29.9.23

AMMARAGGIO!

 


di Gianni Lannes

Il tronco di coda contenente la scatola nera del DC9 Itavia affondato fu recuperato non tra il 17 aprile 1988 e il 25 maggio 1988, secondo la deposizione alla commissione stragi dell'ingegner Lovaglio della francese IFREMER, bensì in data di gran lunga antecedente come ha confermato l'ufficiale dello Stato Civile Remo Govoni, con comunicazione in data 21 ottobre 1980, il telegramma 13891 della nave Carducci che avvista il troncone di coda in data 28 giugno 1980, l'articolo apparso sull'Osservatore Romano del 2 luglio 1980.

Il troncone di coda contiene il Data Flight Recorder. A proposito: chi lo ha sequestrato in tutti questi anni? Possibile che il giudice istruttore Rosario Priore non se ne sia avveduto? Chi ha manomesso la scatola nera e perché?

I tracciati radar non manipolati attestano che la sera del 27 giugno 1980, il volo IH 870 ha compiuto una manovra d'ammaraggio e così alcune perizie tecniche.

La chiazza di carburante avio del DC9 Itavia fu avvistata da un elicottero della Marina Militare italiana alle 7:04 del 28 giugno 1980. Il velivolo affondato sott'acqua, era ancora ben visibile dall'aereo militare Atlantic Breguet del 30° Stormo. Non risulta che alcun organo inquirente abbia dato seguito tempestivamente a questa cruciale testimonianza, in particolare quella del comandante dell'aereo, Sergio Bonifacio.

È importante rilevare che l'avvistamento di chiazze oleose del DC9 avviene alle 7:04 con coordinate 39 39' N, 12 55' E, e quindi all'indietro verso Est rispetto alla rotta del DC9, dell'ultimo rilevamento della torre di Ciampino (39 20' N, 13 10' E) delle ore 21.

Nella lista delle 39 salme ufficialmente recuperate, in realtà 42, più diversi parti umane,
figurano 18 donne, 9 bambini di età compresa tra gli 8 mesi e i 13 anni, 7 persone ferite, tra le quali il carabiniere Giuseppe Cammarata con piede destro troncato e manica di camicia strappata attorno al ginocchio a mò di laccio emostatico; inoltre uno dei corpi recuperati è quello di una signora che è stata trovata abbracciata al figlio di 8 mesi, fatto in totale contrasto con l'ipotesi di un'esplosione in volo e del conseguente impatto sul mare. Nella lista ufficiale delle 42 salme non recuperate figurano invece 29 uomini e tre nuclei familiari. La singolarità di questa distribuzione delle salme recuperate è agevolmente interpretabile in coerenza con l'avvistamento dell'Atlantic Breguet di cui al punto precedente, se si ritiene che il DC9 sia ammarato e che i passeggeri fossero stati disposti in ordine di uscita: prima donne, bambini e feriti, dopo uomini o nuclei di persone che non vogliono separarsi. Tutti i corpi recuperati non avevano scarpe. Perché non furono effettuate le autopsie a tutte le salme, ma solo a 7? Poteva venir fuori che erano morti per annegamento e dunque potevano essere salvati, grazie a tempestivi soccorsi?

Nell'ipotesi di ammaraggio è opportuno chiedersi come mai la nave Carducci avvisti, due ore e mezzo dopo l'Atlantic Breguet, il solo troncone di coda del DC9 in posizione 39 31'N, 13 13' E. La domanda potrebbe essere utilmente rivolta alcomandante della nave Bucaneer e forse al pilota dell'elicottero SH3D Maristaeli o altro velivolo in volo quella mattina, che potrebbe aver visto la nave Bucaneer sostenere il DC9 ammarato. Sul perché il solo troncone di coda, potrebbe essere chiesto al sottomarino francese Dyane presente nella zona per "esercitazioni" e avvistato anch'esso dall'Atlantic Breguet, ma anche alla corvetta francese Drogou e alla portaerei francese Clemenceau, presenti anche esse nel Tirreno per manovre interalleate.

(pagina tratta da: 

(pagina tratta da: Giovanni Fasanella, Rosario Priore, intrigo internazionale, Chiarelettere, Milano, 2010)


Informazioni sull'ammaraggio del DC9 non possono più essere chieste ai capitani Nutarelli e Naldini, valenti piloti dell'Arma azzurra, di stanza allora all'aeroporto militare di Grosseto, deceduti nell'incidente di Ramstein il 28 agosto 1988 (l'esibizione della pattuglia tricolore), pochi giorni prima di presentarsi al giudice istruttore Vittorio Bucarelli che li avrebbe dovuti interrogare sul volo della sera del 27 giugno 1980. Da Grosseto però si erano levati alla stessa ora di quel giorno tre caccia. E' stato mai rintracciato e interrogato il terzo pilota militare degli F-104? E perché mai, nel suo libro Intrigo internazionale (firmato con il giornalista di Panorama Giovanni Fasanella), il magistrato Rosario Priore, forse in preda ad un'evidente amnesia o in balìa della confusione, dichiara il suo programmato interrogatorio agli ufficiali  Naldini e Nutarelli, quando invece sarà designato al ruolo di giudice istruttore - relativamente alla strage di Ustica - soltanto il 23 luglio 1990?

