21.1.20

ITALIA: SCHIAVITU' DI PASSAGGIO INTERNAZIONALE DEL GAS!



di Gianni Lannes


Italia ridotta ad una servitù di passaggio, grazie ai politicanti italidioti di sinistra, destra e centro. Povera Italia: hanno vinto le ragioni del profitto e della guerra mascherata da missioni di "pace" per accaparrarsi gli idrocarburi? Comunque si fa di tutto per devastare a più non posso questa terra delle meraviglie.






Nonostante l'evidente danno ambientale irreversibile allo Stivale, in Particolare in Puglia (prima nella Daunia con lo sfruttamento Eni da mezzo secolo dei giacimenti di metano con il beneplacito dei governi nazionali e l'avallo dei governatori Fitto, Vendola ed Emiliano, ora nel Salento con le servitù di attraversamento) ed il processo imminente (prima udienza a Lecce l'8 maggio 2020), nonostante le promesse menzognere del movimento 5 stelle ai massimi livelli dirigenziali, nonostante le pacifiche proteste popolari dei salentini, il gasdotto internazionale che non servirà all'approvvigionamento energetico del nostro Paese, ma porterà il gas in Europa per pura speculazione economica; si farà, anzi si faranno. I tracciati, infatti, attualmente autorizzati dallo Stato italiano, in barba alle normative di protezione ambientale, sono già due: TAP con approdo a Melendugno ed Eastmed (targato Israele) ad Otranto. Insomma, il peggio deve ancora piombare addosso al belpaese. Non sarà sacrificata per interessi speculativi soltanto il Salento e la Puglia, ma anche la dorsale appenninica solcato da numerosi centri abitati e boschi nonché “aree protette” solo sulla carta velina, e senza tener conto del noto rischio sismico ed idrogeologico.



«Assenza di autorizzazioni ambientali, idrogeologiche, paesaggistiche ed edilizie». La Procura della repubblica di Lecce ha accorpata i due filoni relativi all’espianto degli ulivi e all’inquinamento della falda acquifera con metalli pesanti. 

 

Ciò che ora preoccupa principalmente è il proseguimento del gasdotto lungo la Penisola. Il gas che attraverserà il metanodotto non serve al fabbisogno del Paese ma alle operazioni commerciali private dell'Eni sul mercato internazionale degli idrocarburi. In sostanza, con il beneplacito del governo Conte (1&2) si scaricano i costi di un’infrastruttura inutile e dannosa sulle bollette di tutti gli italiani e tutti i rischi e i danni sulle comunità locali. Non è tutto al peggio: incombe anche il prossimo gasdotto dello Stato ormai totalitario di Israele (dotato di un arsenale nucleare), protetto da Washington.


L'immenso giacimento di idrocarburi nascosto sotto i fondali del Mediterraneo (Tamar e Leviathan: 3.688 miliardi di metri cubi di gas naturale) orientale sta diventando proprietà privata della nazione sionista che avanza pretese egemoniche su tutto il Mediterraneo. I giacimenti Tamar e Leviathan, risultano situati lungo una striscia sottomarina che parte dalla Libia, toccando Egitto, Israele, Libano, Siria, Cipro, Grecia, Turchia ed infine Italia, non sovrana né indipendente, anzi telecomandata dall'estero.

Riferimenti:

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=tap 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=israele 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=gasdotti 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2017/04/daunia-la-rapina-mafiosa-del-metano.html 

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=Daunia%2Bgas