di Gianni Lannes
Controllo totalitario e bullismo di Stato sgovernativo. In
Italia grazie alla neofascista Meloni (genuflessa in quel di Washington ai soliti padroni), d'ora
in poi i raduni di giovani saranno puniti più di un omicidio colposo. Chi
osa trasgredire queste nuove regole dove latita il buonsenso, addirittura rischia una condanna fino a sei anni di reclusione. Così, dopo
l'eterodiretta pandemia covidiota, è caduto subito il velo della soffocante
ipocrisia spartitocratica. Lo schedario della gioventù è un
gravissimo arbitrio della tecnocrazia globale che ha sostituito la
democrazia incompiuta. Due pesi e due misure: l'adunanza di famatici mussoliniani a Predappio va bene? Questo regimetto tricolore - telecomandato
dagli United States of America - non è una sorpresa, bensì una buia mascherata. Insomma, come nel sinistro passato, ancora fantocci al potere per conto terzi. A proposito: ma il problema nel Belpaese sono i giovani nella spensieratezza o la mafia sempre più dentro lo Stato? Parola dello zio Sam: divide et impera!
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