4.4.23

CIELO DI GUERRA!

 


 

Dedicato ai miopi negazionisti ad oltranza, prezzolati, venduti o banalmente covidioti. Il sottostante articolo tratto dal Corriere della Sera del 14 settembre 1997, porta all’attenzione dei lettori il folle progetto di Edward Teller (famigerato scienziato ungherese), successivamente mandato in onda. Esso venne presentato nell'estate 1997, ad una conferenza tenuta presso il Centro Ettore Majorana di Erice, e intendeva affrontare i problemi dell’effetto serra. Nel 2001 a Genova, durante la mattanza dei pacifisti in cui fu ucciso il giovane Carlo Giuliani, Silvio Berlusconi e G.W. Bush siglarono un accordo segreto sulla sperimentazione climatica in violato della Convenzione Enmod dell'ONU (ratificata dalla legge italiana 962 del 1980), mai ratificato dal Parlamento italiano e giammai portato all'attenzione della popolazione italiana. Le scie di guerra alleate solcano sistematicamente i cieli dell'Europa, compresa l'Italia dall'anno 2002. 

 

«Sparare in cielo uno scudo antiradiazione... Uno sconcertante progetto del celebre scienziato Edward Teller per affrontare i problemi dell’effetto serra Sparare in cielo uno scudo antiradiazione... L’ingegneria planetaria, cioe’ la possibilita’, da parte dell’uomo, di modificare a proprio vantaggio i grandi sistemi geologici e geofisici della Terra, e’ una delle chimere della fantascienza.

Al Seminario sulle “Emergenze Planetarie”, che si e’ svolto presso il Centro Ettore Majorana di Erice, questa chimera e’ diventata un progetto scientifico: “I cambiamenti climatici, provocati dall’uomo o da cause naturali, possono essere scongiurati da meccanismi artificiali di regolazione della radiazione solare”. Quali? C’e’ l’imbarazzo della scelta: prodotti chimici, metalli e cristalli, da immettere in stratosfera o in orbita terrestre, sotto forma di minute particelle.

A sottoscrivere queste singolari affermazioni e’ Edward Teller, uno scienziato di indiscussa genialita’, anche se si e’ spesso attirato severe critiche per la sua adesione a programmi di ricerca scientifica e tecnologica finalizzati alla produzione di nuove armi.

Membro del Manhattan Project che porto’ alla realizzazione della prima bomba atomica durante la Seconda guerra mondiale, padre della bomba H sperimentata negli anni ’50, piu’ recentemente fra i maggiori supporter dello scudo stellare, Teller doveva intervenire personalmente al seminario di Erice, come fa puntualmente da diversi anni, per presentare il suo grandioso progetto di ingegneria planetaria dal titolo esplicito: “Effetto serra e glaciazioni. Prospettive per un meccanismo di regolazione dei cambiamenti globali su basi fisiche”.

Gli acciacchi della sua tarda eta’ (compira’ 90 anni a gennaio prossimo) glielo hanno impedito: al suo posto ha parlato il suo allievo Lowell Wood, che e’ il secondo firmatario del progetto.

Secondo Teller e Wood i tempi sono maturi per sperimentare una serie di “scatterers”, ossia di dispositivi per la diffusione della radiazione solare, che possono essere impiegati per modulare, a piacimento, le temperature medie globali. “Da piu’ parti viene suggerito che per prevenire il surriscaldamento globale, dovuto alle emissioni di gas serra nell’atmosfera da parte dell’uomo, si debba ricorrere a riduzioni dei consumi energetici concordate su basi internazionali. Tali limitazioni comportano un impatto economico stimato in 100 miliardi di dollari all’anno.

Ebbene noi, a costi inferiori alla centesima parte di questa cifra, suggeriamo l’impiego di scatterers che rimandino indietro nello spazio circa l’uno per cento della radiazione solare che oggi arriva sulla Terra: tanto quanto basterebbe per scongiurare il surriscaldamento globale. D’altra parte quando, come ci si aspetta, arrivera’ una delle cicliche ere glaciali, un analogo tipo di scatterers potrebbe essere impiegato per impedire l’uscita di quel tre per cento della radiazione termica terrestre necessario per mantenere le nostre temperature medie ottimali e evitare che il nostro pianeta precipiti nel gelo delle glaciazioni”.

Gli scatterers di cui Teller e Wood propongono la rapida sperimentazione sono di diversi tipi e dovrebbero essere collocati in diversi luoghi dentro o fuori il pianeta, al fine di verificarne la funzionalita’ e l’impatto ambientale.

 Eccoli in ordine crescente di efficienza nella diffusione della radiazione solare.

1) Spray di ossidi di zolfo (SO2 o SO3) da disperdere in stratosfera emulando un’emissione simile a quella prodotta dal vulcano filippino Pinatubo;

2) particelle di alluminio allo stato cristallino (Al2O3) da immettere in stratosfera attraverso i getti di missili;

3) minuscole pagliette di metalli a elevata conducibilita’ da distribuire o in stratosfera oppure in orbita terrestre;

4) palloncini volanti ricoperti di un sottile film metallico, del tutto simili a quelli usati per gioco dai bambini, da liberare dal suolo fino alla stratosfera;

5) particelle submicroscopiche di perfluoroidrocarburi con capacita’ di diffondere la radiazione solare per risonanza, da collocare in stratosfera.

 Assicurano Teller e Wood, che nel caso della collocazione stratosferica, sarebbe possibile variare la quantita’ degli scatterers anche in funzione della latitudine, in modo da creare una serie di bande parallele all’equatore e arrivare cosi’ a una “regolazione fine” della radiazione solare a seconda delle esigenze.

Quanto alla massa totale del materiale necessario per ottenere gli effetti desiderati, essa varia dai milioni di tonnellate (caso degli scatterers meno efficienti) alle migliaia di tonnellate (scatterers piu’ efficienti).

Cio’ che ha piu’ colpito la platea di Erice non e’ tanto l’eccesso di innovazione e di stravaganza del progetto (gli scienziati americani ci hanno abituato a delle fascinose fughe in avanti), quanto la totale mancanza di sensibilita’ ambientale che lo contraddistingue. Risolvere l’effetto serra nei termini proposti da Teller significa rimuovere del tutto la questione degli sprechi e dell’inefficienza energetica, a danno totale del pianeta che si afferma di voler salvare».

Riferimenti:

https://rense.com/general18/scatteringEdTellerwithnotes.pdf

http://archiviostorico.corriere.it/1997/settembre/14/Sparare_cielo_uno_scudo_antiradiazione_co_0_97091413819.shtml

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=teller

https://www.nytimes.com/1972/07/03/archives/rainmaking-is-used-as-weapon-by-us-cloudseeding-in-indochina-is.html?sq=rainmaking+vietnam&scp=4&st=p

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=Marche

https://apps.dtic.mil/sti/pdfs/ADA392587.pdf

https://rense.com/general18/scatteringEdTellerwithnotes.pdf

 https://treaties.un.org/Pages/ViewDetails.aspx?src=IND&mtdsg_no=XXVI-1&chapter=26&lang=en



 United Nations, Report of the Conference of the Committee on Disarmament, Volume I, General Assembly Official records: Thirty-first session, Supplement No. 27 (A/31/27), New York, 1976, pp. 91, 92.

Gianni Lannes, Il grande fratello. Strategie del dominio, Draco edizioni, Modena, 2012.

Gianni Lannes, Terra muta, Luigi Pellegrini editore, Cosenza, 2013.



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