L'ammaraggio del DC9 (dimostrato da uno studio dell'Università Federico II di Napoli), che pure non è ipotesi nuova, ma era già emerso in alcune perizie giudiziarie, raccorderebbe una serie di dati e di altre ipotesi. Comunque, perché i governi italiani italiani non hanno mai risposto ad atti parlamentari (interrogazioni e interpellanze) che evidenziavano l'ammaraggio del DC9 Itavia?

Se si dà per buona o scontata la teoria istituzionale (e giudiziaria o depistatoria) che ha a vedere con un attentato al leader libico Gheddafi in volo da Tripoli con destinazione Varsavia sull'aerovia "Ambra 13": un MIG 23 si leverebbe in volo da Grosseto per mettersi sotto la pancia del DC9, che è stato fatto partire da Bologna con circa 20 minuti di ritardo ulteriore (oltre due ore in totale rispetto alla tabella di marcia), per non essere avvistato dai radar e abbattere, poco a Sud di Ponza l'aereo di Gheddafi; Gheddafi, avvertito dal generale Santovito (capo del Sismi), cambia rotta e comanda la rappresaglia a due MIG libici in addestramento segreto a Muravera (Sardegna); il MIG sotto la pancia del DC9 nel tentativo di sottrarsi all'attacco dei MIG libici danneggia irrimediabilmente il carrello del DC9; il DC9 viene guidato all'ammaraggio in posizione controvento, a nord del punto dell'incidente, probabilmente vicino alla nave Bucaneer.

Informazioni preziose si avrebbero dalle testimonianze, dalle foto e dalle riprese effettuate dai velivoli in volo nell'area fin dalle prime ore del 28 giugno 1980, incluse le riprese effettuate per la RAI a bordo di un elicottero della Marina Militare decollato da Pratica di Mare la mattina del 28 giugno 1980 che - sembra strano - siano disponibili solo a partire dal primo affiorare delle salme.

Un apporto decisivo per la ricostruzione degli eventi si avrebbe poi dalla sede militare operativa in cui pervengono tutte le informazioni relative all'area. Sono mai stati verificate tutte le testimonianze, i dati, gli elementi - alcuni dei quali omessi, altri trascurati, altri noti da tempo ma coperti da molteplici depistamenti - che configurano l'ipotesi dell'ammaraggio del DC9?

Insomma, tutte le informazioni dei centri operativi delle Forze Armate, dei servizi di sicurezza, della RAI, in particolare tutti i materiali di registrazione degli eventi, sono stati effettivamente messi a disposizione della magistratura inquirente e della commissione parlamentare competente?

Mediterranean Survey and Service


Perché i governi italiani da Cossiga alla meloni passando per per Prodi e Berlusconi, non hanno mai intrapreso – in sede diplomatica e Nato - un'azione tanto energica quanto doverosa per ottenere dai paesi coinvolti nelle esercitazioni spiegazioni e informazioni esaurienti nonché adeguate, e al livello della tragedia e a quello delle responsabilità, sulla attività dei mezzi da combattimento di quei paesi presenti nell'area per esercitazioni dalle 21 del 27 giugno alla mattina del 28 giugno; segnatamente, per quel che concerne la Francia, sulle azioni del sommergibile Dyane, della fregata Drogou e della portaerei Clemenceau? E' stata mai verificata compiutamente l'ipotesi che a bordo del DC9 dell'ITAVIA fossero state imbarcate (segretamente) delle cassette contenenti materiale fissile destinato ad un paese del Medio Oriente, situazione invisa ad Israele? Perché la Mediterranea Survey and Service ha scandagliato i fondali dove si era inabissato il relitto del DC9 Itavia nel corso dell'estate 1980, ben 7 anni prima dell'intervento della francese Ifremer, legata ai servizi segreti d'oltralpe (Sdece)? Adesso, a Giuliano Amato è tornata finalmente la vera memoria?

Riferimenti:

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2023/09/vittorio-veneto-al-largo-di-ustica-il.html

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=priore

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2023/09/quasi-missile-quasi-bomba-quasi.html#more

https://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=2/00877&ramo=C&leg=14

Nessun commento:

Posta un commento

Gradita firma degli utenti.