Sios dell’Aeronautica militare e vide alcuni segreti inaccessibili ai comuni mortali. Andò liberamente a testimoniare dai magistrati a Roma; infine spontaneamente andò a farsi interrogare dal giudice istruttore Priore. Oggi mi ha contattato e si è presentato, raccontandomi al telefono la sua storia. «Spontaneamente mi recai dal giudice istruttore Rosario Priore e gli consegnai i negativi di un rullino con 36 immagini scattate dalla Marina Militare italiana che ritraevano i giubbotti di salvataggio delle persone a bordo del DC9 Itavia: essi presentavano dei visibili fori, ma non recavano tracce di combustione». In seguito, fu intervistato da Roberto Rossi: infatti il 30 gennaio 2013 apparve sul quotidiano L'Unità un articolo interessante. Il giornalista Rossi, incuriosito telefonò a Priore e apprese dal giudice istruttore che il verbale della testimonianza di Morigi era stato distrutto ed erano sparite anche le predette immagini. «Presumo che le abbiano bruciate all'aeroporto di Centocelle» conclude Morigi. Massimo Morigi allora smontò un depistaggio. E adesso aggiunge: «Tutti quelli che hanno mantenuto il segreto hanno fatto carriera. Se ha tempo indaghi sul contenuto di una cassetta di sicurezza di Andrea Purgatori in una filiale italiana di una banca francese». Magari ora a Giuliano Amato torna la memoria, dopo tante menzogne di Stato.

A proposito: perché Priore non è mai stato indagato per il suo pessimo e inconcludente operato?

Oggi, a Rosario Priore sottopongo le seguenti domande:

Che fine ha fatto tutta la documentazione sequestrata - da parte dei carabinieri  su mandato del giudice Priore - al Sios Aeronautica a Roma in via Piero Gobetti nella circostanza rivelata da Massimo Morigi? Il verbale della testimonianza di questo ex addetto del Sios Aeronautica s'è perso per strada?

Perché sono state effettuate soltanto 7 autopsie a fronte dei 42 corpi recuperati in mare dalla nave Andrea Doria? Forse non doveva emergere che più di qualcuno era annegato, come il giovane carabiniere Giuseppe Cammarata, avendo acqua nei polmoni? Il velivolo civile non si era disintegrato 7.600 metri di quota, ma aveva compiuto una manovra d'ammaraggio, come attesta il tracciato radar di Ciampino, volando ancora circa 5 minuti?

Dove sono finiti i giubbotti di salvataggio del DC9 Itavia recuperati nel Tirreno? Chi ha manomesso la scatola nera? Che ci faceva la Samin (Eni) per conto della MSS di Pacini Battaglia e del suo socio, l'ammiraglio Giovanni Torrisi (allora capo di Stato Maggiore della Difesa, iscritto alla P2 di Gelli), nell'estate del 1980 sui fondali dove giaceva il relitto del DC9 Itavia?

Come mai i cosiddetti “soccorsi” partirono in clamoroso ritardo e furono depistati altrove, con coordinate sbagliate (Relazione Pisano e Maridipart)?

Per quale ragione il rapporto del tenente di vascello Sergio Bonifacio, comandante dell'Atlantic Breguet che la mattina del 28 giugno 1980 avvistò il riemergere dal mare in un unico punto dei corpi (39°39' Nord 12°55'Sud), è stato insabbiato per dieci anni e poi è stato accantonato, ovvero non considerato?

Che fine ha fatto il filmato integrale della Rai, girato la mattina del 28 giugno 1980 da un operatore della televisione pubblica a bordo di un elicottero della Marina Militare, in cui si vedono i cadaveri riemergere dall'acqua in un unico punto?

Perché il giudice istruttore Priore nel 1998 s'è arrestato dinanzi al segreto di Stato, opposto da Romano Prodi, relativamente ad Israele?

(Tratto dal libro di Fasanella e Priore: Intrigo internazionale, Chiarelettere, Milano, 2010)


Nel suo libro intitolato Intrigo internazionale, Priore a proposito dei due piloti delle Frecce tricolori, Naldini e Nutarelli - morti nel disastro di Ramstein in Germania il 28 agosto 1988 - che la sera del 27 giugno 1980 a bordo di un F104 biposto di stanza a Grosseto, avvistarono il DC9 Itavia, dice al giornalista Fasanella del berlusconiano Panorama, che “li aveva chiamati a testimoniare”. In quale veste? Com'era possibile questa circostanza, se il suddetto magistrato è stato incaricato della nota indagine giudiziaria soltanto il 23 luglio 1990? Priore ha mentito o era in uno stato confusionale visto che questa storiella incredibile ha seguitato a raccontarla in giro per l'Italia?




