3.3.23

SICCITA' NEL BELPAESE!

 

foto Gilan

foto Gilan


di Gianni Lannes

Catastrofe in arrivo nell'ex giardino d'Europa. In Italia, soprattutto al Nord, la situazione dei fiumi e dei laghi è decisamente grave, in larga parte in sofferenza e sotto i livelli idrometrici medi. Sul lago di Garda ad esempio l'isola dei Conigli è raggiungibile a piedi e in generale secondo le indagini dell'Osservatorio Anbi, i grandi bacini naturali del Nord rimangono tutti sotto la media: il lago di Garda è riempito del 36 per cento e risulta 50 centimetri più basso rispetto alla media storica. Seguono a ruota il Lario (lago di Como) al 19.4 per cento di riempimento e il Sebino (Iseo) addirittura al 16.4 per cento. Anche nel cuore della Penisola, la situazione è drammatica: le sorgenti idriche del Gran Sasso, dopo essere state manomesse e inquinate dall'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare per decenni, sono a livelli di guardia e perfino il fiume Tirino ha perso la sua storica portata d'oro blu.





Mentre la guerra ambientale prosegue indisturbata in violazione della convenzione Enmod dell'ONU, ratificata dalla legge italiana 962 del 1980 con velivoli che solcano il cielo notte e giorno per alterare l'equilibrio atmosferico e di conseguenza avvelenare l'aria (progetto Teller). Non a caso, proprio l'Italia detiene il primato europeo di inquinamento dell'aria e morti umane premature ("Air Quality in Europe": report 2022).

E l'esecutivo telecomandato tricolore che fa? Il solito nulla. Il primo marzo 2023 il governo Meloni ha annunciato l'ennesimo inutile provvedimento: un decreto legge sull’emergenza siccità, un commissario straordinario con poteri esecutivi, una cabina di regia fra tutti i ministeri interessati e una campagna sull’uso responsabile dell’acqua.

Ormai è chiaro anche ai negazionisti ad oltranza che soprattutto il Nord Italia è afflitto da condizioni siccitose decisamente serie. Dal novembre del 2021 ad oggi infatti sono stati davvero pochi gli spunti piovosi significativi. Condizioni siccitose hanno penalizzato talora anche il Centro, e anche al Sud non mancano aree in deficit pluviometrico.

I livelli di molti fiumi sono quelli da piena estate, nonostante siamo agli inizi di marzo 2023, è in diversi casi la situazione è molto critica: tra tutti spicca il Po che è diffusamente sotto lo zero idrometrico, con un picco di ben -7.45 metri a Cremona, mentre a Torino il deficit idrico del grande fiume arriva al -70 per cento. Tra Piemonte e Lombardia in particolare le portate di fiumi sono anche peggiori rispetto alla situazione già anomala dell'anno scorso, con deficit anche di oltre il 70% per Tanaro e Sesia. In forte sofferenza, oltre a tutti i bacini piemontesi, pure Adda, Brembo, Adige e Piave.

Sulle Alpi c'è troppa poca neve, che non garantisce più il fondamentale serbatoio di approvvigionamento in vista della fusione primaverile-estiva. Anche in questo caso le nevicate importanti sono state poche e spesso seguite da temperature ben oltre la media che ne hanno accelerato il processo di fusione. Secondo i dati del Centro internazionale per il monitoraggio ambientale (Cima foundation), a livello italiano la presenza di neve risulta inferiore del 45 per cento rispetto alla media decennale 2011-2021: al Centrosud la neve in Appennino non è mancata, ma il successivo netto rialzo termico ha favorito una repentina fusione su gran parte dei settori. Manca metà della neve che dovrebbe esserci, come di fatto accadeva anche l'anno scorso. Al momento dunque il 2023 sta replicando l'anomalia del 2022 ma con ulteriore aggravio di avere alle spalle un anno tanto siccitoso.

Se anche in primavera non dovesse piovere in modo adeguato, si affronterebbe l'estate 2023 con forti criticità. Al di la del maggiore rischio idrogeologico indotto da un terreno più secco, saremmo a forte rischio approvvigionamento su vari livelli: agricolo (coltivazioni), energetico (centrali idroelettriche) e privato (uso d'acqua domestico). Già la scorsa estate è stato necessario adottare scelte di razionamento dell'acqua su diversi comuni del Nord Italia, ma quest'anno potrebbe essere peggio.

Inoltre, la rete idrica nazionale è in condizioni decisamente obsolete e logore su ampi tratti, con elevati sprechi d'acqua. Ad esempio, secondo i dati Istat, nel 2020 sono andati persi 41 metri cubi d'acqua ogni giorno per ogni chilometro di rete nei capoluoghi di provincia: in sostanza è stato perso ben il 36 per cento di acqua immessa in rete. Sempre secondo l'Istat al ritmo attuale per sostituire l'intera rete idrica ci vorrebbero circa 250 anni. Di fatto il 60 per cento degli acquedotti italiani ha più di 30 anni e il 25 per cento persino più di 50 anni.

Quando l'uomo in divisa e doppiopetto manomette il clima le conseguenze sono evidenti, come nel caso dell'Italia che in tempi apparentemente non sospetti, esattamente nel 1994, varò la legge 5 gennaio 1994, numero 36 (abrogata soltanto nel 2006 dal decreto legislativo 3 aprile 2006, numero 152, dall'articolo 175), che all'articolo 2, comma 2, recitava:

«Con decreto emanato, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, dal Ministro dell'ambiente, di concerto con il Ministro dei lavori pubblici, ai sensi dell'articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, è adottato il regolamento per la disciplina delle modificazioni artificiali della fase atmosferica del ciclo naturale dell'acqua».


Riferimenti:

Gianni Lannes, l'Italia trema, Edizioni Mondo Nuovo, Pescara, 2023.

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=962

https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:Legge:1980-11-29;962

https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1994/01/19/094G0049/sg

https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legislativo:2006-04-03;152

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=aria

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2023/02/gran-sasso-ditalia-perdere.html

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/2023/02/aria-inquinata-alberi-morti.html

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=aria

https://sulatestagiannilannes.blogspot.com/search?q=acqua

https://www.cimafoundation.org/en/news/snow-the-latest-data-from-s3m/

https://www.consorzioburana.it/servizi/notizie/notizie_fase02.aspx?ID=15124



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