foto Gilan |
di Gianni Lannes
Omissione di soccorso. A Roma, nei crassi palazzi del potere eterodiretto dall'estero, dove bivaccano burocrati senza compassione che alimentano l'odio disumano, non hanno evitato la tragedia. Infatti, ben sapevano che quegli esseri umani in fuga dalla guerra e dalle persecuzioni, si stavano avvicinando alla riva della Calabria su un barcone sconquassato dai gelidi marosi. E lo Stato tricolore, ovvero un governo xenofobo, (alla voce soprattutto dell'inqualificabile Salvini) non ha teso una mano per salvarli ed accoglierli, causandone la morte.
Oltre le chiacchiere morte e la cinica retorica da politicanti covidioti, che si porta via il vento, il ministro Piantedosi e l'inquilina pro tempore di Palazzo Chigi, tale Giorgia Meloni, avrebbero dovuto almeno chiedere scusa in ginocchio a tutte quelle persone (piccole e grandi) che non hanno voluto salvare. Tra le vittime, inclusi i bambini, c'erano in prevalenza profughi afghani. Non dimentichiamo che l'Italia ha soggiornato per anni in Afghanistan - ossequiando Washington - sperperando denaro pubblico in armi per alimentare la guerra (in barba all'articolo 11 della Costituzione repubblicana italiana).
Riferimenti:
http://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2023/03/sciacallaggio-sui-migranti-annegati.html
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2019/01/mediterraneo-un-mare-di-sterminio.html
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=meloni
https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=salvini
Gianni Lannes, Il grande fratello. Strategie del dominio, Draco edizioni, Modena, 2012.
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