Il giudice istruttore Rosario Priore, nel 2000 si è rifiutato di rispondere ai seguenti 12 quesiti a lui indirizzati dal presidente della Commissione parlamentare stragi. Perché?

QUESITO N. 1

Le ultime perizie, d'ufficio e di parte civile, annesse alla sentenza-ordinanza, rese note, dietro richiesta della Presidenza, a questa Commissione soltanto dopo la deposizione della medesima: quali elementi nuovi apportano rispetto alle perizie precedenti? Consolidano, o meno, gli elementi di certezza relativi alle ipotesi di caduta del velivolo, già emersi dalle perizie precedenti? Perchè sono state richieste a tecnici d'ufficio e di parte civile che già si erano dimostrati specificamente orientati a favore dell'ipotesi della «battaglia aerea»? Non sarebbe stato meglio, in termini di attendibilità dei risultati, rivolgersi ad altri tecnici, scevri di qualsivoglia preconcetto o difesa di ipotesi già sostenute, la cui indagine sarebbe di certo durata più a lungo, ma - considerato anche il ventennio di indagini trascorse - avrebbe certamente garantito un più elevato livello di obiettività e di attendibilità? In particolare, tenuto conto dell'insieme delle perizie - innumerevoli invero - disposte nel tempo dalla A.G. e da Ella stessa, quale è stato il motivo per doverne disporre di ulteriori e conclusive oltre il termine ex lege della azione inquirente?

QUESITO N. 2

Nella lunghissima sentenza-ordinanza non appaiono chiari tutti gli elementi di tempo e di spazio, nonchè il ruolo sostenuto da ciascuna delle tracce radar considerate valide, indipendentemente dalla nazionalità dei protagonisti della «battaglia aerea», nè si evince quale possa eventualmente essere stato lo svolgimento di detta «battaglia», ipotizzata in collegamento alle suddette tracce. In considerazione del fatto, unanimemente convenuto, dell'esclusione, pressochè certa, che la causa dell'abbattimento del DC-9 Itavia possa essere stata un missile o della derivata ipotesi che lo stesso possa essere precipitato per effetto di una «near-collision», può darci qualche elemento più puntuale circa lo svolgimento della citata «battaglia», di cui nessun radar della catena Nadge ha avuto sentore? Tenuto, peraltro, in considerazione il fatto che nessun velivolo al mondo - per quanto è dato di conoscere - risulta finora precipitato per effetto di una «near-collision» (altrimenti questa Commissione vorrebbe essere messa a conoscenza dei casi occorsi), come giustificano i periti che proprio l'I-TIGI dell'Itavia sia incorso in questa traumatica circostanza?

QUESITO N. 3

In relazione alla vicenda del MIG-23, perchè nella sentenza-ordinanza non vengono citati gli atti conclusivi emanati dalla Magistratura giudicante di Crotone che, con dovizia di chiare e precise argomentazioni, fissano la data della morte del pilota del caccia-bombardiere al 18 luglio 1980 e rivolgono pesantissime censure all'operato ed alle dichiarazioni rilasciate dai periti professori E. Rondanelli ed A. Zurlo dopo aver depositato la loro relazione peritale?

QUESITO N. 4

Ella esprime il convincimento, sia pure non provato, che il livello nazionale o NATO, superiore a quello di Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica militare, sia stato consapevole o, comunque, coinvolto nei supposti depistaggi su Ustica. A parte il fatto che non esisteva un livello NATO superiore a quello di Capo di Stato Maggiore di Forza Armata Italiana (così nel 1980), mentre ora tale livello è identificato nella carica del Capo di Stato Maggiore della Difesa, un riferimento al livello superiore nazionale non può intendersi configurabile che in quello governativo. Come spiega, allora, l'accusa rivolta ai generali dell'Aeronautica di aver impedito al Governo lo svolgimento delle sue attribuzioni se lo stesso governo risultava l'emanatore di un ordine cui i militari avrebbero obbedito? Può spiegare questa contraddizione?

QUESITO N. 5

Nella sentenza-ordinanza si afferma che la Commissione «Misiti» si è «spaccata» nelle conclusioni, mentre - viceversa - gli 11 membri della medesima hanno sottoscritto che la causa più probabile della caduta del DC-9 I-TIGI dell'Itavia è da attribuire ad «esplosione interna». Come spiega questa sua affermazione?

