di Gianni Lannes
Parola d'ordine: dietrofront dopo il folgorante incontro - 8 mesi fa - con l'ambasciatore a stelle e strisce Lewis Eisenberg. Ma non era forse Luigi Di Maio che nel giugno 2013 su Facebook
aveva scritto testualmente:
«L’F35
non è nient’altro che un costosissimo e ipocrita Reddito di Cittadinanza:
compriamo aerei inutili perché una parte dei componenti venga prodotto negli
stabilimenti italiani per dare lavoro a fabbriche sull’orlo del baratro?».
Per non dire del Di Battista. Comunque, l’atomico dilemma è stato risolto da Angelo Tofalo.
Dopo TAP, TAV ed Ilva a Taranto, ecco un’altra
onorevole retromarcia grillina.
«M5S è da sempre contrario ai caccia F35, ma si
tratta di un programma partito nel 1998 e sarebbe irresponsabile interromperlo ora.
F-35: l'Italia ha bisogno di difendere i confini aerei»:
dichiarazione del pentastelluto Angelo Tofalo (Ansa, 16 ottobre 2018), sottosegretario pro tempore alla Difesa. Peccato che tecnicamente l’F35 è portato a fare la guerra e non a difendere il territorio nazionale italiano. Peraltro, ogni giorno l'Italia dilapida circa 100 milioni di euro in spese militari (fonte: Sipri e Ragioneria Generale dello Stato). Quante scuole pubbliche si potrebbero risanare con tutto questo denaro pubblico sperperato per ubbidire a Washington?
dichiarazione del pentastelluto Angelo Tofalo (Ansa, 16 ottobre 2018), sottosegretario pro tempore alla Difesa. Peccato che tecnicamente l’F35 è portato a fare la guerra e non a difendere il territorio nazionale italiano. Peraltro, ogni giorno l'Italia dilapida circa 100 milioni di euro in spese militari (fonte: Sipri e Ragioneria Generale dello Stato). Quante scuole pubbliche si potrebbero risanare con tutto questo denaro pubblico sperperato per ubbidire a Washington?
Dopo mimetica e mitraglia, la visita allo stabilimento bellico di Cameri, alla Difesa, per dire, ora c'è un tizio M5s che ha portato in giro trafficanti d'armi e golpisti e poi si è lanciato col paracadute. Non ci resta che sperare che voglia anche pilotare un cacciabombardiere a capacità nucleare F35, magari uno dei due prototipi in fase sperimentale già schierati all’aeroporto militare di Amendola, ed attualmente impegnati fino al 14 dicembre nell’esercitazione NATO Flying Course. Un’ora di volo del cacciabombardiere F35 costa in media 50 mila dollari.
Al contempo il ministro bellico Elisabetta Trenta
(targata pure 5 stelle) usa la sua pagina Facebook privata per impostare quella
che sarà la linea ufficiale dei pentastellati. Ha scritto infatti in un post
dell’11 ottobre scorso che, mentre lei sta lavorando a una soluzione per il
programma F-35, scopre che il Partito democratico ha impegnato i soldi per i
lotti 13 e 14. Il che non è assolutamente vero. A tutti gli effetti, prove documentali
alla mano, non esiste un contratto per l’acquisto da parte dell’Italia di 90
F-35 per la semplice ragione che l’aereo è tecnicamente ancora in fase di
sviluppo. Lockheed si è inventata, assieme al governo USA, il “concurrent development and production”,
vale a dire l’aereo viene prodotto mentre è ancora in sviluppo. In sostanza gli
F-35 si comprano a lotti, due o tre alla volta, in attesa del via libera
finale. Tutti i velivoli acquistati finora, non solo quelli italiani, sono dei
prototipi che dovranno essere ad un certo punto rimandati in fabbrica per
essere portati allo standard finale. Un’operazione in passato denunciata anche
da alcuni atti parlamentari dei 5 stelle con la mozione numero 1-00577 del 24
settembre 2014, anche a firma dello stesso Tofalo, nonché l’interrogazione a
risposta in commissione 5/08584 del 4
maggio 2016, anch’essa sottoscritta da Angelo Tofalo, e che all’Italia potrebbe
costare 40 milioni di euro a velivolo, ovvero un mezzo miliardo di dollari di
costi aggiuntivi per quelli finora consegnati.