QUESITO N. 6

Le risposte alle rogatorie internazionali rivolte reiteratamente ai vari paesi europei alleati ed agli USA sono state ritenute tardive ed insoddisfacenti, per la volontà dei relativi governi di mantenere celate le loro responsabilità in ordine alla caduta del DC-9 ITAVIA. Questo livello di insoddisfazione potrebbe anche derivare dalla oggettiva difficoltà di reperire - a notevole distanza di tempo dal disastro - elementi utili, soprattutto dopo aver dichiarato - subito e drasticamente - di non aver alcuna responsabilità diretta od indiretta nel medesimo. Ritiene, nel merito, che si possa rilevare una oggettiva responsabilità della magistratura italiana, nel non aver posto in essere, tempestivamente, dette rogatorie?

QUESITO N. 7

Dalla sentenza-ordinanza si evince -senza ombra di dubbio - che lo SMA ed una consistente parte della Aeronautica, lo SME, lo SMM, l'Arma dei Carabinieri, la Polizia di Stato, la Guardia di Finanza, il SISMI, il SISDE ed il Gabinetto del Ministro della Difesa, hanno tutti operato - fino ai massimi livelli - come una consorteria finalizzata a coprire la verità. Se tutto ciò risultasse rispondente al vero, si chiede: perchè solo i vertici dell'A.M. sono stati prima indiziati e quindi incriminati? Perchè, in particolare, i vertici dell'Arma dei Carabinieri e del SISMI, che pur dovevano - secondo le sue conclusioni - aver concorso a questa omertosa congiura, non sono stati neppure indiziati? se un disegno omertoso e depistante di tali proporzioni, che vedeva coinvolti gangli sensibilissimi delle istituzioni, poteva essere posto in essere, per coprire una sciocca quanto incomprensibile fedeltà dell'Aeronautica alla NATO, non avrebbe dovuto avere, piuttosto e più verosimilmente, una regia a livello politico che avrebbe potuto necessariamente coinvolgere le massime cariche dello Stato e non pochi Ministri della Repubblica? Se i vertici dell'Aeronautica, oggi rinviati a giudizio per attentato contro gli Organi Costituzionali, avessero ricevuto dal livello politico direttive di tal tipo, perchè oggi dovrebbero tacerle, visto che sull'ara sacrificale sono rimasti solo loro?

QUESITO N. 8

Da una prima lettura della sentenza-ordinanza, non pare emergere una sola specifica prova di atteggiamenti criminali da parte dei soggetti inquisiti o semplicemente ascoltati. Emergono piuttosto vuoti di memoria, contraddizioni in dichiarazioni rilasciate a distanza di anni dai fatti, a volte stupidità e tentennamenti. Si chiede, quindi: non ritiene che la magistratura - l'unica che non viene mai chiamata in causa e che rimane estranea ad ogni responsabilità - abbia, invece, avuto pesanti responsabilità, non ponendo in essere, con la necessaria immediatezza, tutti gli atti dovuti, atti che si sono esauriti - per quanto attiene alle sole attività istruttorie soltanto dopo ben 19 anni e qualche mese dalla tragedia?

QUESITO N. 9

Sempre da una prima lettura della sentenza-ordinanza, in ordine alla oggettività e consistenza dei fatti e delle situazioni direttamente od indirettamente connesse con il disastro di Ustica, non ritiene che sia stato sistematicamente concesso il primo piano più alle deduzioni costruite sui «ma», sui «forse», sui «non ricordo» ed in particolare sulle registrazioni delle comunicazioni telefoniche tra gli operatori della difesa aerea e del controllo del traffico aereo, relegando in secondo piano - per usare un eufemismo - i risultati ben più concreti e provati delle analisi peritali d'ufficio, da Ella stessa disposte e raccolte?

QUESITO N. 10

La sentenza-ordinanza indica, fra gli elementi da tenere comunque presenti ai fini di una valutazione generale dei fatti, quelli relativi alle «brillanti» carriere ed ai trasferimenti «per premio» della quasi totalità dei coinvolti. La gravissima illazione ipotizza provvedimenti compensativi per atti illeciti che presuppongono la correità di chi presiedeva all'adozione dei provvedimenti stessi. Poichè la sanzione della maggior parte dei provvedimenti citati costituisce competenza del Ministro della difesa - quando non del governo - si chiede se siano state sentite le Autorità politiche interessate. In caso affermativo, a quale titolo?