La ministra Trenta ha pubblicato in rete un post in
cui fa riferimento ad un contratto pubblicato il 25 aprile 2018 dal Dipartimento
della difesa statunitense riguardante l’acquisto di low-rate initial production of long lead materials, parts, components
per gli aerei dei lotti 13 e 14 destinati all’Italia. In totale sono 10 milioni
di dollari per avviare la produzione di quelle parti che richiedono tempi di
lavorazione molto lunghi (long lead)
e dunque vengono acquistate in anticipo. L’acquisto di queste parti non significa
che l’Italia abbia ordinato anche i relativi aerei. Per quelli ci vorranno
altri contratti. Per il momento ci siamo impegnati solo con 10 milioni di
dollari. Se governo gialloverde decidesse di rinunciare ad altri F-35, perderemmo
10 milioni ma eviteremmo di pagare circa una ventina di miliardi di euro nei
prossimi anni.
Flying
Course
Grandi manovre militari alleate nei cieli della
provincia di Foggia. da qualche giorno c'è un andirivieni di aerei da guerra
sulle teste dell’ignara popolazione, il cui rombo minaccioso dei motori è stato
distintamente avvertito. A volare sono aerei militari, tra cui i famigerati
F35, impegnati in esercitazioni. Fino al 14 dicembre, infatti,
è in programma presso la base dell'aeronautica militare di Amendola il 4° Corso
di Volo (Flying Course) del Tactical Leadership Programme, un organismo
militare internazionale con sede in Spagna, ad Albacete, che raggruppa 10
nazioni (Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Italia, Paesi Bassi,
Spagna, Gran Bretagna e Stati Uniti) e rappresenta il punto di riferimento
della Nato per l'addestramento aero-tattico. I Fliyng Course, in particolare,
formano i comandanti di missione tramite uno specifico addestramento in
operazioni aeree complesse. In genere i corsi si tengono in Spagna presso la
sede di Albacete; tuttavia la grossa novità di questo appuntamento è che nel
corso delle esercitazioni saranno utilizzati per la prima volta gli F35 in
dotazione all'aeronautica militare italiana, di stanza ad Amendola. L'aeroporto
a pochi chilometri da Foggia rappresenta, infatti, ad oggi l'unica base
logistica per gli aerei di 5^ generazione. Si tratterà di una sorta di prova
del fuoco per i Joint Strike Fighter come vengono chiamati gli F35 prodotti
dall'americana Lockheed Martin. Il percorso di produzione e sviluppo è stato
infatti costellato da incidenti e contrattempi. Negli ultimi rapporti annuali
resi dal Dipartimento della difesa americano al Pentagono e al Congresso, sono
stati numerosi i dubbi sollevati sull'aereo per numerosi difetti riscontrati:
dai software di bordo definiti dai piloti “inutilizzabili e pericolosi” alla
visuale ristretta fino alle vibrazioni eccessive del cannoncino che fa fuoco.
L'Italia ne ha già a disposizione 11 dei 26 formalmente acquistati. Il
programma prevede in tutto l'acquisto di 90 aerei per un costo finale che si
aggira tra i 15 e i 20 miliardi di euro. Il blocco dell'acquisto degli F35 era
stato uno dei cavalli di battaglia nella campagna elettorale dei Cinque Stelle.
Una volta al governo, tuttavia, l'approccio del ministero della difesa Trenta è
stato molto più soft: sarà valutato l'intero programma anche tenendo presente
dell'occupazione e dell'indotto derivante dalla produzione degli aerei nello
stabilimento di Cameri. E, così, le 'carrette dell'aria' come furono definiti
gli F35 dal Movimento per il disarmo, continuano a volare: proprio sui cieli della
Puglia.
riferimenti:
https://www.facebook.com/ElisabettaTrentaM5S/posts/277844076184861
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=f35
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=+Eisenberg
https://it-it.facebook.com/LuigiDiMaio/posts/lf35-%C3%A8-un-ipocrita-reddito-di-cittadinanzaoggi-si-discute-in-aula-la-mozione-sug/539774376059113/
https://www.repubblica.it/economia/2017/08/07/news/f35_allarme_di_corte_conti_costi_raddoppiati_ma_non_possiamo_uscire_-172579007/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P1-S1.8-T1
https://www.ilblogdellestelle.it/2017/08/e_anche_sugli_f35_aveva_ragione_il_movimento_5_stelle.html
Gianni Lannes, ITALIA USA E GETTA, Arianna editrice, Bologna, 2014.
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=f35
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=+Eisenberg
https://it-it.facebook.com/LuigiDiMaio/posts/lf35-%C3%A8-un-ipocrita-reddito-di-cittadinanzaoggi-si-discute-in-aula-la-mozione-sug/539774376059113/
https://www.repubblica.it/economia/2017/08/07/news/f35_allarme_di_corte_conti_costi_raddoppiati_ma_non_possiamo_uscire_-172579007/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P1-S1.8-T1
https://www.ilblogdellestelle.it/2017/08/e_anche_sugli_f35_aveva_ragione_il_movimento_5_stelle.html
Gianni Lannes, ITALIA USA E GETTA, Arianna editrice, Bologna, 2014.