QUESITO N. 11

Le perizie d'ufficio e le consulenze delle parti civili, trasmesse, a questa Commissione su richiesta della Presidenza, e depositate dopo che i Pubblici Ministeri avevano depositato la loro requisitoria, rappresentano, per la sua decisione, dei solidi punti di riferimento, visto che più volte Lei, senza mezzi termini, scrive che le «argomentazioni» svolte in queste relazioni «appaiono convincenti, penetranti e più dettagliate» di tutte quante le considerazioni svolte dai periti o dai consulenti nelle relazioni predisposte prima di queste ultime. Ora, a parte che la Commissione ha potuto esaminare queste relazioni soltanto perchè la Presidenza le ha richieste, e soltanto quando già il suo provvedimento era stato depositato, a voler tralasciare qualsiasi sterile polemica sul punto, tenuto conto di quanto detto in prima battuta, e cioè che le conclusioni alle quali Lei è pervenuto si basano essenzialmente proprio su queste «ultime» perizie o consulenze, la domanda che viene spontanea porLe è: «cosa dicono di "nuovo" queste perizie?»; ma ancora, mi consenta, l'altra domanda che non Le si può non fare «cosa, e cioè quali sono gli elementi che queste "ultime" perizie hanno potuto prendere in considerazione per giungere alle conclusioni che oggi, tutti conosciamo?». In altre parole nel predisporre le ultime perizie e/o consulenze gli «esperti» hanno avuto la possibilità di utilizzare elementi, o meglio dati tecnici, nuovi, che prima non erano disponibili? Oppure le ultime perizie e/o consulenze propongono una «nuova» lettura di dati da sempre disponibili? Per altro, se la risposta fosse che le «ultime» perizie e/o consulenze non hanno fatto che prospettare una «nuova» e diversa lettura di dati «vecchi», può chiarire come è possibile che a questa lettura si sia giunti soltanto 19 anni dopo l'incidente e, comunque, soltanto da «ultimo»? Inoltre, visto che queste ultime perizie e/o consulenze prospettano tesi del tutto, o anche in parte, nuove rispetto a quelle perorate dalle molteplici perizie e consulenze che sono state eseguite negli ultimi lustri, viene da chiedersi come possa Lei, che è sempre stato così attento e scrupoloso, non aver disposto degli «approfondimenti», delle «indagini» specifiche e cioè delle ulteriori perizie volte a stabilire se quanto sostenuto dai periti e dai consulenti nelle «ultime» perizie e consulenze sia «scientificamente» esatto, plausibile o anche soltanto possibile?

QUESITO N. 12

Ci sono due punti che appaiono per alcuni versi incomprensibili. Il primo attiene l'archiviazione per il delitto di strage, il secondo la dichiarazione di non doversi procedere per prescrizione per la maggior parte degli imputati accusati di falsa testimonianza. Ora, per quanto concerne il primo di questi punti, e cioè la richiesta di archiviazione per il delitto di strage, ciò che non è chiaro, è come si possa da un lato dare per «certo» che vi sia stata una «battaglia aerea» e dall'altro ammettere che di questa battaglia non si potrà mai sapere nè come si sia svolta esattamente, nè tanto meno chi vi abbia partecipato. Per altro, Lei sostiene che ci sarebbe stata una battaglia, ma non precisa quali tracce debbano considerarsi «utili» al fine di stabilire quale ruolo abbiano avuto coloro che hanno partecipato a questa battaglia, e poi soprattutto non spiega come sia possibile che nessuno dei radar della catena Nadge abbia registrato o «visto» questa battaglia. Ma ancora, come può condividere la tesi della quasi collisione se l'unico dato certo fino ad oggi - è proprio che una quasi collisione non ha mai non soltanto fatto precipitare un aereo, ma neppure cagionato danni gravi ed irreparabili, tanto più che in questo caso la quasi collisione avrebbe «disintegrato» il DC-9 ITAVIA. Per sostenere un'accusa grave, quale quella della quale si sta discutendo, non basta la logica, servono dati che abbiano un qualche riscontro sul piano scientifico e questi mancano. Per quanto attiene, poi, il secondo degli aspetti, e cioè la dichiarazione di non doversi procedere per prescrizione per la maggior parte degli imputati accusati di falsa testimonianza, non è dato comprendere come possa un magistrato come Lei non essersi reso conto che questi reati non sarebbero mai stati perseguiti se fosse maturata la prescrizione. I reati sono stati commessi dinanzi a Lei e Lei sapeva bene in quanto si sarebbero prescritti. Perchè non ha fatto in modo che questo non accadesse? Come è possibile che Lei, che nella sua sentenza-ordinanza attribuisce la responsabilità  di quanto accaduto a tutti coloro che hanno mentito ai magistrati, abbia deciso di mandare «assolti» la maggior parte dei colpevoli?


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